Il futuro prossimo della Ferrari in F1 è sospeso tra il voler essere e il dover essere. Da un lato i desideri dei tifosi che sognano e sperano in una Rossa in lotta per entrambi i campionati; dall’altro il pragmatismo della dirigenza che getta acqua sul fuoco e parla di consolidamento progressivo (clicca qui per saperne di più), di un percorso di crescita necessitante step evolutivi ben definiti. Uno di questi è di certo stato il terzo posto nel mondiale 2021 ottenuto superando quella McLaren che nella prima metà dell’annata si era lasciata preferire per performance e risultati.
Non devono dunque sorprendere i ragionamenti di Mattia Binotto della passata settimana (leggi qui). Dichiarazioni che per qualcuno sono sembrate una sorta di resa preventiva dinnanzi ai due colossi che si sono spartiti gli onori in questo campionato. Red Bull e Mercedes viste come due entità ancora irraggiungibili, almeno nel mondiale che prenderà il via a fine a Marzo in Bahrain. “Non mi sento onestamente ancora all’altezza dei top perché i fatti hanno dimostrato che sono molto forti.
Però la speranza è di contare sulla continua crescita di una squadra che vedo unita“. Così s’è espresso il manager di origini elvetiche. Parole che potrebbero celare una semplice strategia comunicativa. Esternazioni, quindi, che andrebbero prese con le molle senza generare delusione smodata. Una comunicazione prudenziale per cadere sempre in piedi.
C’è chi crede fermamente che il 2022 di Maranello possa essere più roseo che rosso. Questi è Cesare Fiorio, un plurivincente che le dinamiche ferrariste conosce bene avendo prestato servizio per la Scuderia dal 1989 al 1991. Andando, tra l’altro, a sfiorare il titolo piloti con Alain Prost. Il dirigente torinese ritiene che la crescita operata dalla Ferrari in questo morente 2021 sia un segnale inequivocabile che racconta che i tempi sono maturi per tornare ad issarsi ai vertici della categoria.
“Nella stagione appena conclusasi – ha riferito Fiorio alla Gazzetta dello Sport – è stato prodotto un gran miglioramento, come dimostra il terzo posto costruttori. Si tratta di una grande conquista, perché a parte Mercedes e Red Bull, anche tutti gli altri team erano molto competitivi. I piloti sono entrambi molto bravi: Leclerc micidiale sul giro secco, Sainz con un gran passo gara. La cosa non mi ha sorpreso. Però hanno fatto in tutto otto incidenti con danni, il che è stato un handicap“.
La vera speranza della Ferrari di ritornare a vincere passa per la giusta interpretazione del nuovo corpus regolamentare che entrerà in vigore tra pochi mesi. E’ questo l’aspetto cruciale che gli ingegneri non possono sbagliare. Anche perché un eventuale ritardo tecnico potrebbe essere molto difficile da smaltire in un contesto normativo più votato alla rigidità che alla flessibilità che apra alla fantasia dei progettisti:
“Come sempre, in un cambio regolamentare, si tratta di sfruttare al meglio le zone grigie. Nei passaggi epocali – quello a cui andiamo incontro lo è secondo Fiorio – c’è sempre stato chi ha inventato i fondi piatti, o le minigonne. Chi, insomma, ha avuto la trovata. E sono sempre stati i progettisti delle squadre migliori. La Ferrari ha una tradizione che dovrebbe metterla nella condizione di creare qualcosa di innovativo e di superiore a quel che faranno altri. La progressione mostrata tra 2020 e 2021 lo fa sperare“.
Il manager ex Minardi ripone estrema fiducia nelle doti tecniche di una squadra che si sta solidificando anche su questo aspetto dopo anni di assesti e riassesti. Una metodologia di lavoro che va definendosi in un protocollo finalmente efficace e un nuovo simulatore impiantato ed andando a regime già nelle ultime fasi del campionato 2021 sono gli elementi che dovranno fare la differenza. E che potrebbero consentire, non senza soprese, un recupero tecnico su chi quest’anno non ha avuto avversari credibili.
Sono giorni frenetici nella factory della Ferrari. La vettura è in fase di completamento e la presentazione programmata tra il 16 e il 18 Febbraio si avvicina. Saranno già i fondamentali test invernali (Barcellona 23-25 Febbraio, Bahrain 10-12 Marzo, nda) che faranno capire ai tecnici della storica scuderia se sarà l’ennesimo anno di transizione o se si avvererà, nella speranza dei tifosi, la profezia di Cesare Fiorio.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Ferrari, F1