domenica, Dicembre 22, 2024

Hamilton: quali penalità rischia nel 2022?

L’epilogo del Campionato del Mondo di F1 2021 ha lasciato strascichi polemici che non si sono ancora placati e che difficilmente si spegneranno da qui a qualche tempo. Abbiamo ampiamente discusso del ricorso prima minacciato e poi ritirato dalla Mercedes che, in una conferenza tenuta da Toto Wolff (leggi qui per saperne di più), ha riservato parole al vetriolo per Michael Masi ritenuto – da molti – colpevole di aver disapplicato le regole quando c’era da gestire una Safety Car che, nei fatti, ha consegnato il titolo nelle mani di Max Verstappen.

Il mondo della Stella a Tre Punte ha reagito in maniera molto virulenta al GP di Abu Dhabi. Alla premiazione organizzata dalla FIA mancavano i vertici della scuderia che è stata rappresentata da James Allison che ha ritirato la coppa attribuita ai campioni del mondo costruttori. A far rumore è stata l’assenza di Lewis Hamilton che ha lasciato vacante lo scranno accanto a quello occupato da un raggiante Verstappen che ha risposto in solitaria alle domande che gli venivano poste.

La mancata presenza del driver britannico potrebbe generare delle conseguenze pesanti. Il regolamento sportivo della F1, difatti, prevede che i primi tre classificati del campionato debbano essere presenti al galà di premiazione. La FIA è parsa indispettita dalla mossa di Lewis ed ha fatto sapere che la questione verrà affronta nei prossimi giorni.

Le intenzioni di Place de la Concorde sono serie tanto che, Mohammed Ben Sulayem, neoeletto presidente dell’ente, ha lasciato intendere che la violazione delle regole non può essere ignorata. Anche se, parlando più approfonditamente del caso, ha poi ammorbidito i toni alludendo ad un atteggiamento votato alla clemenza date le circostanze che hanno portato il pilota a darsi alla macchia.

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Mohammed Ben Sulayem, neo presidente della federazione iternazionale

Naturalmente l’ammorbidimento sarebbe una mezza ammissione di colpe da parte della Federazione Internazionale che è l’organo a cui Masi deve riferire. Quindi qualche ripercussione potrebbe esser prodotta per non perdere del tutto la faccia.

A questo punto quale potrebbe essere la sanzione a cui Hamilton andrebbe incontro? La questione potrebbe chiudersi con una multa. Ed è ciò che spera Mercedes perché la FIA potrebbe anche imporre una reprimenda. Cosa che, potenzialmente, genererebbe conseguenze per il sette volte iridato nel Campionato 2022. Perché? Vediamo cosa dice il testo normativo.

Il regolamento prevede che un pilota che riceve tre richiami in un periodo di 12 mesi, di cui due relativi ad azioni in pista, viene automaticamente penalizzato di 10 posizioni in griglia. “Ogni conducente – recita l’art. 18.2 –  che riceve tre ammonizioni nella stessa stagione otterrà, all’imposizione della terza, una penalità di dieci posti in griglia per la gara. Se il terzo ammonimento è imposto a seguito di un incidente durante una gara, la penalità dei dieci posti in griglia verrà applicata al successivo evento. La penalizzazione di dieci posizioni sarà applicata solo se almeno due reprimende sono state comminate per un’infrazione commessa durante le fasi di guida“.

Il casellario giudiziario di Hamilton al momento dice che sono due le reprimende per fatti di pista. La prima per non aver rispettato la modalità di rientro sul tracciato dopo un’escursione al Gran Premio del Messico; la seconda per l’impeding nei confronti di Nikita Mazepin durante una sessione di prove libere al Gran Premio dell’Arabia Saudita. Un terzo “cartellino giallo”, dunque, potrebbe potenzialmente comportare un arretramento sullo schieramento di partenza.

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Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) durante il week end del Gran Premio di Abu Dhabi edizione 2021

I legali della Mercedes intendono scongiurare questa possibilità e spingeranno affinché venga elevata una multa in danaro. Cosa, è bene chiarirlo, consentita dal regolamento. La decisione, in ogni caso, potrebbe essere presa o dal Tribunale Internazionale o potrebbe essere appannaggio dal collegio giudicante che si costituirà per il primo appuntamento iridato del 2022, ossia in Bahrain. Se sarà il tribunale FIA ad entrare nel merito avremo la decisione nelle prossime settimane, altrimenti bisognerà attendere il week end del 20 marzo.

L’intemperanza, umanamente comprensibile, potrebbe dunque costare caro al vicecampione del mondo che potrebbe iniziare in salita una stagione nella quale, con ogni probabilità, sarà fortissima la voglia di ritornare in vetta alla Formula Uno.


F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: Mercedes AMG F1

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