domenica, Dicembre 22, 2024

Cosa si nasconde dietro il silenzio di Lewis Hamilton?

Perso il conto dei giorni trascorsi dalla fine del mondiale di F1 le polemiche continuano. Si potrebbe star qui a discutere ancora per ore sulla querelle Lewis HamiltonMax Verstappen e su chi dei due fosse più meritevole, ma la verità è che forse ad un certo punto bisognerebbe semplicemente accettare la piega che gli eventi hanno preso forse un motivo ci dovrà pur essere. Lo starà facendo l’inglese? Probabilmente sì. Lo starà facendo Toto Wolff, team principal Mercedes? Forse no.

Se il pilota inglese subito dopo aver perso quello che sarebbe stato l’ottavo titolo si è chiuso di immediato in un profondo mutismo, al contrario il fulgido manager austriaco di parole ne ha avute eccome. E non solo per i reclami presentati ma anche per le interviste a sostegno del suo pupillo: il fulcro centrale della questione, secondo Toto, sarebbe che il Re nero si è visto “scippare” la vittoria proprio all’ultimo giro, dopo aver dominato una gara per quasi la totalità del tempo. A suo avviso questa condizione porta come conseguenza minima il non riuscire a mettere bene a fuoco cosa sia effettivamente accaduto.

Da qui il silenzio ermetico nel quale si è chiuso Hamilton, dalle interviste ai social, in particolare su Instagram dove non “posta” nulla dall’11 dicembre (e tra l’altro i più attenti avranno anche notato che al momento sul suo profilo il numero degli account seguiti è pari a zero). La mancanza di parole, come giustifica Toto, sarebbe dovuta ad una sorta di choc emotivo?! O molto più probabilmente non ci si aspettava che effettivamente l’era Lewis potesse di colpo ferire?

F1
il fulgido team principal austriaco Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) passeggia nel paddock durante il fine settimana del Gran Premio d’Italia edizione 2021

Procediamo con calma sul ragionamento. Nessuno vuole certo decretare l’ultima ora sul campionissimo britannico. D’altronde sarebbe folle il solo pensarlo. Tuttavia il fatto che ci sia qualcuno a mettere un freno all’incontrastato dominio Mercedes non ha fatto certo male allo spettacolo. Toto, con ogni probabilità, non aveva fatto i conti con la variabile Max Verstappen: eppure di segnali in una stagione così lunga ce ne sono stati eccome. D’altronde chiunque nella loro condizione avrebbe vissuto questo finale di mondiale come una pesante batosta, semplicemente entrambi hanno avuto un modo diverso di reagire.

Ma perché nonostante tutto è così difficile mostrare empatia per coloro che di fatto si stanno ancora leccando le ferite? Semplice, perché nella presunta oscurità, e sottolineo più che mai il termine “presunta”, la scuderia tedesca ha comunque portato a casa il mondiale costruttori. L’ottavo titolo consecutivo per essere precisi, corredato da un secondo e terzo posto per nel mondiale piloti. Alla luce di tutto questo, cara scuderia Mercedes, piuttosto che cercare il perché e il per come, non sarebbe giunta l’ora di imparare anche a perdere?!


F1-Autore: Silvia Napoletano

Foto: Mercedes AMG F1 Team

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