L’unica certezza del prossimo mondiale di F1 è che non v’è alcuna certezza. Le nuove regole tecniche, sportive e finanziarie determinano uno scenario di assoluta imprevedibilità rispetto ad un 2021 in cui i rapporti di forza erano consolidati e manifesti. Febbraio, si sa, è storicamente il mese in cui cadono i veli dalle monoposto.
Oggi la Haas F1, il fanalino di coda della graduatoria costruttori dello scorso campionato, svela i colori 2022 tenendosi ben lontana dall’idea di mostrare al mondo le primizie tecniche che gli ingegneri hanno adoperato sulla vettura che dovrà rispondere a requisiti normativi inediti.
Questo modo di operare, che a noi addetti ai lavori (nonché ai tifosi) va abbastanza di traverso, potrebbe essere comune alle scuderie che hanno stabilito date di presentazione molto lontane dalla prima seduta di test invernali che si terrà dal 23 al 25 febbraio al Montmelò, in terra catalana. La mente corre, quindi, a Red Bull, Aston Martin, che ieri si è legata col colosso petrolchimico Aramco (leggi l’approfondimento) e McLaren che si mostreranno quasi due settimane prima dello shake down.
A Milton Keynes sanno come creare attesa. Il marketing è di casa da quelle parti. E sanno pure come far rimanere gli appassionati a bocca asciutta. Nei giorni scorsi è stata annunciata la data di presentazione della RB18, l’erede di quel gioiellino che è stato la RB16B che ha dato la possibilità a Max Verstappen di laurearsi campione del mondo e di riportare in F1 il numero uno. Un evento di copertina perché contenutisticamente sarà purtroppo nullo. Una bella carta regalo per un pacco vuoto.
Non siamo noi a dirlo, ma direttamente il gran consigliere di casa Red Bull, il dottor Helmut Marko che ha spiegato a chiare lettere che la presentazione è un momento fondamentale per i tifosi e per gli sponsor. Ma, per ragioni squisitamente opportunistiche, non può essere l’occasione per spifferare dettagli preziosi ad una concorrenza che starà lì con i teleobiettivi puntati.
Quella di celarsi potrebbe addirittura essere una necessità dato che la nuova monoposto potrebbe essere assemblata del tutto solo poco prima dell’inizio dei test di Barcellona. Solo da quel momento, stando a quanto asserito dall’ex pilota austriaco, il mezzo sarà ulteriormente sviluppato per ricevere un aggiornamento che sarà testato nella seconda tornata di prove invernali e che, se darà i frutti sperati, verrà adoperato per la prima gara della stagione, in Bahrain.
Un cambio strategico rispetto all’anno passato quando le regole erano incatenanti e gli avversari, pur notando qualche dettaglio interessante, non avevano troppi margini operativi per potersi muovere. Ora le necessità sono altre: con il nuovo contesto regolamentare ogni scuderia tenderà a proteggere le proprie intuizioni tecniche. Sarà utile, pertanto, farsi trovare sì pronti, ma il più tardi possibile per evitare di prestare il fianco agli altrui sguardi. Un mondiale di F1 si gioca anche su queste sottigliezze.
F1-Autore: Diego Catalano– @diegocat1977
Foto: Mercedes AMG F1