Sono convinto che Nico Rosberg abbia sentimenti contrastanti dopo la vittoria in F1 di Max Verstappen. E sono intimamente convinto che molte delle sue frasi sull’argomento possano essere interpretate con un pochino di malizia. Mi spiego meglio. Sino ad oggi Nico poteva vantarsi di essere stato l’unico ad aver battuto Hamilton da quando è cominciata la sciagurata era turbo-ibrida, tra l’altro in uno scontro tutto interno al team Mercedes (2016). Ora invece anche Max c’è riuscito, e per di più con una monoposto che in molti Gran Premi era decisamente inferiore a Mercedes.
E questo sicuramente avrà dato qualche fastidio al nostro, anche perché si sa, i piloti hanno un ego molto grande. E non potrebbe essere diversamente, facendo il lavoro che fanno. Ma, d’altra parte, immagino che Rosberg sotto sotto si sia un poco compiaciuto nel vedere l’acerrimo rivale (sempre sportivamente parlando) subire un tale smacco. Dite che sono troppo “cattivo”? Chissà.
Come diceva un grande team principal del passato, Giulio Andreotti (scuderia DC): “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. Tolto questo dente, veniamo alle ultime dichiarazione del nostro amato mister prezzemolino che, vada a sua lode, non dice quasi mai cose scontate o banali. Riflettendo sul cambio al vertice di Place de la Concorde, Nico spiega così il suo punto di vista:
“Ho un grande rispetto per la carriera di Jean Todt, ma ora, con una nuova persona (Mohammed Bin Sulayem, ndr.), c’è l’opportunità per far sì che questo sport faccia dei progressi.” Ed ecco il punto a mio parere dirimente: “Si dovrebbe cominciare dai sorpassi e dalle azioni ruota a ruota; non dimentichiamo quello che è successo nella gara di Abu Dhabi. Tutti noi esperti abbiamo detto che Lewis avrebbe dovuto cedere la posizione a Max, ma nessuno gli ha imposto di farlo.
La FIA ha bisogno di chiarire tutte queste circostanze, in modo che non ci possano più essere discussioni. Sarebbe meglio per lo sport se fosse molto più facile capire chi ha ragione e chi ha torto, e cosa deve essere fatto tramite una decisione veloce. È importante sbarazzarci di tutte queste polemiche”.
Come dare torto a Rosberg? Torniamo sempre lì, al cuore del problema. Regolamento chiaro e semplice, scarsa discrezionalità per evitare scelte e sanzioni non uniformi. Ora la palla passa al nuovo gruppo dirigente che si è appena insediato in FIA.
F1-Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Foto: Mercedes AMG F1 Team