mercoledì, Dicembre 18, 2024

Anteprima Gp Qatar 2021: Mercedes va in all-in sul propulsore. Ferrari sfida McLaren sul bilanciamento

Dopo esser stato in Messico e Brasile, il Circus di F1 si dirige in Qatar dove si concluderà l’ultimo triple-header della stagione 2021. Le ultime due settimane sono state davvero intense e non ci si è fatti mancare nulla. Tanto per cominciare alcuni ritardi degli aerei-cargo hanno portato i meccanici a terminare le consuete procedure di preparazione al weekend di Interlagos nella notte tra giovedì e venerdì, giusto in tempo per le libere. Ciò che è avvenuto poi nelle giornate successive è stato qualcosa di incredibile.

Dalla scelta della Mercedes di montare un nuovo ICE, alla squalifica di Lewis Hamilton dalle prove ufficiali, fino al completamento della rimonta (attuata tra sprint qualifying e gara) che ha riportato il britannico a 14 lunghezze da Verstappen e perfettamente in corsa per il titolo iridato. Notizia di ieri: Mercedes ha esercitato il diritto di revisione sul giudizio dei commissari in merito all’episodio occorso tra Verstappen e Hamilton al 48esimo giro del GP del Brasile.

Gli alti dirigenti di Stoccarda penasano che gli steward possano ritornare sulla decisione presa durante l’evento grazie alla visione degli onboards dei due protagonisti, materiale che non avevano a disposizione durante la gara. Il Gp brasiliano è terminato con Verstappen e Bottas a soli 3 secondi di distanza l’uno dall’altro, per cui se Max dovesse anche ricevere una penalità di 5’’, perderebbe la seconda posizione. Ci si prospetta davanti un altro weekend ad alta tensione con Mercedes e Red Bull decise a non mollare di un centimetro in nessun campo.

Il circuito di Losail presenterà inoltre delle ulteriori incognite e sfide. Innanzitutto perché si tratta di una nuova pista per la F1, su cui si è deciso di correre a causa dei tanti rinvii e cancellazioni causati dal coronavirus. Per l’occasione Pirelli ha deciso di puntare sulla sua nomination più dura: Hard C1, Medium C2 e Soft C3 così da essere sicura di non doversi ritrovare a fare i conti con indesiderate soprese. Lasciamo dunque per un attimo da parte l’attualità e andiamo a vedere cosa potrà offrirci il weekend del Qatar.


F1-Anteprima GP Qatar 2021: orari e televisione

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F1-Anteprima GP Qatar 2021: Layout

Il Losail International Circuit è situato alla periferia della capitale Doha ed è stato costruito in poco più di un anno per ospitare il primo evento della classe MotoGp in Qatar nel 2004. Chiamato nel 2021 in extremis a sostituire la tappa Australiana, saltata a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, gli organizzatori dell’evento son già riusciti a strappare un contratto decennale con la F1 che inizierà ad essere rispettato a partire dalla stagione 2023.

Progettato dunque pensando soprattutto alle corse motociclistiche, il tracciato di Losail si compone di 16 curve (10 a destra e 6 a sinistra) a dar vita ad un percorso di 5.38 Km. Pista veloce e scorrevole è predominata da una presenza di tornanti a media e alta velocità. Nel T1 troviamo subito una grande staccata in arrivo in curva-1 dal lunghissimo rettilineo di oltre 1 km di estensione. Luogo che probabilmente sarà teatro delle maggiori opportunità di sorpasso. Dopo la prima S, curva-3 viene affrontata completamente in accelerazione prima di giungere alle due curve a 90° che secondo simulazioni dovrebbero essere percorse in 4° marcia.

Qatar_Circuit.png
Layout Losail International Circuit

Affrontando la curva più lenta del tracciato (la 6) si entra nel tratto guidato, T2, caratterizzato da una sezione molto veloce (da curva7 alla 10) in cui si arriverà ad utilizzare anche la settima marcia. L’ultimo settore invece sarà la parte più rapida della pista grazie alla prevalenza di curve ad alta velocità. La più lenta sarà l’ultima che i piloti andranno ad affrontare in 4° marcia pima di spalancare il gas e tornare sul rettifilo di partenza.


