Il confronto in pista tra Red Bull e Mercedes è arricchito anche dal botta e risposta tra i due team principal di F1. Un dibattito continuo che ci ha accompagnato per tutta la stagione. Un duello verbale dettato da un’accesa rivalità tecnico/sportiva. I due non si piacciono, questo è risaputo, ma tra loro c’è comunque profondo rispetto.
Lo si evince dalle ultime dichiarazioni rilasciate da Christian Horner alla testata Luxury London, dove al manager britannico viene fatto notare il modo in cui Wolff lo ha recentemente “etichettato” nella lunga intervista concessa al Daily Mail (clicca qui per saperne di più). Il numero uno della Red Bull preferisce glissare su tutto l’argomento. In realtà, al contrario dei media, non rivolge alcun interesse su quanto affermato dalla controparte Mercedes. Almeno apparentemente.
“Due personalità molto simili“, riferisce di sé e dell’austriaco proseguendo nell’intervista, definendo Wolff più un business man rispetto a se stesso che, conti alla mano, è cresciuto nel settore. Non si tratta di identificare il migliore. Si parla di due persone molto diverse tra loro, entrambe in grado di svolgere egregiamente il proprio lavoro.
Nonostante le parole di elogio anche Horner lancia una frecciatina l’avversario, scenario che va in contraddizione con le affermazione di disinteresse verso la questione in essere. Citare nuovamente la presunta pressione che il team di Brackley sta subendo, relativa al dover affrontare una lotta esterna per il campionato, è un disco rotto che francamente suona da troppo tempo oramai e come tale risulta un chiaro messaggio per infastidire l’ambiente Mercedes.
Il vantaggio nel campionato piloti di F1 e la supremazia tecnica sfoderate dalla RB16B sembra concedere una posizione decisamene più comoda allo “Spice Boy”. La battaglia verbale al di fuori della pista è da sempre presente all’intento del Circus e in diverse occasioni, se usata con sagacia e furbizia, puo’ senza dubbio fornire vantaggi nell’arco del week end.
Mancano oramai solamente 5 corse al termine della stagione ed ogni errore, per piccolo che sia, potrebbe compromettere irrimediabilmente il cammino iridato. I due team principal lo sanno bene e a prescindere dalle parole utilizzate nelle chiacchiere da paddock, non sprecheranno l’occasione per destabilizzare l’avversario. Le armi verbali sono continuamente affilate in attesa del momento corretto per colpire dove fa più male. I tempi sono maturi e niente va lasciato al caso.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Red Bull