In F1 una grande fase di transizione è in atto. Non è certo un mistero. La proprietà a stelle e strisce sta poco a poco modificando il DNA dell massima categoria del motorsport. Ne abbiamo parlato su queste pagine esaminando i vari argomenti relativi alle decisioni prese e quelle ancora da prendere. Sdoganata la Sprint Qualifying con due appuntamenti stagionali, Silverstone e Monza, sulla quale Liberty Media agita con enfasi fantasmagorici riscontri positivi, le idee per creare spettacolo non finiscono certo qui.
Oltre alla mini gara di 100Km che allo stato attuale delle cose sembra annoiare chiunque, anche gli stessi addetti ai lavori, si continua a parlare della Reverse Grid, espediente alquanto discutibile che dovrebbe aggiungere pathos alle corse domenicali. Lo ha ribadito l’ex ferrarista Ross Brawn nell’oramai consueta colonna a lui dedicata sulla web ufficiale della F1.
Il britannico amante della pesca ha rivelato che Monza era tra le candidate per testare il modello a griglia invertita. Tuttavia la governance ha poi deciso di soprassedere per il momento, con la volontà di studiare il concetto e proporlo solo dopo averlo discusso con tutte le squadre. Tra i sostenitori più accaniti del “No grazie” oltre a Mercedes AMG F1 Team si unisce in maniera categorica Alain Prost.
Il francese non ha dubbi a tal proposito. Le sue parole, perentorie, vanno contro l’ideale di Brawn secondo il quale stravolgere una categoria non significa in automatico cancellarne il DNA. Il “Professore” non si dice affatto contrario ai cambiamenti pur che abbiano un senso. E a quanto pare, risulta più che evidente, la Reverse grid non ne ha affatto per il quattro volte campione del mondo. Per Alain la F1 deve continuare con la medesima tradizione, ponendo alla cima di tutti i ragionamenti la tecnologia.
Le vittorie di un team, pertanto, devono arrivare attraverso un lavoro tecnico superiore e non devono assolutamente essere frutto di casualità generale da regole bizzarre. Questo è l’unico spirito possibile con il quale affrontare le corse. Prost no fa mistero delle proprie idee e dichiara apertamente l’odio verso un ‘ipotetica griglia invertita.
Tale sentimento negativo è talmente forte che lo spingerebbe verso una decisione scioccante: abbandonare la F1. Il direttore non esecutivo della scuderia Alpine non nutre alcuna incertezza al riguardo e pensa che applicare tale provvedimento sarebbe la cosa peggiore che Liberty Media possa fare nei confronti della Formula Uno.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
foto: Red Bull Racing