F1-Anteprima GP Qatar 2021: aerodinamica e DRS

Data la particolare conformazione del tracciato, i tecnici dei team dovrebbero orientare l’assetto delle vetture su una configurazione da alto carico aerodinamico. Per i piloti sarà essenziale poter contare sulla massima downforce per affrontare le bellissime e velocissime curve che contraddistinguono la pista. Tuttavia sarà altrettanto importante godere di spunti velocistici importanti sul lungo rettilineo di partenza, così come in altre due sezioni ad alta velocità di percorrenza, seppure di minore estensione, presenti nel primo e nel secondo settore.

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Sergio Perez (Red Bull) utilizza il DRS in rettilineo per tentare il sorpasso su Lewis Hamilton (Mercedes) – Gp Messico 2021

Per tale ragione, come sempre, bisognerà andare alla ricerca del compromesso ideale, in grado di fornire la corretta quantità di efficienza aerodinamica sommata ai punti di carico necessari per portare in curva le velocità adeguate. L’utilizzo dell’ala mobile sarà solamente consentito sul rettilineo del traguardo, elemento capace di incedere notevolmente grazie ad uno dei delta prestazionali legato all’abbassamento della resistenza all’avanzamento più alto dell’intero campionato.


F1-Anteprima GP Qatar 2021: power unit e trasmissione

Ovviamente, trattandosi di un tracciato in cui la F1 si appresta a correre per la prima volta, malgrado non possiamo fornire dati esatti riguardo l’energia prodotta dai moto generatori, la conformazione della pista che prevede l’assenza di frenate molto impegnative esalta il ruolo del MGU-H, incaricato di recuperare l’energia in eccesso dall’entalpia dei gas di scarico.

Passando alle evidenze motoristiche prodotte dal motore a combustione interna, grazie alle simulazioni sappiamo che l’impegno dell’ICE sarà particolarmente importante. Vuoi perché la farfalla dell’acceleratore resterà aperta per il 65% circa del tempo sul giro, sia per le temperature che il propulsore endotermico dovrà “sopportare”. Fortunatamente, sotto questo aspetto, tale fattore sarà in parte compensato dagli orari.

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a shot of the power unit mounted on Charles Leclerc’s Ferrari SF21 during the 2021 season

La gara della domenica, infatti, inizierà al tramonto andando poco a poco incontro alla notte. Tale elemento renderà più semplice per i tecnici trovare le giuste soluzioni per garantire l’adeguato raffreddamento senza dover ricorrere a particolari sfoghi sulla carrozzeria. La trasmissione non risulterà particolarmente affaticata. Livelli di stress pressoché nella media date le circa 3000 cambiate previste. Valori simili a quanto visto in Brasile.


F1-Anteprima GP Qatar 2021: impianto frenante

Secondo i tecnici Brembo, il Losail International Circuit è una di quelle piste da considerarsi poco impegnative per i freni. Su una scala di valori che va da 1 a 5, ha guadagnato un indice di difficoltà pari a 2: il più basso tra i tracciati mediorientali. Discorso diverso nel caso della MotoGP (che corre in Qatar dal 2004) con la pista che viene considerata a media difficoltà.

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A differenza di quanto avviene nel motociclismo, dove i freni vengono utilizzati in dodici delle sedici curve del Losail International Circuit, i piloti di F1 frenano solo in sette di queste curve. Nella prima metà del tracciato, curva-5 è l’unica in cui, contrariamente alle moto, le vetture non frenano. Nella seconda parte, invece, sulle monoposto si ricorrerà all’utilizzo dei freni soltanto in occasione di curva-10 e 16.

Notevole dunque la differenza di tempo sul giro trascorsa in fase di frenata tra le due categorie: 8.7’’ per la F1 contro i 34’’ della MotoGP. Ciò si traduce nel 10,7% del tempo totale di gara per le monoposto e del 30% circa per le moto. Anche i valori di decelerazione sono completamente diversi.

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Delle sette frenate del Losail International Circuit, nessuna è classificata come molto impegnativa per i freni, mentre quattro sono di media intensità e tre sono leggere. La frenata più dura è quella che viene apportata alla sesta curva. Le vetture passano da 258 km/h a 98 Km/h in soli 2,47’’. Lo spazio di frenata è di 103 metri e si raggiungono decelerazioni pari a 4,2g.


F1-Anteprima GP Qatar 2021: la scuderia tedesca va in all-in

Il rischio di ripetersi e tediare la lettura con il medesimo concetto espresso nella seconda parte del mondiale esiste. Ma d’altronde, risultati alla mano, la questione Red BullMercedes non sembra davvero trovare un metro di giudizio. Proprio come successo in Brasile spesso vengono sovvertiti i pronostici. Esaminati a freddo, a livello tecnico, sono differenti le motivazioni che producono ed hanno prodotto dicotomie prestazionali, capaci di far pendere l’ago di una bilancia instabile nella seconda parte della stagione.

