Un Gp pressoché perfetto per la Ferrari. Ovviamente non è il risultato che i tifosi vogliono e si aspettano dal Cavallino, ma si sà… In F1, in questo 2021, con Mercedes e Red Bull così forti, non si può attualmente sperare in meglio. Il quinto e sesto posto conquistati oggi è il massimo a cui si può e si deve sempre ambire in questi ultimi appuntamenti. Una gara in solitaria quella delle due SF21 con Leclerc e Sainz a chiudere in parata a poco più di 2” l’una dall’altra.
Le vetture di Maranello sfruttano bene il ritiro tecnico di Ricciardo e il 10° piazzamento di Norris (gara condizionata in partenza a causa di un contatto con Sainz). Il team italiano vede salire così il suo margine sui rivali a 31,5 punti in classifica costruttori.
“Abbiamo preso punti importanti per il terzo posto” attacca il team principal della Ferrari intervistato da ‘Sky Sport F1‘. “Trentuno punti e mezzo sono tanti. Se non sbaglio ad oggi non c’è mai stata così tanta differenza tra noi e McLaren. Né da una parte né dall’altra. Mancano ancora tre gare di cui due sono incognite. Proprio per questo sino alla fine ci sarà da battagliare. Dobbiamo cercare di restare davanti. Siamo contenti per i punti guadagnati ma anche per l’affidabilità dimostrata, elemento indispensabile in questa lotta.“
“Conosciamo il valore attuale della nostra vettura” ha proseguito l’italiano “e al momento non può certo lottare con i primi. La SF21 deriva dal progetto dell’anno scorso, dove la monoposto aveva molti problemi e difetti. Rispetto alla passata stagione la monoposto è cresciuta molto e la squadra sta lavorando molto in ottica futura. Stiamo crescendo in pista, sulla gestione della gara, strategia e pit stop.“
“Sebbene i nostri piloti nelle prime fasi di gara hanno lottato tra di loro hanno fatto il loro dovere” affrerma Binotto soddisfatto. “Tale situazione mi ha fatto pensare a qualche anno fa, ma oggi non hanno preso rischi eccessivi. Entrambi sanno esattamente cosa fare e oggi lo hanno ampiamente dimostrato. Spero di vederli lottare ancora in altri momenti, d’altronde l’importante è mantenere sempre un margine di sicurezza. Permettiamo sempre loro di lottare liberamente, ma la priorità è sempre la squadra. Nel momento in cui gareggiare tra di loro significa comunque portare a casa un risultato di squadra non ci sono problemi. Solo si tratta di avere tutte le attenzioni del caso e non prendersi rischio inutili.“
In merito a quello che è stato il momento chiave della gara il manager del Cavallino ha aggiunto: “La partenza è stata determinante per il risultato finale. Una volta guadagnate le posizioni si trattava di gestire le gomme e le soste ai box. Da quel momento le posizioni di sonno consolidate. Entrambi hanno fatto una gara molta accorta con un ritmo similare. Questo per me è motivo di soddisfazione.“
“Sicuramente abbiamo fatto dei piccoli passi avanti” ha proseguito spostando l’attenzione sui progressi compiuti negli ultimi weekend. “L’introduzione dell’ultima specifica di PU ci ha permesso di aumentare la velocità sui rettilinei e di conseguenza di difenderci. Senza contare che ci ha concesso di poter girare con un carico maggiore. Dalla Russia in poi abbiamo sempre avuto un minimo vantaggio su McLaren.”
“Il nostro attuale motore ha senza dubbio recuperato sugli avversari, ma non pensiamo sia ancora a livello degli altri” ha chiosato infine Binotto. “Tuttavia, poco a poco, il gap si sta assottigliando sempre di più. Stiamo spingendo molto in fabbrica e i risultati che stiamo ottenendo al banco ci fanno ben sperare per la competitività dell’anno prossimo anche se i risultati li sapremo solo quando scenderemo in pista e ci confronteremo con gli altri“.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Scuderia Ferrari
