La stagione di F1 2021 ci ha regalato l’emozione di assistere ad un’intera gara sul bagnato. Le condizioni ambientali restano incerte per tutto il pomeriggio. Il Gp inizia sotto una pioggia fine con un tracciato ancora bagnato dall’acqua caduta nella notte e al mattino. Sin dai giri che precedono l’allineamento sulla griglia di partenza i piloti non hanno alcun dubbio che la gomma Intermedia sia perfetta per affrontare la prima parte di gara.
I problemi, a livello tattico, iniziano a comparire poco dopo il 20° giro. Smette di piovere, inizia a formarsi una traiettoria piuttosto asciutta che però non andrà mai completamente ad asciugarsi. Da tali circostanze nascono le differenti scelte strategiche che andiamo ad analizzare di seguito.
F1-Analisi strategica Gp Turchia 2021: Pirelli
Valtteri Bottas (Mercedes) è riuscito a vincere il Gran Premio di Turchia partendo dalla pole ed effettuando una strategia a una sosta con due set di gomme Intermedie. La stessa strategia è stata adottata da quasi tutti i piloti. Dopo aver perso la testa della gara a causa del pit stop, Bottas è riuscito a riprendersi il comando a 11 giri dalla fine sorpassando la Ferrari di Charles Leclerc, rimasto in pista molto più a lungo sul set di intermedie con cui è partito.
Molti piloti hanno effettuato stint di apertura molto lunghi su questa tipologia di compound. La pista è passata da bagnata a umida senza asciugarsi mai completamente. Lewis Hamilton (Mercedes) si è fermato dopo 50 giri per montare un secondo set di intermedie, finendo quinto dopo essere scattato dall’undicesima posizione in griglia in seguito della penalità di 10 posizioni (sostituzione motore endotermico). Esteban Ocon (Alpine) è stato l’unico pilota a non fermarsi per effettuare il cambio pneumatici, chiudendo la gara al 10° posto con un solo treno di intermedie.
Il ferrarista Carlos Sainz ha recuperato undici posizioni con due stint sulle intermedie, passando dalla diciannovesima posizione in griglia (dopo una penalità per cambio motore) all’ottava sul traguardo. Lo spagnolo è stato anche votato pilota del giorno. Le condizioni sono rimaste bagnate, causa la pioggia intermittente, per tutta la durata della gara, che si è conclusa con 17°C di temperatura ambiente e 19°C d’asfalto.
Questo il commento rilasciato dal responsabile F1 e car racing Pirelli al termine del Gp: “Abbiamo avuto condizioni piovose dall’inizio alla fine del Gran Premio. Non sì è mai trattato di pioggia battente che richiedesse le full wet ma si sono rivelate le condizioni perfette per fare largo uso delle intermedie. I piloti che hanno cambiato i pneumatici nelle fasi finali della gara hanno trovato una pista leggermente più asciutta. Questo ha comportato del graining un po’ più accentuato. Chi invece si è fermato prima ha giovato di una pista più bagnata limitando il fenomeno.”
“Bottas ha effettuato una strategia perfetta in queste circostanze impegnative: una sosta utilizzando due set di intermedie” ha proseguito Mario Isola. “Altri piloti hanno ritardato il pit stop nella speranza di capire se la pista si sarebbe andata ad asciugare e montare un treno di slick. Utilizzare un solo set di intermedie per tutta la gara non è però mai stato consigliabile, e infatti ci siamo sentiti in dovere di avvisare alcuni team del potenziale rischio. Ad ogni modo, le prestazioni delle intermedie sono state molto buone qui. Nessun pilota si è ritirato nonostante le condizioni difficili”.
F1-Analisi strategica Gp Turchia 2021: si registrano delle varianti nonostante l’unica sosta
La pioggia che ha continuato a cadere per tutto l’arco della giornata di domenica, anche se di debole intensità, a fatto sì che non fosse possibile effettuare il passaggio da Intermedie a Slick. Il solo Vettel (Aston Martin) tenterà di montare la Media C3 nel corso del 36° passaggio. Stint che durerà un solo giro per l’impossibilità di correre in quelle condizioni. In tanti si son chiesti perché Sebastian non abbia svolto questo tentativo con le Soft C4. Mancavano ancora oltre 20 giri al termine della gara. Probabilmente il team non credeva sarebbe riuscito ad andare fino in fondo con la mescola rossa.