Qatar è uno scenario inedito. Al di là della mera caratteristica legata al layout, sulla quale senza dubbio la congettura tecnica si può fare e in qualche modo va fatta, cioè che potrebbe contare più del dovuto è l’adattamento al tracciato che le due scuderie in questione saranno in grado di proporre. Lo studio al simulatore sommato alle ore di visione sui filmati di altre categorie non garantisce punti fermi.

Scendendo in dettagli, se consideriamo la tipologia di curve che si susseguono divise dalla lunga retta che supera il chilometro di lunghezza nella quale si può utilizzare l’ala mobile, tenendo ben a mente punti deboli e di forza di Red Bull e Mercedes, possiamo definire, almeno sulla carta, il percorso che si affaccia sul golfo persico come territorio neutro. Resta da capire, è ovvio, chi tra i due team contendenti al titolo riuscirà a massimizzare la prestazione e mettere il muso davanti al competitor.

L’asfalto di Losail, a quanto pare, dovrebbe essere piuttsoto abrasivo e, allo stesso tempo, offrire un grado di aderenza davvero alto. Ecco perchè Pirelli ha deciso di portare la gamma più dura in Qatar. Mescole che storicamente vanno a genio alle vetture tedesche, ma che allo stesso tempo il team di Milton Keynes ha dimostrato di saper sfruttare davvero bene.

Mercedes ha ben presente che durante queste ultime tre gare deve necessariamente andare all’attacco. Contesto dove la Red Bull, malgrado senza dubbio non perderà eventuali occasioni per stare davanti alla numero 44, ha dalla sua 14 lunghezze di vantaggio sul campionato piloti. Gap che Verstappen crede di poter gestire per portare a casa quello che sarebbe il suo primo titolo mondiale.

Tuttavia c’è un’aspetto interessante da attenzionare in questo scenario. Lewis andrà full power sino in fondo. Niente più giochetti tattici. Massima potenza sul propulsore e mappature spinte per garantire le prestazioni necessarie a battere la RB16B del talento di Hasselt. Il team di Brackley è costretto a rischiare il più possibile, mentre la scuderia austriaca, a quanto pare, gioca sull’affidabilità meccanica delle proprie monoposto per amministrare un vantaggio comunque importante.


F1-Anteprima GP Qatar 2021: Ferrari si mette alla prova

Come per i top team, la battaglia legata al terzo posto del campionato costruttori continua. Il momentaneo vantaggio che la storica scuderia italiana nutre nei confronti della rivale di sempre McLaren è figlio, oltre che dalle buone prestazioni sciorinate durante gli ultimi round del mondiale, anche dal lavoro di certo non eccezionale messo in scena dalla scuderia britannica.

In Qatar, almeno per quanto riguarda le informazioni raccolte dalla stessa Ferrari, la MCL35M dovrebbe essere in grado di offrire un rendimento molto alto per la tipologia di tracciato. Nelle curve ad alta velocità di percorrenza l’auto color papaya ha sempre dimostrato un pelo di vantaggio sulla SF21, senza dimenticare l’efficienza aerodinamica della quale dispone supportata dalla potente PU Mercedes.

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lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF21 durante la qualifica del Gran Premio del Brasile edizione 2021

Ciò malgrado i tecnici di Maranello sono convinti di poter sfidare e battere le monoposto inglesi. Benché in qualifica il salto qualitativo realizzato dopo l’inserimento dell’ultima specifica di PU non abbia fatto miracoli (leggi qui i dettagli tecnici), in gara la produttività del sistema ERS ha fornito dei buoni vantaggi nelle fasi calde della corsa. L’utilizzo degli overboost gestiti in concomitanza alle mappature SoC hanno garantito un salto prestazionale che in Qatar, con ogni probabilità, verrà messo fortemente sotto esame.

Gli uomini in rosso guardano a questo appuntamento con molto interesse, consci che sebbene esprimere tutto il potenziale dell’auto a livello motoristico potrebbe non essere sufficiente per contrastare il livello McLaren, dal lato set-up sono convinti di poter fare la differenza ottimizzando il bilanciamento della SF21.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Mercedes AMG F1 Team – Scuderia Ferrari – Red Bull Racing Honda – Aston Martin F1 Team – McLaren F1 Team – AlphaTauri F1 Team – Alfa Romeo Racing Team – Pirelli

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