La Mercedes W13 è già in linea con i dati emersi dal simulatore

F1 – Ieri è stato il giorno della Mercedes. La presentazione della W13 E Performance (leggi l’approfondimento tecnico), il ritorno alla parola di Lewis Hamilton e i primi giri della creatura concepita dallo staff guidato da Mike Elliott… Non è mancato proprio nulla nell’evento di casa Brackley che non ha inteso giocare con le immagini e con i filtri mostrando al mondo, in maniera piuttosto chiara, la creatura chiamata a dare continuità ad una striscia di otto mondiali costruttori vinti senza soluzione di continuità.

La vetrina è anche coincisa con il primo giorno di scuola di George Russell che il team nella factory della Stella a Tre Punte ha bazzicato spesso nelle ultime annate. Ma un conto è fare test al simulatore o in pista in quelle rare occasione previste dal regolamento, un altro è essere pilota titolare con piena possibilità di giocarsi le proprie carte nella lotta al titolo. Sempre che la Freccia d’Argento si confermi una macchina da vertice.

E’ toccato proprio al giovanotto di King’s Lynn il primo assaggio di una vettura che, man mano che sono fluite le immagini, è sembrata molto meno convenzionale di quanto un primo, superficiale, sguardo abbia potuto dire. Una monoposto che a detta dello stesso Elliott cela i segreti più importanti “sotto la pelle” (leggi per approfondire).

La Mercedes ha effettuato il filming day previsto da regolamento sul tracciato di Silverstone. Cento km equamente divisi tra Russell ed Hamilton. Il primo è stato meno favorito dalle condizioni meteo visto che la sgambata è avvenuta, per fortuna non costantemente, con piogge battenti e raffiche di vento che nel loro picco superavano i 100 km/h. Un contesto quasi del tutto incompatibile con le F1 ma che non ha intimorito gli uomini di Brackley che volevano capire se l’assemblaggio delle componenti fosse stato fatto a regola d’arte.

Tolti guanti e casco il driver ex Williams ha parlato di sensazioni pazzesche nel provare a tenere in pista una vettura che non riusciva ad assecondare la traiettoria ideale. Non per questioni tecniche, ma per le folate trasversali che sferzavano la linea sinuosa e compatta della nuova nata di casa Mercedes.

Nonostante ciò, Russell è riuscito a tracciare un primo, parzialissimo, bilancio su quanto ha potuto apprezzare nella decina di giri che gli sono stati concessi e che sono stati effettuati con Pirelli full wet: “La macchina si è comportata in gran parte come ci aspettavamo, ma allo stesso modo con queste condizioni, sul bagnato e con il vento, non c’è molto da analizzare” ha riferito il britannico.

Dichiarazioni piuttosto scontate che sono state corredate da una frase che invece ha valore più alto: “La macchina era molto in linea con quello che abbiamo visto al simulatore“. Un’indicazione chiara che spiega che un primo scoglio è stato superato in scioltezza. Sulle analisi in fabbrica, infatti, si è basato lo sviluppo di tutta la monoposto. Verificare che non vi fosse correlazione tra CFD, simulatore e pista sarebbe stato un campanello d’allarme piuttosto preoccupante per motoristi, aerodinamici e telaisti.

Chiaramente siamo in una fase talmente embrionale della stagione che non possiamo considerare che a Brackley possano dormire tra due comodi guanciali. Capire il comportamento della monoposto sarà un processo graduale e costante. La giornata di ieri, a detta dello stesso Russell, va presa con le pinze poiché, in sostanza, serviva a capire se macchina funzionava bene in vista dei test di Barcellona che inizieranno tra quattro giorni.

Ed è al Montemelò, dove la redazione di FUnoAnalisiTencica sarà presente con una delegazione, che piloti e tecnici capiranno se la strada intrapresa dal duo Elliott – Allison – percorso che al momento sembra piuttosto singolare – sarà vincente.

F1-Autore: Diego Catalano– @diegocat1977

Foto: Mercedes AMG F1