F1. Ieri sera la FIA ha chiuso la stagione 2021 premiando nel consueto Galà di fine anno, che nell’occasione si teneva a Parigi, tutti i vincitori delle categorie che rispondono alle sue direttive. La cerimonia però contava due grandi assenti: il team principal Mercedes, Toto Wolff e il loro pilota di punta Lewis Hamilton.
Non un compito semplice quello del presidente uscente dalla Federazione rispondere alle domande dei giornalisti per spiegare la loro assenza. Non che non se ne intuissero le ragioni: il modo in cui il direttore di gara ha gestito la ripartenza da dietro la Safety Car non è stato gradito dai vertici della squadra che ha deciso di inviare alla cerimonia i soli James Allison (chief technical officer) e Valtteri Bottas in segno di protesta.
Jean Todt dal canto suo ha cercato inizialmente di abbassare la tensione affermando che la serata sarebbe dovuta essere un momento di festa in cui dar merito a Max Verstappen e alla Red Bull per la conquista del titolo piloti, ma anche alla Mercedes per l’ottavo campionato costruttori consecutivo ottenuto. Traguardi un po’ offuscati da tutta questa controversia. Perché cercare dunque di alimentarla? Non avrebbe avuto senso…
Ma la tentazione è forte, perché l’assenza di un sette volte campione del mondo e della persona che ha identificato l’entità della Mercedes in questi ultimi anni ha un peso troppo forte anche per Todt, il quale ha dichiarato: “Aprendo il giornale francese ‘L’Equipe’ ho letto che il presidente del Lione, importante squadra di calcio francese, è stato squalificato per 10 partite per aver parlato male degli arbitri. Forse noi siamo stati troppo permissivi. Il dialogo tra team, piloti, organi di governo, portatori di interesse e tutti gli altri è importante, ma non deve andare contro di noi.”
‘Il dialogo è importante, ma non dovrebbe andare contro di noi. Forse siamo stati troppo permissivi.’ Parole molto forti se ci pensate un attimo. È ovvio che la Federazione si senta come messa nell’occhio del ciclone a causa della presa di posizione Mercedes. Le due assenze hanno causato un danno d’immagine non indifferente. In più Wolff, non si è certo risparmiato nelle sue ultime dichiarazioni dove ha sostanzialmente indicato in Masi il principale responsabile della conquista del titolo da parte di Verstappen ai danni di Lewis Hamilton (leggi qui le sue parole).
Ora però dire che il dialogo va bene fintanto che non va contro l’immagine della FIA è un qualcosa di molto opportunistico e che se fosse attuato potrebbe risultare dannoso per tutti. Nella vita non sempre si prendono le decisioni più giuste, si può sbagliare anche ed è giusto che quando lo si fa ci sia qualcuno che ce lo faccia comprendere. Per contro possiamo dire che anche la Mercedes si è spinta un po’ troppo vicino ai limiti, oltrepassandoli anche per certi versi, ed è giusto che la storia finisca qua. Ma è a causa di questo comportamento che Todt sente come se la Federazione sia stata troppo permissiva nei confronti delle Frecce d’Argento, e in senso lato anche dei team principal in generale…
Abbiamo visto per tutto l’anno Wolff e Horner non farsi problemi ad intervenire in radio per comunicare il proprio pensiero al direttore di gara e cercare di portare gli steward dalla loro parte. Comportamento ripetutosi poi anche ad Abu Dhabi nonostante la Federazione avesse proibito loro di farlo. Le assenze di Parigi sono soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ciò che ci auguriamo adesso è che quello di Todt sia stato solo uno sfogo e che i dialoghi tra le parti siano sempre presenti, magari nelle opportune sedi, non ovunque, ma presenti. Mantenere un confronto diretto è importante, purché questo sia fatto con rispetto.
Infine, anche se il team di Stoccarda ha accettato la sconfitta riconoscendo Verstappen come campione del mondo legittimo, una battaglia potrebbe averla vinta. Jean Todt, alla domanda su cosa pensasse della gestione della Safety Car ha commentato lesto: “Non siamo perfetti”. Dalla sua, la Federazione ha compreso che i fatti accaduti ad Abu Dhabi non possono essere ignorati e assieme alla F1 Commission ha deciso di aprire un processo che analizzerà quanto accaduto nei minimi dettagli.
Se questo comporterà l’allontanamento di Michael Masi dal ruolo di direttore di gara questo è tutto da vedere. Di ciò, dato che il suo mandato scade alla fine di dicembre, Todt non dovrà più preoccuparsene. È una decisione che spetterà al nuovo presidente FIA (oggi la sua elezione: Ben Sulayem e Graham Stoker i candidati). Il quale si ritroverà già con una bella patata bollente tra le mani. Non di certo la situazione che tutti sognano di ritrovarsi a dover risolvere, soprattutto all’inizio del proprio mandato.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – FIA
Penso che la Mercedes sia la causa anche della crisi Ferrari che aveva strutturato l’auto più veloce – ma a loro non poteva essere consentito – a differenza della Loro Power Union e di tutte le diavolerie che hanno applicato, anche pagando SPIE all’interno delle diverse Officine delle Case Costruttrici.
Quindi molto Disonesti… Però vogliono ASSOLUTAMENTE vincere facile perché il Ritorno Economico è SPROPOSITATO.
NON sono Assolutamente i Migliori.
Forse i più Disonesti e Furbi!!!
Si sono svegliati dopo che hanno smesso di “Ungere”
Hanno sottratto con Informatori tutti i Progressi della Ferrari che era la più veloce!
Concordo pienamente tutti ad indicare la Ferrari, per distogliere l’attenzione da Mercedes,e, perché no la RedBull, quest’ultima vendicativa per la mancata accettazione da parte di Ferrari per la fornitura del propulsore……poi diciamolo,con la dirigenza Ferrari che ci troviamo….. l’avvocato e Marchionne si saranno rivoltati nella tomba, siamo stati impigliati alla grande…..e noi? Zitti.
Inoltre a mio parere Binotto è un cazzone!
Concordo pienamente tutti ad indicare la Ferrari, per distogliere l’attenzione da Mercedes,e, perché no la RedBull, quest’ultima vendicativa per la mancata accettazione da parte di Ferrari per la fornitura del propulsore……poi diciamolo,con la dirigenza Ferrari che ci troviamo….. l’avvocato e Marchionne si saranno rivoltati nella tomba, siamo stati umiliati alla grande…..e noi? Zitti.
Inoltre a mio parere Binotto è un cazzone!