F1-Il pagellone lirico-carioca del Froldi
Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, né di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T’acqueta ormai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l’infinita vanità del tutto.
A se stesso, Giacomo Leopardi
Mi è sgorgata spontaneamente dal cuore questa lirica leopardiana, che tratta di una delusione amorosa, mentre Hamilton, con un razzo-missile, si divertiva a brutalizzare tutti in F1, compreso il titanico Verstappen. Una vittoria meritatissima ma talmente esagerata che ha oscurato, a mio parere, la grandezza assoluta del baronetto inglese.
A Se Stesso è una lirica che io amo tantissimo. Detto per inciso, Leopardi è il poeta della ricerca della bellezza, della tensione verso l’infinito; non è il poeta della depressione come spesso viene definito dagli studenti, quando magari viene spiegato (o capito) superficialmente. Ne sa più di me il collega Alessandro D’Avenia, al quale rimando, per chi volesse approfondire con il bellissimo best seller “L’arte di essere fragili- come Leopardi può salvarti la vita”.
Vorrei declinare questa lirica meravigliosa e spero Giacomo non si risenta, in chiave motoristica, assalito da una grande amarezza, dopo il gran premio del Brasile.
Riposerai per sempre,
mio stanco cuore. E’ finita la speranza
che Mercedes fosse sconfitta,
speranza che sembrava a portata di mano.
Mi è chiaro che non solo la speranza,
ma anche il desiderio è spento.
Riposa per sempre cuore mio,
assai palpitasti (per Max).
Questa F1 non vale i tuoi moti,
né di sospiri è degna.
Dal 2014 questo sport è amaro e noia, e fango sono le gare.
rassegnati ormai,
e disperati un’ultima volta mentre Hamilton rivince il mondiale.
A quelli come noi (ferraristi e anti-Mercedes)
il destino non donò che il morire.
Ormai disprezza Mercedes, il potere brutto che,
nascosto, vince a danno di tutti,
e l’infinità vanità di questa F1.
No, purtroppo Mercedes non è vinta. Ci hanno fatto illudere, certamente sono stati in difficoltà. Ma, alla fine, come avevo scritto in tempi non sospetti, il terribile dittico Inghilterra-Ungheria è risultato determinante. Hamilton avrà l’ottavo alloro, inutile illuderci ancora. Qualcuno mi ha ribattezzato simpaticamente (almeno per me è una cosa simpatica) gufo reale. Certo, se il gufare valesse qualcosa, credo che Mercedes non avrebbe completato una gara dal 2017.
Ma tant’è, il gufaggio è la resa definitiva davanti ad un potere assoluto. Essendo, culturalmente, di origine ligure, e @berrageiz sarà sicuramente d’accordo con me, lasciatemi almeno il muguno… lo dico a coloro che tifano Mercedes e/o Hamilton, che non sono mai sazi delle vittorie nel deserto. Ed è legittimo che sia così e che loro siano contenti, sia messo agli atti. Non penso ci siano cose strane in questa vittoria meritatissima e purtroppo scontatissima. Anzi, non voglio pensarlo.
Per me la cosa è assai semplice: Mercedes ha fatto due calcoli, si è resa conto che la sua PU non è affidabile alla distanza. E ha vita molto più breve se le si tira il collo, ma ha molti più cavalli di tutti. Il resto è conseguenza. E dopo tanti errori, si sono giocati benissimo le carte che avevano in mano cercando di trasformare un handicap in un vantaggio. E ci sono riusciti.
Purtroppo la Sprint Qualifying, quell’immenso obbrobrio, ci ha messo lo zampino. Nel senso che, se Hamilton fosse stato qualificato e fosse partito ultimo durante la gara, le cose sarebbero cambiate. Ma tant’è. Con i se e con i ma non si cambia la storia.Non penso che Honda possa imitare Mercedes. Chi ne sa più di me dice che Honda ha poca perdita prestazionale, quindi non ha molto senso cambiare PU imitando Mercedes.
