L’ultimo Gp di F1 in Turchia ha rivitalizzato la Mercedes. Dopo aver mostrato un gran ritmo sin dal venerdì (ne abbiamo parlato anche qui) Lewis Hamilton, al sabato, si è ritrovato a dover cedere la pole position al proprio compagno di squadra a causa della sostituzione del motore endotermico (ICE) sulla sua monoposto. Partenza dal palo che Bottas tramuterà in una vittoria perfetta, mentre il britannico dovrà accontentarsi di un quinto piazzamento dopo esser scattato dall’11° posizione.
Mercedes ha dimostrato un ottimo stato di forma e sul risultato raccolto da Hamilton pesano soprattutto le scelte strategiche del team condizionate dalla situazione meteorologica incerta presente nell’ultima fase di gara. Le prestazioni della vettura, per il resto, sono sempre state ottime. Max Verstappen non è mai riuscito ad attaccare la prima posizione detenuta da Valtteri e Lewis ha risalito la classifica mettendo in risalto le doti velocistiche della W12.
Da quest’ottimo stato di forma nascono le ultime dichiarazioni di Wolff. Il team principal austriaco si è detto ovviamente felice di aver potuto riscontrare questo livello di performance, ma allo stesso tempo è anche pervaso da un senso di rammarico: se non avessero scelto di far scontare la penalità ad Hamilton adesso si ritroverebbero con 8 punti in più in classifica costruttori (441,5 contro i 433,5 attuali).
Cosa sarebbe potuto accadere se Lewis fosse scattato regolarmente dalla pole position al fianco di Bottas? Data l’evoluzione della gara, considerare una possibile vittoria di Hamilton con Valtteri e Verstappen al seguito sembra un’ipotesi alquanto probabile. Con questo risultato adesso Lewis avrebbe 12 punti di vantaggio sul rivale della Red Bull e la Mercedes avrebbe un cuscinetto di 50 punti sugli avversari.
Uno scenario decisamente diverso dall’attuale. La classifica iridata al momento vede Max in testa con 6 lunghezze sul britannico e le Frecce Nere davanti al team di Milton Keynes di 36 punti. Ovviamente nel caso ipotetico abbiamo considerato lo scenario più ottimale per la casa di Stoccarda, ma comunque possiamo tranquillamente affermare che senza penalità, adesso la squadra sarebbe in una situazione di classifica migliore.
Giusta dunque la scelta di scontare la sanzione in Turchia, oppure sarebbe stato meglio attendere Austin o Messico per farlo? Montare dei nuovi elementi della power unit non è mai una scelta da prendere a cuor leggero e ritrovarsi a dover recuperare posizioni dal centro o dal fondo dello schieramento non è mai cosa semplice per i piloti.
Verstappen in Russia è riuscito ad ottenere un secondo posto (nonostante la partenza dalle retrovie) sfruttando le mutevoli condizioni meteo nel finale di gara. Nel caso della Turchia, Hamilton non ha avuto la stessa fortuna, ma ha comunque ottenuto un 5° posto. Un risultato che gli ha permesso di limitare i danni. Una cosa non da poco considerando anche i rischi comportati dall’affrontare un’intera gara sul bagnato partendo in pieno midfield.
La Turchia può essere vista come un sacrificio necessario per raggiungere uno scopo. Guardando alle performance, possiamo attenderci un Gp degli Stati Uniti molto forte per la Mercedes, un appuntamento dove dovrà cercare di far incetta di punti in vista del Messico, evento storicamente ostile e dove per contro Red Bull è stata sempre molto forte. Superato anche questo scoglio per il team di Stoccarda le cose potrebbero mettersi davvero bene. Da questo punto in poi la W12 dovrebbe essere in grado di sfidare la RB16B ad armi pari e in più avrà la quasi certezza di non dover scontare altre penalità.
Capiremo solo alla fine del mondiale se sacrificare la gara sul circuito di Istanbul si sarà rivelata una mossa azzeccata.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes