giovedì, Novembre 14, 2024

Il “fallo tattico” di Verstappen inibisce la protesta Red Bull

Era nell’aria. Dopo il Gp di F1 a Silverstone sapevamo che ci sarebbero state altre occasioni per venire in contatto. Quando metti due galli – e che galli – in un pollaio la zuffa è quasi automatica. Ne è pieno di analoghi episodi il grande libro della massima categoria del motorsport. Il botto della Prima Variante sa di già visto; come sanno di già lette ed ascoltate le polemiche successive che di certo non si placheranno. Ognuno dei protagonisti che porta acqua al suo mulino, ognuna della fazioni che pretende di essere nel giusto, accusando di antisportività la controparte.

A toglierci parzialmente dagli imbarazzi è arrivata la decisione dei commissari che, dopo aver convocato e ascoltato Lewis Hamilton e Max Verstappen, hanno deciso di penalizzare quest’ultimo con tre posizioni in griglia da applicarsi nel GP di Russia. Un’ordinanza che di fatto individua un reo che nella circostanza, diciamocelo francamente, ha avuto tutto da guadagnare su una pista nemica e dopo che la gara si era complicata per una serie di errori commessi sia da egli stesso che dal suo box.

La pressione è un’amica subdola. In certe circostanze aiuta ad esprimersi al meglio, in altre presenta il conto in maniera improvvisa, generando conseguenze negative. A Monza lo stress ha attanagliato entrambi i protagonisti. Lewis ne ha fatto conti e spese tra venerdì e sabato. Nel turno di qualifiche si fa beffare da Bottas, nella gara sprint parte malissimo (leggi qui l’approfondimento) ed espone il fianco al fendente di Verstappen.

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lo stacco frizione erronei del britannico Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) che lo relega in quarta posizione. Gran Premio d’Italia edizione 2021

Quest’ultimo, da par suo, non è perfetto in gara: parte male, si lascia sfilare da Ricciardo senza mai riuscire ad impensierirlo nonostante l’evidente superiorità tecnica della Red Bull. Ma se non sei veloce sul dritto contro questa McLaren c’è poco da fare. Lo sa perfettamente anche Lewis che sabato pomeriggio è impazzito dietro Norris. In gara l’olandese è apparso nervoso: in radio è stato un continuo lamentarsi delle gomme e dell’impossibilità di avere la meglio sulla vettura dell’australiano. E poi qualche errorino in staccata, cose che quest’anno raramente avevamo osservato.

La pressione. Quella che ha determinato l’errore del box che impiega undici interminabili second per sostituire il treno di gomme. L’episodio che avvia la catena d’eventi che sublima nel contatto del giro 26. Che arriva dopo l’ennesima topica del box Mercedes che sbaglia un altro pit stop. I due box che vanno a creare il proscenio sul quale si inscenerà il momento clou del mondiale… La pressione.

Dell’impatto, delle sua dinamiche e dei suoi sviluppi si è già molto dibattuto. E non è necessario ritornarci su. Quel che interessa analizzare è cosa c’è dietro questo incidente. Perchè ci si è arrivati. E, soprattutto, è stato un atto più o meno deliberato, consapevole, cercato?

Da parte mia credo di essere stato corretto, ho cercato di affiancarlo, ma va bene così. Sono le corse e sono cose che capitano, non sono arrabbiato. Giudicheranno gli steward se è stato incidente di gara“. Parole di un Max Verstappen insolitamente pacato, dichiarazioni proferite prima che i commissari lo convocassero e lo penalizzassero. Come se l’olandese fosse conscio di andare incontro al suo destino e come se avesse accettato le conseguenze di una manovra che, in definitiva, lo rafforza in classifica e non lo penalizza oltremodo se a Sochi, come pare, Red Bull monterà la quarta power unit stagionale andando in penalità.

