domenica, Dicembre 22, 2024

Alonso sette anni dopo: il riscatto dell’eroe sconfitto

Lo abbiamo atteso e previsto, lo abbiamo bramato e gustato. Infine il podio di Alonso in F1 si è materializzato nel deserto, ma non è stato un miraggio, solo l’ennesima conferma della suo intatto talento. Sette anni sono una dimensione temporale quasi eterna per uno sportivo, una sorta di esilio. Ma Fernando è una sorta di Ulisse, mosso da una sete implacabile, da un ardore che non trova riposo.

Dopo avventure e trionfi di ogni sorta raccolti nel suo peregrinare, finalmente torna a Itaca. La sua isola è la F1, e non importa quanto sia cambiata, martoriata o invasa da nuovi padroni abili solo a depredarla: per lui è casa, per lui è famiglia.L’ultima volta che ha concluso una gara calcando un gradino vestiva ancora di rosso, sebbene quella storia fosse ormai giunta al capolinea.

Secondo sotto la bandiera a scacchi, dietro a un sorprendente Daniel Ricciardo, sotto a un cielo ungherese insolitamente plumbeo. Nelle successive quattro stagioni Alonso ha vissuto il calvario di una McLaren in caduta libera. Qualche guizzo, alcuni piazzamenti di rilievo, ma davvero troppo poco per mantenere in vita l’ambizione di Fernando, che ha cercato altri lidi e altre motivazioni per sentirsi ancora un pilota.

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La scuderia Alpine F1 Team al completo festeggia il podio di Fernando Alonso nel Gran Premio del Qatar edizione 2021 – Gp Qatar 2021

Un addio commovente, che sapeva di arrivederci ancora prima del commiato, in quel di Abu Dhabi, tre anni fa. Un rientro acclamato, in Bahrain, otto mesi or sono. E ora il podio di Losail, in Qatar, che brilla come una promessa mantenuta. Il deserto come filo rosso, la sera mediorientale come perfetta scenografia di un primo atto in crescendo, perché Alonso l’anno prossimo vuole di più.

Punta in alto, data la solidità mostrata da Alpine, cerca il bottino grosso: si può finalmente permettere il lusso di un’aspirazione, la rivincita dell’orgoglio. Fernando infatti è particolarmente soddisfatto per il podio conquistato, poiché, a sua detta, la terza posizione è stata ottenuta in una gara regolare, senza particolari bizzarrie climatiche o regolamentari. Le uniche anomalie, in effetti, sono state rappresentate dalle penalità inflitte a Verstappen e a Bottas, ma l’olandese, come da pronostico, è riuscito a recuperare e il finlandese è incappato in una domenica complicata, con tanto di ritiro.

Una variabile che può capitare a chiunque, tutto sommato. Alonso ha costruito la sua gara con l’ottima qualifica del sabato e ha amministrato saggiamente il vantaggio di una mirabile partenza dalla seconda fila. Il suo segreto? Crederci sempre.

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lo spagnolo Fernando Alonso (Alpine F1 Team) festeggia sul podio il terzo posto al Gran Premio del Qatar edizione 2021

Non era facile resistere a Losail, su una pista dai cordoli insidiosi che sembravano fatti apposta per frustare le gomme e spegnere le speranze. Era arduo conservare gli pneumatici senza ricorrere a una salvifica seconda sosta, specialmente dopo che molte vetture sono capitolate a causa di una copertura squarciata. Ma Alonso ha mantenuto i nervi saldi, guidando sul velluto e sussurrando preghiere.

Giro dopo giro Alonso vedeva materializzarsi il podio, sentiva la sensazione di guardare tutti dall’alto. Avvertiva la frescura del battesimo di bollicine dall’aroma di rosa, afferrava la coppa prendendola tra le mani come in un romantico valzer. Sensazioni già provate tante volte, accantonate per troppo tempo, solo parzialmente ritrovate grazie alle vittorie in altre discipline. Tagliare il traguardo è una liberazione, un’emozione senza eguali.

La gioia di Nando esplode composta via radio, ma scintilla sul suo volto non appena lo libera dal casco. Gli occhi sorridono come quelli di un ragazzino, il viso è disteso e riflette una felicità intima, profonda. Finalmente Alonso è tornato e può continuare a scrivere nuove pagine del suo romanzo di Formula Uno. Troppo a lungo rimasto incompiuto e interrottosi sul più bello: proprio quando l’eroe sconfitto aveva la necessità di riscattarsi, proprio quando l’uomo, tradito dal suo sogno, poteva contare unicamente su se stesso.


F1-Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco

Foto: Alpine F1 Team

Veronica Vesco
Veronica Vesco
Il candore di un foglio bianco che m'invita alla scrittura. Il fragore di una monoposto rossa che accende la mia natura. Due colori tratteggiano il mio profilo fin dall'infanzia. Due colori capaci di accompagnarmi nel tempo, assumendo molteplici tonalità, sfumate dagli eventi della vita. Da una penna a una tastiera. Da un'auto a pedali agli autodromi. Da una laurea in Lettere al primo libro. Sempre nel segno di una Ferrari. Sempre con il sogno di cavalcare le mie passioni.

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