Quindi resta una strenua difesa da parte di Max ma, non accadendo nulla di eclatante, il destino del mondiale è segnato come un lancio di dadi che hanno tutti il numero 44 sulle facce. E, come nella lirica che ho citato in apertura, è inutile illudersi. Mercedes è il “brutto potere” che domina, a danno di tutti. Sì, a danno di tutti. Perché un team che vince in questo modo dal 2014 non è il bene di uno sport. Non lo può essere. E lo sanno tutti, anche quelli che stappano lo spumante per la vittoria della stella a tre punte.
Bisogna rendere onore ai vincitori. Ma io non lo farò mai in modo totale. L’ho sempre detto. E la finta oggettività è il peggior danno che un giornalista può fare a se stesso ed ai suoi lettori. Io, prima di tutto, sono un tifoso ferrarista. E sono stufo di vedere vincere Mercedes, tanto da aver tifato pure Verstappen (del quale, quest’anno, non posso disconoscere la grandezza)affinché“quelli là” (citazione di Marchionne) non vincano. Max è pronto per essere campione. Ma non lo sarà quest’anno. Perché il Brasile ci ha mostrato una Mercedes semplicemente stellare.
Tornando al discorso “oggettività”, posso ammettere che non potrò mai apprezzare davvero Mercedes. Vuoi perché ritengo questo dominio viziato da un grande peccato originale, e non ci torno neanche su, l’ho già spiegato tante volte, vuoi perché se devo decidere fra Ettore e Achille, io starò sempre dalla parte di Ettore. Come Foscolo. E come Leopardi. E come Manzoni. E come Verga. E quindi, lo ammetterete, sono in ottima compagnia.
Hamilton. Voto: 110 e lode. Che si può dire di una gara così? Si può solo applaudire. Anche se ti costa tanto.
Hamilton e la bandiera brasiliana. Voto: mi è piaciuto assai.
Hamilton e la moda. Voto: irrecuperabile.
Mercedes. Voto: 10.
Max Verstappen. Voto: merita il titolo.
Ferrari. Voto: un passetto alla volta. La Rossa è anonima, e il discorso è trito e ritrito, non ci possiamo aspettare altro nel 2021 etc etc… ma a me fa male lo stesso… No, non mi ci abituo.
McLaren. Voto: non li avremo sopravvalutati?
Pit Stop Ferrari. Voto: finalmente.
Sanzioni, tempi, annessi e connessi. Voto: un’altra triste pagina FIA.
Toto Wolff che paragona la vittoria Mercedes (“siamo soli contro tutti”) alla lotta contro il razzismo di Hamilton. Voto: TSO (ad essere gentili).
F1-Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
foto: Mecedes AMG F1 Team
Ben detto!
Non sono d’accordo cun questa grande poesia del pensiero . Per me questo gran premio lo merita Hamilton che a parere mio è stato più corretto rispetto a Max, quest’ anno si sono spinti al limite ma secondo me max ha tolto molte occasioni a Hamilton dandogli molte ruotate costringendolo a frenare.
Non dico che max non sia bravo ma che sia leggerme prematuro a riguardo di ciò che ho appena detto, ritornando ai 7 campionati vinti da Hamilton non è l’ unico ad aver fatto molte vittorie ( ovviamente è quello che ne ha vinte di più) però secondo me arriverà una altra persona che lo supererà, come lo potrebbe essere max negli anni futuri. Il prossimo anno tutte le macchine saranno uguali a quel punto potremmo vedere i veri piloti anche se è una novità e sarà tutto da scoprire.
Per poi aggiungere anche il fatto che il muretto della Mercedes ha fatto molti errori che poi Hamilton con la sua bravura ha contenuto il danno ma se tutti questi errori non fossero accaduti a quest’ ora Hamilton era in vantaggio rispetto max.
Nell’ ultima gara max nel primo tentativo di Hamilton nel sorpasso, max ha allungato di proposito la staccata per far uscire Hamilton e la fia non ha fatto nulla a riguardo, l’ hanno scorso Hamilton ha spinto al on fuori e lo hanno penalizzato perché non lo hanno fatto pure con max.? Per me non è una scusa il fatto che sono in lotta per il capitolo e che non voglio che la lotta non finisca però per me dovrebbero lo stesso penalizzare max