Dopo questa gara l’inerzia del mondiale si sposta ulteriormente verso Milton Keynes. Monza era la pista Mercedes per antonomasia. Lo ha dimostrato la gagliarda rimonta di Bottas, lo ha detto la doppietta McLaren, lo ha lasciato intendere il potenziale che la vettura 44 aveva al netto degli errori di Hamilton al venerdì e al sabato. Max esce rafforzato dal week end italiano che doveva sancire il controsorpasso del rivale.

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Gp d’Italia 2021: Daniel Ricciardo (McLaren) ha un migliore spunto ed è già davanti a Max Verstappen (Red Bull) prima di affrontare la staccata della Prima Variante

Con otto gare da disputare e cinque punti di vantaggio, l’olandese può contare su una monoposto che, in linea generale, si è lasciata preferire alla rivale W12 (leggi qui l’analisi). Hamilton ha una bella gatta da pelare. Ma non tutto è perduto in un campionato che si giocherà soprattutto sulla sfera psicologica. Ormai gli sviluppi delle vetture sono bloccati, i team ragionano già da tempo in ottica 2022. Si tratta di massimizzare il materiale a disposizione e di renderlo di volta in volta adeguato alle caratteristiche dei tracciati che completeranno il calendario.

L’unico vero fattore tecnico da attenzionar è quello relativo alle power unit. Red Bull dovrebbe introdurre la quarta già in Russia determinando l’automatico arretramento in griglia per Verstappen. Mercedes potrebbe – ed il condizionale è d’obbligo – andare avanti sino a fine anno. Ma pare improbabile visto quanto fatto con Bottas. Se entrambi i piloti dovessero quindi partire almeno una volta dal fondo dello schieramento ecco che si ritorna al via, al sostanziale pareggio.

Sarà una guerra di nervi nelle quale Hamilton, forse, ha qualche strumento in più vista l’esperienza. In fondo, ieri, lo ha dimostrato: dopo un sabato orribile è stato autore di una buona partenza che, alla Roggia, l’aveva messo in condizioni di superare anche il rivale al titolo. In quella circostanza si è visto il differente approccio al campionato. Come ad Imola, Lewis ha evitato l’impatto rimandando ad un momento successivo l’assalto. Quando l’occasione si è presentata, Max, una volta ancora, ha sbarrato la porta. Stavolta in maniera fatale con una manovra maldestra che ha determinato il doppio ritiro. Cosa, come già detto, che tutto sommato non ha smosso il talento di Hasselt.

La miglior definizione dell’episodio l’ha data Toto Wolff quando ha parlato, mutuando il gergo calcistico, di “fallo tattico“: ” Secondo me Verstappen ha commesso un fallo tattico per evitare che Hamilton potesse vincere la gara. Se continuano così ce ne saranno altri. Tutti e due devono capire come comportarsi, al momento abbiamo già registrato un incidente ad alta velocità a Silverstone ed ora addirittura un contatto in cui sono finiti uno sopra l’altro. L’incidente è stato impressionante, l’Halo si è rovinato.

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il fulgido team principal austriaco Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) passeggia nel paddock durante il fine settimana del Gran Premio d’Italia edizione 2021

Già alla Roggia Lewis ha allargato perché sennò i due sarebbero finiti a contatto e probabilmente fuori gara. Hamilton si è ‘arreso’, mentre Verstappen, alla Prima Variante, ha insistito. Mi sembra chiaro che fosse consapevole del fatto che sarebbero finiti per andare a contatto. E’ saltato sul salsicciotto ed è poi finito sopra a Lewis”.

Di registro opposto, e non poteva essere altrimenti, è stato il giudizio di Chris Horner: “Max ha avuto l’opportunità all’esterno di Curva 1, ma a quel punto non ha più avuto spazio a sufficienza, e da lì c’è stato l’incidente. Non avremmo dovuto essere in quella posizione perché lo abbiamo rimandato in pista dopo un brutto pit stop. Lewis gli ha lasciato spazio durante la curva, ma successivamente ha chiuso troppo“, sostiene lo spice boy.