Tutte le difficoltà a livello tattico le si sono riscontrate dunque tra il 30° e il 40° passaggio: la pioggia aveva diminuito ulteriormente la sua intensità e la pista stava andando asciugandosi. È in questo lasso di tempo che la maggior parte dei piloti decide di montare un secondo treno di Intermedie per portare a termine il Gp. Decisione che alla fine si rivelerà essere quella corretta.
Sono 4, oltre a Sebastian, i piloti a fare eccezione. Daniel Ricciardo (McLaren), rimasto bloccato dietro alla Williams di Russell decide di pittare al 20° giro. La scelta sembra pagare. L’australiano risale fino ai limiti della Top-10, ma poi nel finale l’usura delle gomme raggiunge un livello tale da compromettere il suo ritmo. Proprio all’ultima tornata Daniel subirà il sorpasso da parte delle Alfa Romeo di Giovinazzi e Raikkonen e passerà dall’11° alla 13° posizione.
Hamilton (Mercedes) e Leclerc (Ferrari) tentano il colpaccio cercando di andare fino in fondo senza effettuare la sosta. In condizioni di pista bagnata infatti decade l’obbligatorietà del pit stop (sull’asciutto è necessario concludere la gara ricorrendo all’utilizzo di due differenti tipologie di mescole slick). Tattica che riuscirà ad Esteban Ocon (Alpine). Essendo stato doppiato, sono 57 i giri che il francese realizzerà su mescola Intermedia. Lewis e Charles invece verranno richiamati ai box a pochi giri dalla fine per avere la sicurezza di concludere la gara. Il timing ritardato comprometterà inevitabilmente il loro risultato.
F1-Analisi strategica Gp Turchia 2021: Alonso e Norris aprono il valzer dei pit stop
Abbiamo da poco passato il 20° giro. Daniel Ricciardo ha appena effettuato la sosta e i piloti iniziano ad intravedere la possibilità di montare le slick. La pista si sta asciugando, le Intermedie iniziano a perdere battistrada e nessuno vuole correre il rischio di andare ai box per montare le coperture cinturate verdi. Se la situazione fosse migliorata, la loro corsa sarebbe stata pesantemente compromessa.
Il primo a credere che le condizioni sarebbero rimaste da bagnato è Fernando Alonso (Alpine). Gara pesantemente danneggiata dal contatto avuto alla prima curva con Gasly (AlphaTauri) e dalla penalità di 5’’ rimediata per l’episodio nato con Schumacher (Haas) al secondo giro, alla 30° tornata l’asturiano decide di rientrare ai box per montare il secondo set di gomme cinturate verdi e scontare la sanzione. Decisione che lo vedrà arretrare dalla 16° alla 18° posizione e che lo porterà a terminare la gara in P16.
Scelta decisamente più audace quella di Lando Norris. Il giovane della McLaren è in 7° posizione quando decide di rientrare ai box al 34° giro. Il britannico uscirà dai box in P9 terminando la gara in P7 con quella che si è rivelata essere la miglior strategia di gara. Le soste di Fernando e Lando danno fiducia agli altri piloti ormai in pista con delle Intermedie diventate delle slick.
Al 36° e al 37° passaggio si registrano rispettivamente le soste di Verstappen (Red Bull) e Valtteri Bottas (Mercedes). Il Finnico in testa alla gara fino a quel momento con un piccolo cuscinetto su Max, decide di andare in copertura preservando la posizione. Cederà momentaneamente la testa della corsa a Leclerc, ma sarà capace di tornare al comando al 47° giro superando il pilota della Ferrari ormai in crisi di gomme.
F1-Analisi strategica Gp Turchia 2021: Sainz non sbaglia nulla, Ferrari deve rivedere qualcosa…
Ottima performance quella dello spagnolo. Il lap chart non mente. Anche se la partenza non è stata sicuramente delle migliori, Carlos dimostra di avere un buon ritmo sin dalle prime fasi e inanellando una serie di gran bei sorpassi riesce nell’arco di 8 giri a portarsi dalla 19° all’11° posizione, che diventerà 9° con il sorpasso su Tsunoda (AlphaTauri) nel corso del 17° passaggio.
Purtroppo, un problema ancora non ben specificato dalla Ferrari durante il pit stop per montare un ulteriore treno di Intermedie nel corso del 36° giro, lo metterà nuovamente alle spalle di Ocon (Alpine). Pilota che supererà soltanto dopo 10 tornate. A quel punto impossibile per Sainz provare un attacco su Lando Norris, gara distrutta. L’iberico può comunque ritenersi soddisfatto dell’ottava posizione ottenuta e del ritmo mostrato dalla sua SF21. Ricciardo (McLaren), partito dal fondo con un nuovo motore proprio come Carlos ha chiuso la gara soltanto in 13° posizione.
F1-Analisi strategica Gp Turchia 2021: Hamilton e Leclerc traditi dalla strategia, Ocon va fino in fondo…
Leclerc (Ferrari) e Hamilton (Mercedes) tentano il colpaccio, ma il rischio non paga. Charles, ritrovatosi in testa alla gara nel corso del 38 giro intravede una possibilità di vincere il Gp e decide di restare in pista. Lewis nello stesso frangente agguanta la quarta posizione e si mette all’inseguimento di Verstappen. Il rendimento delle Intermedie montate sulla SF21 N.16 e sulla W12 N.44, anche se rimaste ormai senza battistrada, è migliore di quello delle nuove mescole montate da Bottas, Max e Perez. L’asfalto semi-umido, quasi asciutto in alcuni tratti, porta alla formazione del graining sulle coperture montate da chi si è fermato ai box.
Ciò da fiducia al monegasco e al britannico, anche se per loro i problemi sono altri. Mantenere le gomme nella corretta finestra di funzionamento diventa complicato e dalla Pirelli arrivano messaggi preoccupanti: portare a termine la gara con questo set è rischioso. La sicurezza dello pneumatico non è più garantita.
Leclerc però, sperando di poter utilizzare le slick nel finale, resta in pista. Ci prova. Resiste. Al 47° giro però dopo aver subito il sorpasso di Bottas e aver perso ogni possibilità di vittoria decide di adeguarsi agli altri montando le Intermedie. Dopo la sosta è 3° con quasi 1.2’’ di vantaggio su Perez. Hamilton invece verrà chiamato ai box al 50° giro. Mercedes decide di montargli le Intermedie mandando il britannico su tutte le furie.
Lewis infatti aveva espressamente chiesto di non fermarsi e di montare gomma slick nel caso in cui fosse stato necessario entrare ai box. Nella circostanza il muretto teutonico non ha voluto correre rischi. Troppo importante prendere punti e limitare i danni nei confronti di Verstappen.
Nel caso di Charles il pit stop ritardato porterà alla perdita della terza posizione a vantaggio di Perez. L’asfalto semi-asciutto darà origine al fastidiosissimo fenomeno del graining che permetterà a Sergio di superare la SF21 del monegasco in tutta facilità. Fortunatamente lo sesso problema colpirà anche la vettura di Hamilton e Leclerc riuscirà così a mantenere almeno la quarta posizione.
Chi invece ha creduto nella possibilità di chiudere la gara con un solo treno di intermedie è Esteban Ocon. Il pilota Alpine, scattato dalla 12° posizione, terminerà il P10 dopo aver intravisto anche la possibilità di terminare ottavo. Purtroppo andare lunghi comporta anche una complessa gestione delle gomme. Il ritmo nel finale viene meno, ma Esteban resiste bene subendo i sorpassi dei soli Sainz e Stroll (Aston Martin). Una prova maiuscola da parte del francese, dimostrata anche dallo stato delle sue gomme a fine gara (foto sopra).
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes AMG F1 Team – Scuderia Ferrari – Red Bull Racing Honda – Aston Martin F1 Team – McLaren F1 Team – AlphaTauri F1 Team – Alfa Romeo Racing Team – Pirelli