F1. Il weekend di Interlagos è iniziato in salita (una bella ripida) per Lewis Hamilton. Annunciata la sostituzione del motore endotermico (ICE) sulla monoposto 44, arrivano le 5 posizioni di penalità da scontare al via della gara. Tuttavia, il format della Sprint Qualifying introdotto per la prima volta durante la stagione 202, giunto al terzo ed ultimo appuntamento preannuncia una chance da non sottovalutare per poter ricostruire un difficile fine settimana dopo il parco chiuso del venerdì.
La W12 di Lewis domina totalmente la sessione classificatoria, piazzandosi davanti al suo compagno di squadra e ad un Max Verstappen sorprendentemente poco competitivo. I festeggiamenti durano poco: l’ala posteriore della monoposto 44 non è conforme ai regolamenti tecnici per 0.2mm (leggi qui l’approfondimento tecnico) e di fatto costa la squalifica all’inglese, esclusi dalla qualifica e costretto all’ultima posizione in griglia della gara sprint del sabato.
La decisione è arrivata dopo più di ventiquattro ore dal momento in cui l’infrazione è stata notata dai commissari. Una notte infernale per il team di Stoccarda. Il sole sorge nuovamente sul circuito brasiliano e la trepidazione dei fan e appassionati è palpabile anche a colpi di Tweet. La W12 avrà il passo gara per assicurare una rimonta e una prestazione avvincente?
Lewis Hamilton non è il tipo che si arrende. Durante la partenza si libera di quattro vetture completando nove sorpassi in 9 giri. Le tribune di Interlagos si accendono per il sette volte campione del mondo, sventolando bandiere brasiliane, inglesi e fumogeni viola (colore ormai simbolo di Hamilton) e accompagnandolo con grida assordanti fino al traguardo.
In 24 giri il RE Nero recupera quindici posizioni e conclude la Sprint Qualifying in quinta posizione, elemento che la domenica gli permetterà di scattare in decima piazza sommano la sanzione comminata per la sostituzione del propulsore endotermico.
Il Gran Premio del Brasile ha inizio. È di nuovo “Hammertime” sin dalle primissime battute. Il britannico è autore di una partenza rabbiosa e solo sette tornate si porta in zona podio alle spalle delle due Red Bull. L’attuale campione del mondo in carica è indemoniato. Mette dietro Sergio Perez e si lancia all’inseguimento di Max Verstappen, in grado di costruire un discreto vantaggio sul pilota di Stevenage nella prima parte di gara.
Il passo di Lewis è super e accorciare le distanze sul leader del mondiale di F1 sembra essere solo questione di tempo. Sebbene il ritmo della numero 44 metta a dura prova le coperture, giunto negli scarichi dell’olandese l’attacco è pressoché immediato. Il primo e deciso tentativo dl sorpasso viene respinto dal giovane talento di Hasselt con una manovra (leggi qui l’approfondimento tecnico) al limite della regolarità.
Al messaggio di Bonnington che racconta come la direzione gara, dopo aver notato tale manovra, decide di non attenzionarla e quindi di non aprire un’investigazione fa sorridere il britannico. “Of course! OF COURSE!” Ironica, la risposta in radio descrive frustrazione. Ma non è finita. Lewis abbassa la testa, mette nuovamente Verstappen nel mirino e aspetta il momento giusto per costruire un sorpasso che avviane proprio alla “Descida do Lago”, scenario del precedente intento.
La mossa “prepotente” vale il primo posto e la vittoria nel Gran Premio del Brasile, di fronte alla pubblico brasiliano nella natale del suo idolo: Ayrton Senna. Dopo un periodo un po’ complicato il trionfo di Interlagos sa quasi di redenzione. La dimostrazione che “Lewis può davvero risorgere”, proprio porta scritto sul casco che indossa ogni domenica.
Hamilton si trova senz’altro in una fase avanzata della propria carriera. La sua grande esperienza è supportata da un talento inesauribile che lo rende abile nel trascinare una scuderia, quella tedesca, di certo non impeccabile in questo mondiale 2021. Trentasette primavere sulle spalle, 7 titoli piloti, 101 vittorie e record assoluto di pole position non sono affatto sufficienti per placare sete di vittoria dell’inglese. In tal senso, recuperare la bellezza di 25 posizioni nell’arco del week-end brasiliano, esprime alla perfezione un concetto: con Lewis al volante non è mai davvero finita.
F1-Autore: Team LH Italy
Foto: Mercedes AMG F1 Team