Non è di certo un segreto il fatto che molto spesso in F1 un team principal prediliga in maniera poco velata un pilota piuttosto che un altro: diciamoci la verità, per quanto equi si voglia essere, andando anche a ritroso nella storia di questo sport circostanze simili sono tutt’altro che sporadiche. Difatti senza nemmeno scavare più di tanto nel passato e citando un esempio alla portata di tutti, basti pensare alla coppia più in voga degli ultimi anni: Lewis Hamilton – Toto Wolff, due individue che “stravedono” palesemente l’uno per l’altro. E come dargli torto…
Sostanzialmente nel corso degli ultimi mondiali in un modo o nell’altro sono riusciti a primeggiare praticamente sempre. Medesima storia è accaduta a Max Verstappen e Christian Horner: gli albori del loro proficuo connubio risalgono ad almeno sei anni fa, quando cioè l’olandese fu promosso dalla scuderia Toro Rosso in Red Bull durante il fine settimana del Gran Premio di Spagna 2016, opportunità che il giovane talento di Hasselt colse al volo regalando al team una splendida vittoria (e che tra l’altro con i suoi appena 18 anni e mezzo d’età, lo insignì anche del record di pilota più giovane in assoluto a vincere una gara di F1).
Ma quello è stato solo l’inizio. Ad oggi abbiamo un rampante campione del mondo in carica che sembra aver completamente dimenticato sia la scadenza del contratto prevista nell’imminente 2023, sia la clausola rescissoria che gli consentiva di sciogliere il medesimo accordo qualora la vettura propostagli non fosse stata in grado di competere adeguatamente per il titolo mondiale.
Max si dice infatti assolutamente certo di voler proseguire la sua carriera in Red. Bull per almeno altri 10-15 anni. Musica per le orecchie di Horner. Lo Spice Boy, infatti, dichiara che le questioni relative ai contratti ed al rinnovo non sono altro che un mero pezzo di carta. Quasi inutile e senza valore al confronto dei rapporti umani e lavorativi che effettivamente si instaurano e si costruiscono gradualmente con i piloti stessi. Tant’è che anche egli stesso si dichiara fiducioso e perché no, anche felice di continuare questa lunga avventura al fianco di Verstappen per chissà ancora quanti altri anni.
Christian ricorda quando l’olandese approdò nella scuderia di Milton Keynes come un “bambino”, maturando progressivamente quell’esperienza che ad oggi l’ha portato alla conquista di un titolo mondiale (primo di una lunga serie?), e che quindi l’ha visto anno dopo anno crescere e formarsi, diventando uomo. Insomma, questi sembrano proprio essere i presupposti per assistere ad un futuro clone di Hamilton – Wolff bis. E considerando i loro successi collezionati in serie chissà… probabilmente la storia si ripeterà?!
F1-Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: Red Bull Racing Honda
Yesssir,sicuro. Ma, nel caso SF riuscisse a sfornare (quasi per scommessa?!) una vettura da mondiale, sperereste lo stesso che MV vinca il mondiale? A questo punto la domande sorge spontanea: si tifa SF o si fa finta e si tifa solo chi conviene pur di non vedere un altro pilota v8ncere?
Mi sembra che i VERI tifosi SF siano corretti, che rispettino tutti in egual misura, e che non siano tipi da disprezzare un pilota e poi il giorno dopo idolatrarlo e fargli un monumento… Forse la magguor parte appartengono a quest’ultimo genere di individui,o forse realmente non tifano SF (ma a quanto pare va di moda dire amche cose false)? Chissà…svelate voi l’arcano????