Non si assisteva ad una stagione di F1 così combattuta da tempo immemore. L’era turbo-ibrida ci aveva abituato a degli scontri che possiamo definire casalinghi. Ovvero tra avversari appartenenti alla stessa squadra, allo stesso nucleo. Il confronto tra Hamilton e Verstappen, in tal senso, ha decisamente un sapore diverso rispetto ai duelli visti in passato.
In questo Red Bull ha sicuramente costretto Mercedes a rischiare di più. Gli anni dal 2014 al 2016 sono stati sostanzialmente caratterizzati dal duello Hamilton–Rosberg e anche se nella circostanza la differenza tra i due potesse essere molto sottile, gli uomini di Stoccarda non avevano ragione di spingere sullo sviluppo della vettura e del motore.
Con il primato nel campionato costruttori fuori discussione, bastava fornire agli sfidanti pari opportunità e tutti sarebbero stati contenti. La sfida sarebbe stata avvincente, il pubblico ne sarebbe stato felice e per il team, comunque fossero andate le cose sarebbe stato un proprio pilota a vincere il titolo.
Adesso la situazione è completamente diversa per la squadra di Stoccarda. Red Bull ha dimostrato quest’anno di poter competere per entrambi i campionati iridati e ciò ha fatto uscire Mercedes dalla propria confort-zone. Ferrari aveva tentato di fare qualcosa di simile nelle stagioni 2017-2019, ma i rapporti di forza non sono comunque paragonabili a quelli di quest’anno.
Il team tedesco dopo aver affrontato un inizio di campionato difficile, in cui è riuscito in un primo momento comunque a contenere i danni, si è ritrovato a subire una supremazia netta della Red Bull. 5 i successi consecutivi ottenuti da Monaco fino alla doppietta austriaca. Egemonia che ha portato i tecnici di Brixworth a spremere le power unit e dopo aver risolto un paio di problemi legati al nuovo layout i piloti Mercedes possono usufruire, in determinate situazioni, di una mappatura più spinta denominata Strat 4 (clicca qui per i dettagli tecnici).
Migliorare le prestazioni comporta un’usura maggiore delle componenti e la gestione del parco motori, considerando le norme che regolano l’utilizzo delle unità motrici, ne può risentire. In questa stagione possiamo affermare che l’affidabilità tornerà ad avere un peso importante sulle sorti del mondiale.
Verstappen è stato costretto a ricorrere all’utilizzo della quarta Power Unit, montata in Russia a causa della perdita anticipata di alcuni elementi nell’incidente avuto con Lewis a Silverstone. Mentre Mercedes si ritrova a dover monitorare costantemente lo stato del terzo propulsore per cercare di introdurre la nuova unità il più tardi possibile in stagione. Questo gli permetterebbe di godere di una specifica più fresca nel finale.
La sfida continuerà dunque a giocarsi sul filo di lana durante le ultime gare del campionato e nel tentativo di prevalere sull’avversario massimizzare il pacchetto a propria disposizione e cercare di fare buon uso delle power unit a disposizione sino ad Abu Dhabi risulterà fondamentale. Riportare un DNF tecnico in questa fase potrebbe compromettere l’intero percorso.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: F1 – Red Bull – Mercedes
