La stagione di F1 2022 è sempre più vicina. Ancora pochi mesi e assisteremo a uno dei più significativi cambiamenti regolamentari della storia della categoria. Uno sport in continua evoluzione non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sportivo. Per il campionato venturo era stata inizialmente preventivata l’introduzione di una serie di direttive, che avrebbero in qualche modo stravolto il modo di lavorare del personale nel corso del weekend di gara.
Per questa ragione la Federazione, in accordo con le squadre, ha pensato che sarebbe stato un passo troppo grande da dover fare tutto in una volta. Da qui la decisione di posticipare almeno l’introduzione del regolamento sportivo al 2023. Conferma arrivata direttamente da Michael Masi. La richiesta sarebbe venuta da alcuni team, i quali avrebbero esposto chiaramente la necessità di volersi dedicare in prima istanza a conoscere e mettere a punto la nuova auto senza troppe distrazioni.
Non c’era cosa migliore da fare dunque che far restare tutto esattamente così com’è per permettere ai tecnici di prendere dimestichezza con i nuovi regolamenti tecnici. Avventurarsi in un ambiente del tutto sconosciuto è stata ritenuta una mossa troppo azzardata persino dalla Federazione.
Nonostante queste buone intenzioni qualche cambiamento verrà apportato comunque. Il weekend subirà una riduzione da quattro a soli tre giorni con l’eliminazione del media day del giovedì. Ovviamente sarà anche revisionato tutto il pacchetto di norme legato alle Sprint Qualifying, su cui i dirigenti di F1 vogliono spingere parecchio la prossima stagione. Dovrebbero essere circa 1/3 le gare che saranno interessate dal nuovo format nel 2022.
I feedback raccolti tra Silverstone e Monza sono stati ritenuti sufficienti per iniziare a dettare un programma già abbastanza delineato. L’ultimo test in Brasile servirà soltanto a raccogliere tutte le idee e stilare le norme che ne regolamenteranno lo svolgimento nel corso dell’anno venturo.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – FIA