F1 – Red Bull e Mercedes sono state le grandi rivali del campionato 2021. Un dualismo nel quale il fair play è spesso venuto a mancare e che si potrebbe ripresentare anche nella nascente stagione 2022 se le nuove regole tecniche non andranno a rimescolare i valori in campo.
Tensioni in pista, tensioni nella sfera mediatica. Ma dopo l’epilogo controverso del GP di Abu Dhabi qualcosa è iniziato a mutare. Le stilettate verbali che partivano da ambo i lati si sono ammorbidite. Il buon senso è iniziato a salire a galla e, contestualmente, le asce di guerra sono state riposte al sicuro.
Dopo l’ultimo atto andato in scena a Yas Marina, Mercedes si è protetta in un silenzio rotto solo dopo qualche giorno di attente e ponderate riflessioni. Quando Wolff ha ripreso a proferir verbo non ha aggredito i rivali. L’oggetto dei suoi strali è stato piuttosto Michael Masi reo, nell’idea del team principal viennese, di aver manipolato e manomesso il normale esito di di una gara che si era incanalata in un comodo approdo. In questa fase Mercedes ha trovato un soggetto diverso da Red Bull su cui sfogare rabbia e frustrazioni.
Alcune recenti dichiarazioni di Wolff ci fanno ritenere che si possa essere entranti in un ulteriore stadio del rapporto tra scuderie con base in Inghilterra. Siamo forse giunti al disgelo. Le nuvole si diradano ed un sole tiepido inizia a scogliere il ghiaccio. Si arriva ad una nuova primavera nel rapporto tra le due scuderie le cui sedi distano pochi km? Presto per dirlo, ma le esternazioni del plenipotenziario Mercedes sembrano aver perso quella connotazione acida della prima accesissima fase.
“Le parole degli esponenti della Red Bull nei miei confronti dopo la protesta ad Abu Dhabi sono state certamente dettate dall’emozione. Posso capire – aveva riferito ai primi di gennaio un quanto mai accomodante Wolff – che quando hai vinto la gara e titolo una contestazione può essere frustrante. Non ho niente da dire contro Horner, Marko, Verstappen o la Red Bull. Sono stati degni concorrenti quest’anno. Abbiamo lottato come non mai, sia dentro che fuori la pista. Alla fine hanno vinto il campionato e questo va riconosciuto”.
Queste tendenza alla pacificazione è stata confermata ieri quando si è tenuta la riunione della F1 Commission i cui risultati potete leggere in questo approfondimento: clicca qui. Chris Horner e Toto Wolff, difatti, si sono ritrovati faccia a faccia dopo le polemiche della passata stagione e, udite udite, non sono volati gli stracci. Anzi, il clima sembrava piuttosto amichevole, come se il 2021 fosse stata una semplice scaramuccia tra vecchi compagni di bevute.
Il rinnovato idillio è stato ratificato dal numero uno della FIA, Mohammed Ben Sulayem che ha confermato che tra i due v’era una perfetta sintonia. Forse questa ritrovata serenità è da ricercarsi nelle azione che la Federazione Internazionale sta ponendo in essere per evitare un’altra Yas Marina. La riunione di ieri ha approvato molte cose importanti che ribadiscono l’integrità morale dell’ente parigino che secondo il manager emiratino non è mai stata in discussione.
L’invito del neopresidente è quello di andare avanti senza rimestare nel passato. Al momento, a bocce ferme, i duellanti sembrano aver accolto l’assist. Un clima di rosea serenità che potrebbe avere una scadenza molto breve. Il 20 marzo si avvicina con gran rapidità e la pista offrirà nuove occasioni di tensione tra due team che potrebbero ancora battagliare per il bottino grosso.
F1-Autore: Diego Catalano– @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1, Oracle Red Bull Racing