Oramai ci siamo. Il mondiale 2021 di F1 si avvicina a passi da gigante e il desiderio di testare su pista i progetti attenzionati durante l’ultimo anno impera. La nuova sfida alla quale saranno sottoposti ingegneri e piloti, infatti, racchiude molte più incertezze di quelle che in realtà si possono immaginare. Sotto questo aspetto, l’occasione per intraprendere un cammino prolifico, in grado di spingere verso l’alto il rendimento delle monoposto, potrebbe aver prodotto situazioni limite
Prendendo in esame le immagini in arrivo direttamente da Brackley, senza scordare che si tratta pur sempre di un render, notiamo un aspetto tecnico interessante. L’attenzione cade sul sistema sospensivo. Come per la presentazione ufficiale sui social dell’ultima nata in casa Kannapolis, la Haas VF22, anche la Mercedes W13 sfoggia un tradizionale schema push-rod all’anteriore.
Segno che i tedeschi, pur avendo un reparto tecnico di assoluto prestigio, al momento hanno considerato le incognite della soluzione pull-rod a tirante ancora troppe grandi. Tale riflessione va fatta sulla base della presunta competitività maturata dalle vetture 2021 che, anche grazie alla diminuzione della spalla degli pneumatici Pirelli, sembra poter sfoggiare prestazioni in linea con le auto della scorsa stagione.
Un cambiamento che diminuirà la capacità sospensiva della gomma stessa, compito che quindi ricadrà nuovamente sulle sospensioni. Ricordiamo infatti che fino all’anno scorso, parte dell’assorbimento dell’energia veniva direttamente delegato allo pneumatico, in modo da poter irrigidire maggiormente gli organi sospensivi e ottenere un vantaggio di tipo aerodinamico. Detto ciò, resta da capire se qualche altra scuderia ci stupirà adottando la soluzione pull-rod all’anteriore.
Contesto che si adatterebbe sicuramente meglio a scocche così basse. Se osservando la foto “rubata” sui social di Mercedes, pare che gli ingegneri abbiano allineato il braccetto dello sterzo con il triangolo superiore. Scelta opposta rispetto all’altro anno, dove il triangolo superiore era talmente rialzato che veniva attaccato al mozzo ruota tramite una protuberanza che si estendeva verso l’alto.
Soluzione che risultava molto vantaggiosa, ma non consentiva l’allineamento con il puntone dello sterzo. Questo tipo di attacco ora sembra essere scomparso. Evoluzione che si conforma alle aspettative, visto che con l’abbassamento dei musi a livello strutturale non si riuscirebbe ad alzare troppo i bracci delle sospensioni.
A tal proposito diversi dubbi trovano terreno fertile commentando il muso. Al riguardo va detto che tale soluzione sembra conformarsi quanto più possibile ad uno scenario tradizionale. Pare che gli ex grigi abbiano adottato (da quello che possiamo vedere dall’unica immagine a disposizione) un muso decisamente standard e molto basso. Tuttavia vale la pena ricordare che spesso, in fase di presentazione, depistare i competitor risulta un’arte assai gettonata tra le squadre di F1. Solo in pista avremo la conferma definitiva sulla linea di concetto a muso stretto adottata dalla squadra tedesca sino dal lontano 2015.
Da un punto di vista prettamente aerodinamico non possiamo sbilanciarci. Un elemento interessante riguarda l’appendice aerodinamica verticale molto estesa che si sviluppa nella zona di fronte all’imboccatura delle pance. Inoltre, sulla porzione iniziale del fondo, sembrano essere presenti alcune svergolature (frecce rosse) sulle quali potremo disquisire in maniera più approfondita solamente alla presentazione.
F1-Autori: : Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari – @berrageiz
foto: Francesco Verde – francescoverde_art – Mercedes AMG F1 Team
ma raga è finto :O
Infatti nel pezzo si sottolinea che si commenta questo render che potrebbe non essere aderente a quanto verrà mostrato il 18 febbraio.
Non è tanto una questione strutturale è solo che il nuovo regolamento vieta le estensioni del portamozzo dove ancorare sospensioni o bracci dello sterzo… E poi il mondiale 2021 è passato