Red Bull e Mercedes, nel corso degli ultimi 12 mesi hanno dato vita ad un confronto di cui gli appassionati di F1 parleranno per molto tempo. Una sfida che non si è consumata soltanto in pista, ma che ha riempito anche pagine e pagine di documenti e direttive FIA durante il corso della stagione.
Un duello, a livello legislativo che il conosciutissimo consulente del team austriaco afferma di esser stato originato dai rivali teutonici. I tecnici di Brackley, resisi conto della superiorità Red Bull avrebbero inventato, è questo il termine usato da Helmut Marko, la questione delle ali flessibili più una serie di false argomentazioni pur di tentare di frenare la loro avanzata.
Un gesto che a Milton Keynes hanno ritenuto essere molto antisportivo e per tutta risposta hanno deciso di restituire alla Mercedes il favore incentrando su di loro l’attenzione, come fatto ad esempio in merito alla questione delle ali posteriori.
Nessun risentimento però. L’ex pilota austriaco ritiene assolutamente normale che si vengano a creare questo tipo di dispute quando due squadre di alto livello riescono a dar vita ad un tale confronto e soprattutto, insiste il dottor Marko, quando qualcuno non è abituato ad avere concorrenza…
Tutto molto bello se non che ad un certo punto Red Bull abbia avuto la sensazione come se ci fosse una certa unilateralità nelle decisioni. Fortunatamente, per ammissione dello stesso austriaco, tali sospetti sono andati progressivamente scemando con l’aumentare delle discussioni avute con la FIA e Liberty Media.
Alla fine fa tutto parte del gioco. Proprio come i diverbi tra Horner e Wolff. È assolutamente comprensibile che ognuno cerchi di difendere il proprio pilota, la propria squadra andando a screditare l’avversario. Tutto perfettamente normale secondo Marko. Purché si resti entro certi limiti…
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes – Red Bull