E’ un lungo silenzio quello nel quale Lewis Hamilton si è rintanato dopo il 12 Dicembre, data in cui si è disputato l’ultimo Gran Premio della stagione 2021 di F1. Inutile ripetere quali siano i motivi alla base di questa scelta che, nell’era della comunicazione globale, è molto rumorosa.
Ovviamente un contesto del genere è il brodo di coltura di speculazione, congetture e analisi più o meno attinenti ai fatti. Specie quando la F1 è nel suo naturale periodo di letargo. Il pilota più titolato e vincente di sempre che fa perdere le sue tracce è un evento che non può passare inosservato. Terminerà questa fase di profonda riflessione? Ovviamente sì. Non è immaginabile che Lewis faccia mancare il suo punto di vista ancora per molto tempo.
Il campionato del mondo di F1 2022 si avvicina a grandi passi. Poco più di sessanta giorni e le macchine della nuova generazione ritorneranno a rombare in pista. Prima di questo momento ci sarà un evento che potrebbe essere quello buono per spezzare la quiete apparente cui assistiamo. Ovviamente alludiamo alla presentazione della Mercedes W13 che avverrà prima della fine del prossimo mese, ossia quando sono previsti i primi tre giorni di test invernali sul tracciato di Montmelò, a Barcellona.
Il grande boss del team Mercedes, Toto Wolff, ha annunciato che incontrerà Lewis Hamilton al più tardi entro febbraio. Cosa vuol dire questo? Sostanzialmente che stiamo parlando di una tempesta in un bicchier d’acqua perché è illogico ed inverosimile ritenere che il sette volte iridato possa comunicare al suo team principal la volontà di dire addio a poche settimane dall’imbarco verso il Bahrain.
L’ex pilota austriaco ha confermato che Hamilton sta metabolizzando la mazzata ricevuta in quel di Yas Marina quando, a poche tornate dal termine, pregustava il dolce sapore dell’ottavo titolo piloti. “Non importa quale ostacolo sia stato messo sulla strada di Lewis, sa da tutta la vita che deve parlare in pista. Intendiamoci – ha detto il manager al giornale austriaco Kronen Zeitung – è incredibilmente difficile per lui accettare ciò che è accaduto. Ci vuole solo tempo.
“Lewis non dimenticherà mai quello che è successo ad Abu Dhabi perché è stato un errore grave. Quel giorno era imbattibile, fino a quando i commissari hanno acceso una miccia e hanno deciso di fare quel che sappiamo. È difficile da capire e ci porteremo sempre questa ferita. Anche se Max è un degno campione per come ha guidato tutta la stagione. Ma quel giorno Lewis era migliore e non ha potuto vincere per colpe non sue“.
Parole che, in qualche misura, allontanano lo spettro di un addio. O almeno dovrebbero farlo perché poi arriva la precisazione: “Spero davvero che rivedremo Lewis in F1 , perché è la parte più importante del nostro sport. Sarebbe una sconfitta per l’intera categoria se il miglior pilota decidesse di andarsene a causa di decisioni scandalose“.
Quest’ultimo punto va in realtà analizzato. Mercedes sta giocando su un tavolo molto importante dopo aver ritirato il ricorso che aveva inoltrato a seguito delle decisioni prese dal direttore di gara e confermate dal collegio giudicante. Il silenzio legittimo di Hamilton ha il sapore della strategia atta a mettere pressione sulla FIA che, lo abbiamo spiegato in un focus dedicato (leggi per approfondire), non è soddisfatta dell’operato di Michael Masi tanto da pensare a diverse strategie. Dalla riscrittura regolamentare e procedurale alla sostituzione del dirigente sportivo australiano.
Wolff non ha fatto mistero di non essere soddisfatto di come le procedure siano state applicate. Un punto di vista indirettamente sposato da quei piloti che a Yas Marina sono stati ampiamente penalizzati dalla decisione, tutt’ora non spiegata nel merito, di lasciar sdoppiare solo le macchine tra Hamilton e Verstappen.
Al di là dei protagonist0 coinvolti, analoghe decisioni rimarranno ancora più indigeste in futuro. Ecco che Bin Sulayem vuole fermare una volta e per tutte le polemiche che stanno intossicando l’aria. Mercedes e Hamilton, è questa la sensazione, stanno giocano la loro partita per ottenere procedure finalmente chiare. Un bene per gli uomini di Brackley e un bene per tutta la F1.
F1-Autore: Diego Catalano– @diegocat1977
Foto: Mercedes AMG F1
Nel corso di una stagione ci sono episodi favorevoli ed episodi sfavorevoli,
Ma nessuno può negare, che Luis abbia avuto più episodi favorevoli.