F1 – Realtà immaginaria o meno, questo è quanto auspica per la carriera del pilota tedesco l’ex patron del Circus Bernie Ecclestone. Ebbene sì, Ecclestone potrà non raccogliere molte simpatie a causa delle dichiarazioni sui generis e talvolta saccentemente menefreghiste, ma cosa volete dirgli, a 91 anni suonati e con la sua grande esperienza, tutto è concesso. Più o meno.
Stavolta però non c’è l’intenzione di metterlo alla gogna mediatica per quanto detto, una volta tanto potremmo anche essere d’accordo con lui. Difatti, essendo grande amico di Sebastian Vettel a prescindere dalle vicende inerenti al mondo della F1, considera il ritorno in Red Bull l’unico modo per riportare il suo grande valore di pilota al massimo splendore di una volta.
Il discorso di Ecclestone è molto semplice: non possiamo sapere quanto Seb sia ancora al top fino a quando non avrà una vettura tale da far comprendere a tifosi, team principal, e soprattutto Seb stesso, quanto egli in effetti abbia ancora da dare.
Il che ad avviso di Ecclestone è ancora tanto, soprattutto se si considera che non è per niente d’accordo con quelle voci che suggerirebbero un ritiro definitivo al pilota, ma anzi sostiene fermamente che questa può e deve solo essere una sensazione personale, una questione che soltanto il tedesco in persona può decidere come dirimere.
Tuttavia per il momento di effettivo non c’è nulla, in concreto c’è solamente un mondiale appena concluso sulla quale è difficile esprimersi in maniera omogenea: infatti, coloro che attendevano la stagione 2021 come un suo ritorno in grande stile, dovuto alla novità del cambio di scuderia, probabilmente saranno rimasti un po’ delusi sia dall’andamento del mondiale che dall’esito finale (dodicesima posizione, 43 punti complessivi).
Ad ogni modo, l’idea di Ecclestone è tanto propositiva nella teoria quanto ardua e difficilmente concretizzabile nella pratica: che si sia dimenticato di un piccolissimo dettaglio?! Ebbene sì, forse ha perso di vista l’indiscusso pilota di punta (perché negarlo?!) della scuderia nonché attuale campione del mondo in carica, Max Verstappen.
Sebbene Vettel abbia all’attivo proprio con quella stessa scuderia ben quattro titoli mondiali consecutivi (dal 2010 al 2013), bisognerebbe considerare il fatto di dover fare i conti con un presente nettamente differente rispetto a quello che era lo scenario di circa un decennio fa.
Insomma, il tedesco ha già vissuto sulla sua pelle l’esperienza di un sedile accanto ad un baby-talento, e ricordiamo molto bene in quale maniera indecorosa si è conclusa. Dunque la realizzazione di un simile progetto sarebbe come andare a rivivere nuovamente dinamiche ed equilibri precari, con una realtà composta sostanzialmente dalla consapevolezza di essere solo un “numero due” a favore di uno scintillante talento ventiquattrenne, che al confronto sarebbe sempre paragonato in termini superlativi.
Soprattutto considerando che in scuderia Ferrari quantomeno si ebbe la decenza di fingere una presunta imparzialità per non far crollare il tutto, sul serio in Red Bull sarebbero capaci di fare lo stesso?! Ne dubito…
F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
FOTO: Aston Martin, F1