Se è vero che ogni mondiale di F1 ha la sua storia e le sue polemiche, è pur vero che il titolo consegnato nelle mani di Max Verstappen lo scorso 12 dicembre sembra aver sollevato un polverone che tuttora non accenna a placarsi. Come oramai ben noto agli appassionati, i protagonisti non sono stati (purtroppo) solo i piloti con il loro talento, ma anche la discutibile gestione gara con Michael Masi che presumibilmente starà aggiornando il suo profilo Linkedin alla ricerca di un nuovo impiego.
Senza contare un pacatissimo Toto Wolff che con passo di carica si dirige di gran carriera verso gli uffici presentando svariati documenti di protesta…Insomma, un finale degno della più coinvolgente delle serie tv (dove “degno” si fa per dire, chiaramente). E se in tutto questo marasma ad aggiungere ulteriore pepe si inserisse qualcun altro? Perché d’accordo il fair-play, ma questo è uno sport in cui lo spettacolo talvolta viene offerto anche dai piloti che non se le mandano a dire.
Presumibilmente non sarà stato questo l’intento, tuttavia Lando Norris (scuderia McLaren, ricordiamo) ha dichiarato apertamente che a suo avviso Max avrà pure vinto il mondiale, ma senza dubbio non ha avuto la miglior vettura in griglia durante la stagione 2021. Ciononostante, dati alla mano, la sua RB16B ha comunque consentito all’attuale campione del mondo il raggiungimento del maggior numero di vittorie, pole position e giri in testa nelle varie gare disputate.
Senza contare gli zeri di Baku e Siverstone e il settimo posto conquistato in Ungheria con mezza vettura distrutta. Ecco perché, considerando uno scenario molto più ampio e fortemente supportato dai numeri, quella austriaca è parsa decisamente la monoposto da battere. Probabilmente non per il britannico della McLAren che a difesa della sua opinione afferma come il Re Nero sia senz’altro il pilota che possiede maggiore esperienza con all’attivo complessivamente ben sette titoli.
Per questa ragione, Lando, si complimenta per la brillante stagione conclusa dal pluricampione a prescindere dal risultato. Di contro, però, sostiene che sebbene Max sia stato sfortunato in alcune circostanze abbia comunque avuto l’abilità di fare meno errori, volendo forse attribuirgli l’immagine di un pilota solido ed affidabile nonostante tutto. Inoltre, al di là del contesto delle competizioni, definendosi un buon amico dell’olandese non stupiscono anche le congratulazioni nei suoi confronti.
Ma se Norris ha una personale opinione su entrambi i contendenti al titolo, nel momento in cui si parla della gestione gara nelle fasi finali del Gran Premio, ecco che risulta complesso anche per lui decidere se le decisioni prese siano state corrette o meno: dal suo canto afferma semplicemente che era stato detto loro che non li avrebbero lasciati passare, ma che poi tutto ad un tratto è stata una sorpresa avere la concessione di poterlo fare proprio all’ultimo giro.
Ricordiamo che il nodo della questione era proprio dovuto alla presenza di piloti doppiati a cui non era stato permesso di sorpassare la Safety car, laddove invece sugli altri cinque piloti compresi tra Max e Lewis si era sorvolato senza alcun problema. Insomma, a quanto pare la confusione ha spadroneggiato non solo tra tifosi e spettatori preparati in materia o meno, ma anche tra gli stessi piloti.
Mettetevi però per un momento nei loro panni: dover mantenere una buona concentrazione alla guida ed ascoltare le indicazioni via radio, gestendo una vettura dove una minima distrazione potrebbe creare conseguenze indesiderati. Messa così, facile essere tuttologi di questo sport comodamente dal divano di casa propria, vero?!
F1-Autore: Silvia Napoletano
Foto: Mercedes AMG F1 Team – Red Bull Racing Honda