Con la presentazione della Haas VF22 di venerdì scorso, la F1 è entrata in una nuova era. Infatti, con la rivoluzione tecnica che stravolgerà la filosofia progettuale della nuove monoposto, la stagione 2022 potrebbe riservare svariate sorprese per quanto concerne i valori in campo. Sia dal punto di vista tecnico che nelle gerarchie in pista tra le diverse scuderie. Tuttavia, a tenere banco, è ancora quanto avvenuto nel corso dell’ultima gara dell’annata scorsa. L’indagine della FIA in merito alla gestione delle procedure di doppiaggio da parte del Race Director Michael Masi nelle battute conclusive del GP Abu Dhabi, non è ancora arrivata a punto di svolta.
Tralasciando la questione dal punto di vista giuridico, l’epilogo della rivalità tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, col pilota della Red Bull campione del mondo grazie al sorpasso all’ultimo giro ai danni del pilota della Mercedes, si è conclusa con un gesto di una sportività unica. Nonostante il modo in cui sia maturata la sconfitta, il sette volte campione del mondo si è congratulato ed ha abbracciato il neo iridato nel ring delle interviste sotto il podio. Un’immagine che racchiude non solo il possibile – ma non certo definitivo – passaggio di consegne, ma anche un bel messaggio per la F1 e lo sport in generale.
Si è trattato di un gesto altamente simbolico non scontato né facile da offrire in quella delicata circostanza. Hamilton aveva costruito con determinazione la vittoria della gara e, conseguentemente, del titolo. Nel concitato e avverso finale, la mossa strategica della Red Bull in regime di Safety Car e la cattiveria agonistica di Verstappen nel sorpasso decisivo, hanno ribaltato la situazione. Per questo è giusto sottolineare la sportività del sette volte campione del mondo nel post gara. Ha visto all’ultimo sfumare la possibilità di riscrivere la storia della F1 vincendo l’ottava corona iridata.
A ruoli invertiti sarebbe finita allo stesso modo? Difficile dare una risposta. Verstappen è un pilota che nell’arco della propria carriera in F1 ha spesso affermato ciò che pensava senza porsi alcun problema d’etichetta. Come, ad esempio, nel post qualifiche a USA 2019 o a seguito dell’incidente alla partenza con Vettel e Raikkonen in quel di Singapore 2017.
Se ci si dovesse basare su questo e su come si sia sviluppata in modo estremo la rivalità con Hamilton nel 2021, è difficile immaginare un Max che va ad abbracciare Lewis dopo aver perso il titolo. Al tempo stesso si può dire che in pochi si aspettassero un gesto così da parte del pluri-iridato.
Il fatto che un pilota potesse vincere l’ottavo titolo mentre per l’altro sarebbe stata la prima affermazione iridata sarebbe stato un fattore determinante in questo senso? No, hanno lottato ambedue per lo stesso obiettivo e si è potuto notare in più di una circostanza nello svolgimento della stagione.
Dagli incidenti di Silverstone e Monza ai ruota a ruota di Imola, Portimao, Sakhir, Barcellona, Le Castellet, San Paolo, Jeddah e Abu Dhabi. Tanti duelli, episodi controversi e un finale che ambedue non meritavano. Ma alla fine il post gara di Yas Marina racchiude l’immagine più bella per la F1: quella del rispetto.
F1-Autore: Dennis Ciracì – @dennycira
Foto: F1, Red Bull, Mercedes AMG