Difficile non rivedere Ayrton Senna nelle immagini sopraggiunte dal Gp di F1 in Brasile. Lewis Hamilton ha recuperato un totale di ben 25 posizioni. Partito ultimo nella sprint race e con 5 posizioni da scontare sulla griglia di partenza della gara. Nel mondiale la situazione si infuoca, con Max Verstappen che guida la classifica con 14 punti di vantaggio e tre gare alla conclusione. Evitato il primo match point in Qatar.
Ci sono voluti solamente 5 giri a Lewis Hamilton per arrivare a ridosso delle due Red Bull, al comando della gara. Bottas è partito con gomma gialla, al pari di Max Verstappen. Una scelta volta a fornire armi pari al finlandese per riuscire a contrastare l’arrivo dei due tori austriaci. Al fine di favorire il più possibile la lotta nel mondiale costruttori. Pensando solo al mondiale piloti, in casa Mercedes avrebbero potuto montare a Valtteri la gomma rossa, così da poter esser più sicuri di riuscire a tenere dietro Verstappen nei primi giri, fino all’arrivo del sette volte iridato.
Stiamo assistendo ora più che mai ad una lotta che deve essere combattuta facendo gioco di squadra. Lo conferma anche Hamilton in un team radio in cui ordinava al team di riferire al compagno di squadra di stargli vicino e seguirlo nei sorpassi. Anche la Safety Car ha ovviamente aiutato la rimonta Mercedes. Nella lotta tra Perez e Hamilton, il messicano ha proposto di avvicinare Verstappen in modo da consentirgli l’utilizzo del DRS. Un’idea intelligente, ma allo stesso tempo molto rischiosa. La battaglia in pista tra Lewis e Sergio ha concesso a Max Verstappen di prendere un vantaggio di circa 3 secondi.
Nei primi giri la vettura di Leclerc è sembrata molto ben bilanciata sulla gomma media. Il monegasco già ieri aveva espresso pareri positivi sulla sua SF21, dicendo che gli rimaneva semplicemente qualcosa da trovare in se stesso. In casa Ferrari hanno migliorato sensibilmente il passo rispetto alla giornata di ieri. Durante il corso del primo stint gli strateghi Ferrari hanno cambiato più volte idea sulla strategia. Erano orientati più al piano B con Charles, ma verso il 22esimo giro sono tornati sul piano A.
Non lo possiamo sapere con certezza, ma il piano A sarebbe potuto essere orientato sull’unico stop, mentre il plan B avrebbe coincoso con la doppia sosta. Tra una e l’altra non c’era una chiara differenza, ma con l’innalzamento delle temperature dell’asfalto rispetto a ieri, la doppia sosta sembrava essere più efficiente. Tra i due è Sainz a fermarsi per primo montando la gomma gialla, scartando così l’ipotesi dell’unica sosta. Ci si aspettava che in Ferrari differenziassero le strategie tra i due piloti, ma così non è stato con Charles che effettuerà la stessa scelta montando un ulteriore set di C3. La Media sembrava essere la gomma da gara e in Ferrari hanno cercat di sfruttarla al meglio.
Davanti, il primo a fermarsi è stato Lewis Hamilton. Il degrado delle sue gomme stava velocemente degenerando. Con temperature d’asfalto così alte, le posteriori sono facilmente andate in over-heating, portando così la monoposto ad avere un deleterio comportamento sovrasterzante. Il sette volte iridiato ha tentato un undercut su Verstappen, il quale ha marcato la strategia Mercedes rientrando al giro successivo.
La potenza dell’undercut è risultata maggiore di quanto ci si aspettava perché il degrado è incrementato rispetto alle aspettative. Entrambi hanno montato il compound duro per riuscire ad arrivare al traguardo. Hamilton dopo il pit si è tenuto sul secondo di distacco da Verstappen per più giri. Questo ha messo in difficolta la gestione delle temperature dell’assale anteriore. Dal box gli hanno quindi consigliato di allontanarsi se non fosse riuscito a superarlo subito. Questo avrebbe permesso alle gomme anteriori di respirare un po’.
La Virtual Safety Car ha avvantaggiato Bottas, il quale ha pittato proprio in quella finestra, riuscendo così ad abbattere il tempo perso per la sosta. E’ quindi potuto rientrare nella corsa alle spalle dei due contendenti al mondiale, davanti quindi a Perez. Avendo due punte, la Mercedes si è messa nelle condizioni di poter sdoppiare le strategie tra i due piloti per mettere in difficoltà Max Verstappen.
Al 41esimo giro arriva la svolta. Max Verstappen si ferma per una nuova gomma bianca. L’olandese aveva già detto via radio che non dovevano farsi sottomettere alla strategia Mercedes, ma dovevano prendere l’iniziativa. Max non voleva saperne di dover reagire ad un undercut di Lewis Hamilton. Gli strateghi Red Bull hanno quindi deciso di mischiare le carte in tavola e fermarlo per una nuova gomma, facendo quindi una tipica mossa Mercedes.
Al muretto anglo-tedesco hanno stranamente fermato Hamilton due giri più tardi rispetto a Verstappen. Una mossa senza molto senso, visto che fermandosi due giri più tardi hanno addirittura perso 1 secondo di distacco in pista. A quel punto, quando Max stava ormai recuperando in pista, aveva più senso rimanere fuori e aspettare un eventuale Safety Car. In aggiunta a ciò, Lewis Hamilton avrebbe voluto la Media e non la Hard, ma la squadra non pensava sarebbe potuto arrivare al traguardo con il compound giallo.
In Mercedes non hanno fatto nulla di differente per riuscire a sopravanzare la RB16B numero 33. Hamilton si è quindi trovato a dover effettuare un sorpasso molto complicato in pista. Ciò ha reso molto più complessa la sua gestione delle mescole. Max riusciva a percorrere talmente bene l’ultima curva, da non offrire al suo sfidante l’utilizzo del DRS.
Alle spalle dei primi, al 53esimo giro Leclerc è rientrato per smarcare la gomma e passare alla Hard. Per Ferrari una gara in solitaria, davanti all’AlphaTauri di Gasly, velocissima su questo tracciato. Con la qualifica sprint di ieri le due Ferrari hanno potuto assicurarsi la posizione sul francese, la quale sarebbe stata difficile da prendere in pista. Ferrari così si mette ampiamente davanti a McLaren nella classifica mondiale.
Detto ciò, sul passo oggi i due cavallini erano imprendibili, come dimostrano anche i dati sul passo gara. In Ferrari hanno creduto molto nella gomma gialla e questa scelta ha pagato. Gasly, puntando molto più sulla Hard ha potuto recuperare solo nel finale della corsa.
Il fattore affidabilità sarà molto importante in queste ultime gare e da questo punto di vista la power unit italiana sembra ben messa, come sottolineato anche da Mattia Binotto. Un tema, quello dell’affidabilità, che potrebbe pesantemente influire anche nella lotta per il primo posto nel mondiale piloti. Questo aspetto è stato sottolineato anche da Toto Wolff, che ha riferito che il cambio dell’unità motrice sulla vettura numero 44 ha ragioni precauzionali. Molte parti sono fortemente sollecitate e il loro rendimento cala vistosamente dopo relativamente pochi chilometri.
F1-Autore : Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Foto: Scuderia Ferrari – Red Bull Racing Honda