Poi aggiunge:”È difficile suddividere le colpe, direi che è un 50/50, ma di sicuro è stato un incidente non paragonabile a Silverstone. Sono deluso per il fatto che Toto dica che sia stato un fallo tattico. Credo semplicemente che sia stato un contatto di gara in cui nessuno si è infortunato, e per questo dobbiamo essere grati all’Halo. Tra i due piloti c’è rispetto e ne discuteranno davanti agli steward. Partiranno fianco a fianco anche nelle prossime gare“.

Le parole del team principal inglese, come quelle di Max, hanno il gusto della moderazione. Ma appaiono votate all’opportunismo. Si registra, infatti, un atteggiamento inedito per Red Bull che ci ha abituati ad essere verbalmente aggressiva e non lasciare mai nulla di intentato.

Anche l’immediata comunicazione di non opporsi con un ricorso alla decisione dei commissari (pesa la sconfitta post Silverstone?) conferma che a Milton Keynes sono tutto sommato soddisfatti per come siano usciti dal weekend monzese e ritengono la penalità di tre posizioni una decisione giusta che, tra le altre cose, è in linea con le sanzioni comminate in precedenza. Vedasi i casi Bottas e Stroll in Ungheria.

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l’olandese Max Verstappen (Red Bull Racing Honda) si posiziona nella sua RB16B durante il fine settimana del Gran Premio d’Italia edizione 2021

Ora bisogna abbassare il livello dello scontro. E’ evidente che i tentativi fatti dopo Silverstone sono crollati abbastanza miseramente. Ieri, quello che è apparso un contattato non troppo pericoloso, poteva trasformarsi in un dramma se non ci fosse stato il tanto vituperato Halo che si sta rivelando uno strumento efficacissimo, imprescindibile.

Ecco che la pena comminata a Max Verstappen può essere letta sotto una luce diversa. Come successo in Ungheria con Bottas e Stroll, come accaduto a Silverstone con Hamilton che ha potuto scontare la penalità in gara, il collegio giudicante ha inteso lanciare un segnale, un monito a regolarsi nei duelli corpo a corpo. La F1 non è la lotta tra pit bull ammaestrati a combattere in favore di scommettitori clandestini. E’ uno sport nobile in cui le manovre di uno non possono mettere a repentaglio l’altrui incolumità.

Il livello di tensione che intercorre tra Hamilton e Verstappen e tra Mercedes e Red Bull deve necessariamente essere riportato entro i limiti. La lotta al titolo è quanto mai entusiasmante e si deve combattere in arene psicologiche, tecniche, sportive. Due piloti di caratura superiore si stanno affronto con ogni mezzo ed è giusto che sia così. Ma questi mezzi devono rifuggire da pratiche poco lecite. E’ necessario che si utilizzino strumenti rispettosi del buon senso.

Sia Max che Lewis devono avere la necessaria lucidità, in talune circostanze, di alzare il piede. E si può arrivare a ciò solo se l’ambiente circostante scarica di negative pressioni i due duellanti. Non è tollerabile che si ricorra ai falli tattici in uno sport nel quale toccate apparentemente blande possono avere esiti fatali.

F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: Mercedes

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2 Commenti

    • Rispondo con le parole di Masi:

      “Se avessero continuato entrambi, sarebbe stata inflitta una penalità a livello di tempo nel corso della gara.

      Non si può paragonare con quanto accaduto a Silverstone. Qui parliamo di due auto fuori gara dopo un incidente, lì solo una. A Monza, essendosi ritirati entrambi, non poteva essere scontata una penalità in gara. E dunque la penalità in griglia è ciò che viene applicato in questa stagione, come abbiamo concordato con tutte le squadra. Viene applicata quando chi è responsabile, non continua la gara“.

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