A differenza del 2020, la F1 è riuscita a scampare la qualifica bagnata in Turchia, permettendo così di poter mostrare i veri valori in campo delle vetture sulla pista dell’Istanbul Park. In una prima fase, la pista è stata caratterizzata da un asfalto non propriamente, asciutto, ma col passare del tempo il tracciato ha permesso sempre più di esprimere il meglio delle prestazioni. Ad avere la meglio è stata la Mercedes con Lewis Hamilton, ma rispetto a un anno fa, com’è cambiata la situazione?
La scorsa stagione il tracciato dell’Istanbul Park ha subito non solo l’azione della pioggia copiosa, ma anche un asfalto non propriamente adatto a una competizione motoristica che, unito alle basse temperature, ha dato vita a una situazione stile pista di pattinaggio o campo di calcio saponato. Ad avere la meglio era stato Lance Stroll con la Racing Point, ma in generale anche la Red Bull riuscì a piazzare entrambe le vetture nelle prime posizioni e sin dal Q1 era stata la favorita per il miglior tempo.
Per questo motivo il passaggio dalle condizioni ostiche del 2020 a quelle di oggi hanno portato Red Bull a essere la squadra che meno ha guadagnato, con soli 34.2 secondi di differenza tra il tempo del Q1 di Verstappen di un anno fa e quello del Q3 di oggi. Molto bene aveva fatto anche l’Alfa Romeo che alla fine della prima manche aveva visto Kimi Raikkonen al terzo posto. Ma mentre un anno fa ha avuto il lusso di sfruttare l’incertezza per arrivare nel Q3, oggi la squadra elvetica non è andata oltre la prima sessione. Il miglioramento è stato di 34.8 secondi, ma se fosse stato nel grande gruppo dei 40+ secondi probabilmente, avrebbe potuto giocarsi il Q3.
Meno distaccata dal gruppo c’è invece la Ferrari che oggi ha migliorato di quasi 40.1 secondi quello che Sebastian Vettel ha fatto un anno fa. Questo miglioramento di 6 secondi rispetto alla Red Bull ha permesso alla Rossa di non restare esclusa dal Q3, portando addirittura Charles Leclerc al terzo posto in griglia per la gara di domani.
A 42 secondi c’è invece un blocco di vetture con alti e bassi. Con 42.1 secondi guadagnati troviamo l’Alpine che nel Q1 dello scorso anno si piazzò sì tra le prime dieci, ma con grande distacco dalla Red Bull, mentre oggi Fernando Alonso, si è piazzato a poche posizioni da quella di Verstappen che scatterà in prima fila. Gran parte del merito va dato al pilota spagnolo, visto quanto fatto da Esteban Ocon, rimasto escluso a fine Q2. Con 42.2 secondi di miglioramento c’è l’AlphaTauri che ha fatto meglio di poco rispetto alla squadra francese. Quanto basta per permettere a Pierre Gasly di partire una posizione più avanti rispetto al bicampione del mondo. Pochi millesimi hanno separato le due vetture sia nel 2020 che nel 2021.
Capitolo a parte per la Haas che ha guadagnato 42.8 secondi rispetto a un anno fa, soprattutto grazie a Mick Schumacher che per la seconda volta in stagione ha centrato l’accesso al Q2. Il tedesco ha fatto meglio di Kevin Magnussen che la scorsa stagione non riuscì a passare il primo taglio.
Stessi distacchi tra il Q1 del 2020 e il Q3 del 2021 anche per McLaren e Aston Martin, che infatti hanno entrambe guadagnato circa 43.2 secondi, nel passaggio da pista simil-ghiaccio a condizioni di quasi asciutto. La vettura di Woking, oltre a partire davanti al poleman del 2020, è anche la vettura che meglio ha fatto nel settore centrale, guadagnano 19 secondi sull’asciutto.
Secondo posto per la Mercedes che, se lo scorso anno aveva incredibilmente faticato in condizione di bagnato estremo, perdendo quasi 10 secondi da Red Bull, oggi si è piazzata davanti di appena 3 decimi. E sono proprio quei 10 secondi e spiccioli guadagnati nel cambio di grip che hanno permesso ai Campioni del Mondo di precedere i contendenti al titolo al via. Nello specifico, la Freccia nera ha guadagnato oltre 6 secondi sulla RB nel tratto centrale.
Infine al primo posto c’è la Williams che, come quasi ogni volta nel corso della stagione, si prende la vetta della classifica. La squadra di Grove è l’unica ad aver tagliato 45 secondi da bagnato ad asciutto, ritrovandosi ad essere la migliore nel T1 con 17 secondi guadagnati e nel T3 con 10.5 secondi limati. Questo ha anche permesso, come in più occasioni quest’anno, di avanzare oltre il Q1 che è stato abbastanza abitudinario per gli inglesi nel 2020.
Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta
Foto: F1 – Haas – Alfa Romeo