Quello 2022 sarà il Campionato del Mondo di F1 più corposo di sempre. 23 gare, cinque continenti abbracciati, 21 Paesi coinvolti con Italia e Stati Uniti che avranno il privilegio di ospitare due eventi. La categoria che si adegua alle necessità di Liberty Media che sta cercando di arrivare ad una lista di 25 appuntamenti che occuperebbero, di fatto, quasi tutti i week end da marzo ai primi di dicembre.
I motivi per cui il calendario si è così tanto allargato sono stati affrontati in disparati approfondimenti e quindi non ci torneremo su in maniera approfondita. La F1 è alla ricerca di nuovi mercati per placare la sua sete di danaro. E in virtù di questo meccanismo si è inteso compattare in tre giorni totali il fine settimana di gara abolendo il giovedì fatto di attività di contorno. Format più snello per meglio muoversi intorno al globo.
Ma non è detto che quest’abbondanza di manifestazioni, nel tempo, non possa generare monotonia e stanchezza. Questo è il parere del team principal della Haas, Guenther Steiner, che ritiene che sia vitale per la F1 cambiare il calendario ogni anno inserendo nuovi circuiti o ripescando vecchi e gloriosi tracciati da troppo tempo fuori dal giro.
“Un calendario a 23 gare è troppo lungo – ha esordito senza mezze misure il manager bolzanino – Ma se c’è la richiesta dei tifosi, se vogliono vederci, allora abbiamo l’obbligo di accontentarli. Dobbiamo dare ai fan quello che vogliono, in modo che rimangano fedeli a noi. Quest’anno ci saranno alcuni GP molto, molto emozionanti: quello in notturna di Singapore, il ritorno in Australia – che è sempre una delle mie gare preferite – e poi un nuovo palcoscenico a Miami, negli Stati Uniti“.
La riprova che le novità sono un bene per la F1 è arrivata dall’esperienza delle ultime due stagioni, quando è stata necessaria una riorganizzazione dei calendari a causa dell’impatto della pandemia. Il Circus è ritornato a calcare l’asfalto di di tracciati iconici come Imola, Zandvoort ed Istanbul Park. Ma si anche spostata in location inedite per la categoria come Mugello e Portimao dove sono venute fuori delle gare ad altissimo tasso adrenalinico.
La ricetta vincente Steiner la “dipinge” nel finale del suo intervento: “Cambiando le cose di tanto in tanto penso che dia sempre nuova eccitazione ai fan. Avere un calendario solido con le stesse gare ogni anno non genera attesa“.
La pandemia, con tutto il suo strascico di fattori negativi, ha consentito alla F1 di rispondere alla crisi con novità drastiche che hanno premiato gli ascolti. Con relativo incremento di fatturati che si erano fatti asfittici. Tornare su alcuni palcoscenici è stata una spinta vitale per una categoria che, specie nel 2020, ha conosciuto un dominio incontrastato da parte del duo Hamilton-Mercedes. Un mondiale il cui esito era apparso scontato sin dai test invernali del Montmelò e che invece ha saputo offrire emozioni potentissime proprio grazie alle novità descritte da Steiner.
Proseguendo su questa scia, si deve leggere con estremo favore l’introduzione del nuovo ordinamento legislativo che modificherà i canoni estetici e tecnici della F1 e che sta generando un’attesa senza precedenti. Le prove di Barcellona che inizieranno tra due giorni e che potrete seguire sulla nostra testata, seppur a porte chiuse, saranno oggetto di un’attenzione quasi morbosa. E la cosa si deve anche alla ventata di novità voluta da Liberty Media.
F1-Autore: Diego Catalano– @diegocat1977
Foto: F1, Federico Basile
