giovedì, Novembre 21, 2024

Le Mans Virtual Series – Round 2: Colpaccio in casa RedLine

Dopo l’inizio della Le Mans Virtual Series con la 4 Ore di Monza, la neo categoria eSport di ACO si sposta sul tracciato di Spa Francorshamps per la 6 Ore, seconda tappa del campionato.

Dopo la vittoria della #70 del RealTeam Racing by RedLine, Jeffrey Rietveld ha dimostrato la velocità di questo equipaggio anche nelle qualifiche della 6 Ore.

L’olandese si è piazzato in pole in classe LMP, seguito a 69 millesimi di distanza da Marcell Csincsik, a bordo della #22 del GPX Rebellion Williams.

In classe GTE si conferma Kevin Siggy, bissando la pole di Monza con la BMW M8 del Team RedLine.

Lo sloveno ha beffato una serie di Porsche, tra cui quella dei vincitori del round inaugurale, ossia la #91 guidata da Joshua Rogers, la quale scatterà dalla quinta casella di partenza.

Le Mans Virtual Series

Nei prototipi, Rietveld difende la pole in vista della prima staccata a La Source, ma a conquistare la seconda posizione è il campione della Formula Pro Series, Bono Huis, a bordo della #123 del Team RedLine.

In seguito, la #70 è stata sopravanzata proprio dalla #123 ed anche dalla #22, scivolando persino al quarto posto più tardi. Il calvario, però, continua per i vincitori di Monza. In fase di doppiaggio, Rietveld prende il cordolo interno della curva Blanchimont, il quale destabilizza la sua vettura, portandola contro le barriere. Ci sarebbe stato sicuramente del tempo perso ai box, ma per il RealTeam Racing by RedLine arriva addirittura il ritiro per danni irreparabili.

È un primo colpo di scena alla gara, poiché questo DNF (Did Not Finish) può essere pesante in chiave campionato.

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Il protagonista delle prime fasi di gara è Erhan Jajovski, poleman a Monza. Il macedone, alfiere R8G E-Sports, dopo il passo falso della prima gara ha tutte le intenzione nel portare a casa punti pesanti in questo appuntamento. A suon di sorpassi e ritmo impresso, dopo la prima ora, si è andato a prendere la leadership della gara ai danni del Team RedLine.

Quest’ultimo, una volta che il volante è passato nelle mani di Felix Rosenqvist ha ingaggiato una battaglia con Ye Yifei, campione ELMS 2021, salito in macchina al posto di Csincsik sulla #22.

Contrariamente a ciò, sulla #8, Jajovski è rimasto alla guida sfiorando il tempo massimo consentito per lo stint di un pilota. Difatti, il suo vantaggio si è ampliato parecchio una volta che gli avversari hanno effettuato il primo switch ai box.

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Tornando alla battaglia per il secondo posto, troviamo 2 piloti che corrono nella realtà, poiché da regolamento ciascun equipaggio deve avere almeno un pilota che compete nella realtà. Tuttavia, entrambi hanno avuto esperienze nel simracing, specialmente lo svedese di casa RedLine.

Il sorpasso decisivo è arrivato a La Source, quando Rosenqvist ha infilato all’interno la sua Oreca LMP2 ai danni di quella del GPX Rebellion Williams.

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Per quanto riguarda l’inizio gara della classe GTE, la partenza è stata meno caotica rispetto a quella di Monza. Malgrado ciò, Charlie Colins, a bordo della vettura #88 del Proton Competition gestito da Coanda Simsport, ha preso la testa della corsa in partenza ed è scappato via in seguito, sfruttando ad un ottimo passo gara.

Il poleman Siggy non ha potuto nulla nei confronti del ritmo messo in scena dalle Porsche, motivo per cui lo sloveno è sceso in 4° posizione.

Nonostante il dominio Porsche-BMW, stava risalendo la china la Ferrari #51 di FDA Esports, partita dalla 10° posizione, risalita fino alla 6°.

Terminato il suo stint, Erhan Jajovski ha lasciato il volante a Gordon Mutch. Ma la #8 di R8G E-Sports in testa alla gara ha visto ricucire il suo gap a circa 7 secondi. Infatti, in seconda posizione si stava minacciosamente avvicinando la #123 del RedLine, la quale può contare di nuovo su un simracer alla guida, ossia Atze Kerkhof.

Tornando alle vetture Gran Turismo, gli stint della BMW #71 sono più lunghi rispetto gli avversari, cercando di “saltare” una sosta, applicando una strategia sulla falsa riga della gara di Monza.

In aggiunta a ciò, i piloti e le rispettive squadre hanno dovuto far fronte alle previsione del meteo. Infatti, il cielo si stava pian piano oscurando sopra il circuito belga e le previsioni davano pioggia verso circa metà gara.

Ciononostante, non è mai arrivata una goccia d’acqua sul circuito di Spa. Le squadre hanno quindi ricalcolato le strategie, ed ancora una volta è uscito fuori il talento e l’esperienza del Team RedLine.

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Grazie a questo fattore, Bono Huis ha effettuato la sua ultima sosta a circa mezz’ora dalla fine, prendendo la leadership della gara in top class ai danni di R8G E-Sports, ma allo stesso tempo, in classe GTE, Kevin Siggy ha raggiunto la Porsche 911 guidata da Mitchell DeJong, leader della gara.

Dunque, a meno di mezz’ora dalla bandiera a scacchi, chiunque avrebbe previsto un finale in lotta per la vittoria. Eppure, Siggy doveva ancora guidare in risparmio carburante, motivo per il quale ha sfruttato la scia della Porsche davanti a lui per effettuare del fuel saving. Le schermaglie sono cominciate circa a 10 minuti dal termine, e l’attacco decisivo è arrivato 2 minuti dopo.

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In questo modo, il Team RedLine ha coronato un doppio successo di categoria.

Da una parte troviamo l’equipaggio Rosenqvist-Kerkhof-Huis per la classe LMP, mentre dall’altra, sulla #71 ci sono Van Buren-Siggy-Bonito.

Equipaggi pieni di talento, ma altrettanto fortunati di avere un ottimo team alle spalle. È stato quest’ultimo a fare la differenza per le strategie, regalando questi 2 successi.

Nel post-gara Siggy ha dichiarato: “avevamo intenzione di fare 26 giri per stint, ma la pioggia non è mai arrivata quindi ne abbiamo dovuti fare 27. È stato difficile ma alla fine ha funzionato. Sono arrivato con 0,4 litri di carburante”.

Il podio nella categoria LMP è stato completato dall’equipaggio #4 di Floyd ByKolles-Burst e la #1 di Rebellion GPX Esports, vincitrice della 24 Ore di Le Mans Virtual 2020.

Riscatto per quest’ultimo equipaggio rispetto a Monza, così come per R8G E-Sports, quarto al traguardo con al #8. A lungo in lotta per la prima posizione, ma purtroppo per loro, una strategia troppo aggressiva sulla benzina non gli ha permesso di raggiungere il podio.

Al fianco della #71 del Team RedLine, in classe GTE troviamo il Porsche Esports #91, vincitore della gara inaugurale e la vettura gemella, la numero #92, in terza posizione.

La gara per la #88, ossia l’equipaggio che dominato gran parte della gara, ha preso una brutta piega nell’ultima ora, quando Dylan Pereira ha dovuto scontare un drive-through ai box per un contatto con un doppiato.

Il secondo capitolo della nuova Le Mans Virtual Series si può dichiarare concluso. L’appuntamento va al prossimo round, in scena sul Green Hell, con la 8 Ore del Nordschleife.


Autore-Le Mans Virtual Series: Antonio Fedele – @_antoniofedele_

Foto: Le Mans Virtual Series

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