Una delle novità di maggior impatto estetico delle vetture di F1 2022 è sicuramente rappresentato dal passaggio da ruote da 13 pollici a quelle da 18. Naturalmente, tale mutamento, comporta più profonde questioni tecniche che investono la resa termica dello penumatico, le modalità in cui lavora la sospensione e lo stesso stile di guida del conducente. Risvolti vi saranno anche sul frangente dei freni.
Avere diametri maggiorati comporta il poter alloggiare elementi frenanti più corposi. Nel 2021 i dischi in carbonio potevano avere un diametro massimo di 278 mm. La cosa valeva per entrambi gli assi. Quest’anno la FIA ha deciso di maggiorare queste quote e di differenziarle. Pertanto i dischi anteriori potranno contare su un range che va dai 325 ai 330 mm, mentre al posteriore si attesteranno in una finestra che si muove dai 275 ai 280 mm. Nessuna variazione, invece, si registrerà sullo spessore massimo dell’elemento in questione che resta di 32 mm.
Potremmo cadere in un facile errore se dicessimo che la capacità frenante delle vetture 2022, stante le maggiorazioni di cui sopra, sarà automaticamente più forte. E’ ancora tutto da verificare anche perché bisogna tenere in considerazione un altro fattore chiave: i fori di raffreddamento saranno drasticamente ridotti nel numero, calando del 30% circa. Questo per effetto di una norma che prevede che tali pertugi abbiano un diametro fisso di 3 mm mentre l’anno passato potevano avere dimensione variabile. Quindi gli ingegneri decidevano di utilizzarne di più con grandezza inferiore.
Questa situazione andrà a cambiare il modo in cui i dischi si raffreddano: il potere refrigerante sarà minore per via del numero limitato di fori ma sarà compensato dal maggior diametro del disco. Ancora, i freni funzioneranno in un contesto di flussi d’aria totalmente mutato per via dell’introduzione dei copriruota. Una novità che i team hanno per ora affrontato solo simulando i dati al CFD me senza poter realmente capire l’impatto dopo stressanti sessioni in pista. Ecco che gli imminenti test invernali ricoprono un ruolo ancora più importante nell’economia dello sviluppo e della comprensione di vetture che devono adeguarsi a cambi regolamentari che raramente si sono visti nella lunga storia della categoria.
L’aumento della grandezza dei dischi e il contestuale ridimensionamento dei passaggi d’aria, in accordo con quanto riferito da Andrea Algeri, uomo Brembo, al portale The-Race, determinerà la riprogettazione delle pinze che diverranno più grandi. Quindi, per essere azionate, servirà esercitare più pressione. Da ciò pompe ed impianti idraulici più potenti. E probabilmente più pesanti ed ingombranti.
Gli impianti frenanti non dovranno solamente tener conto dell’accresciuta grandezza dei dischi, ma anche del peso totale della monoposto. Che aumenterà. Dal 2021 al 2022 avremo un incremento del 5,7% del peso minimo che porterà le auto da752 a 795 kg. Un fardello maggiore che produce un diverso comportamento dinamico della vettura.
L’aerodinamica è un altro elemento che modificherà in maniera drastica il modo in cui le macchine frenano. Le monoposto di F1 “next gen” saranno più veloci in rettilineo perché offriranno una resistenza ridotta. Contestualmente avranno una downforce globale minore. Quindi le velocità in curva saranno più basse. Ciò significa che il delta velocistico sarà maggiore. La conseguenze è che le auto dovranno frenare di più: ulteriore stress per gli impianti al quale, almeno in fase di test virtuali, i team hanno risposto incrementando il brake balance verso la parte avanzata della macchina.
Per cercare di aumentare il potere frenante le squadre avranno molte strategie progettuali da implementare anche grazie ai cerchi da 18 pollici. Ci sarà più spazio nella ruota e gli ingegneri ne approfitteranno per installare sistemi più efficienti. Ovviamente cercando di non aumentare il peso in un’area sensibilissima come quelle delle masse non sospese che già dovranno tener conto dell’incremento intrinseco dovuto da cerchi più ampi.
F1-Autore: Diego Catalano– @diegocat1977
Foto: F1, Alfa Romeo, Mercedes AMG F1, Red Bull