F1 – Probabilmente galvanizzato dal cosiddetto “fire up” della monoposto avvenuto lo scorso 3 febbraio, l’entusiasmo di Carlos Sainz si percepisce in maniera palpabile: la nuova vettura della scuderia Ferrari, battezzata F1-75n on è stata ancora svelata, ma ad avviso del numero 55 promette già molto bene. La sua presentazione ufficiale è prevista tra qualche settimana, in data 17 febbraio (non sarebbe meglio essere un po’ più scaramantici in fatto di date?!), e sino ad allora al grande pubblico non sarà noto alcun dettaglio o caratteristica in proposito.
Questo è il motivo per cui il madrileño afferma che al momento gli sembra di dover mantenere un gran segreto che però avrebbe già grandissima voglia di rivelare nell’immediato: a mio avviso questa sembrerebbe anche una sorta di manifestazione di affetto nei confronti dei tifosi, oltre una semplice e palese reazione di entusiasmo.
Tra l’altro Carlos aggiunge anche che ha potuto analizzare sia alcune dettagliate presentazioni a livello schematico della vetture e vedere la medesima monoposto in contesti quali la galleria del vento: sulla base di ciò, i tifosi del Cavallino Rampante potrebbero addirittura arrivare ad essere cautamente fiduciosi.
Insomma, ci sono buoni segnali da parte della scuderia, ma più che altro mi domandavo perché piuttosto l’altro pilota, Charles Leclerc, non abbia proferito parola in merito: certo attraverso i suoi canali social si evince l’amore e la dedizione verso questo sport, ma nello specifico della prossima vettura, a quanto pare il monegasco preferisce non entrare nel merito.
Tuttavia anche egli stesso si dice impaziente di ricominciare a fare ciò che ama di più (quando oramai manca circa meno di un mese e mezzo), ed infatti compaiono diverse sue foto che lo ritraggono intento in sessioni di allenamento in vista della lunga stagione che lo attende. Insomma per certi aspetti e per certi altri, possiamo dire che entrambi i piloti siano preparati per ciò il prossimo mondiale avrà in serbo per loro: ed infatti proprio a tal proposito Carlos si presenta pronto a combattere per il titolo come tanti altri, monoposto permettendo chiaramente.
Una condizione di “limbo” la sua, dove egli stesso sente di non appartenere alla generazione di giovanissimi piloti come Lando Norris, Yuki Tsunoda e ancora Mick Schumacher, o perché no… anche il suo stesso compagno di squadra Charles. Di contro, però, non sente nemmeno di appartenere a quella schiera navigata di piloti più maturi, quali Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo o Lewis Hamilton. Tuttavia da entrambe le fazioni, il classe 1994 ha comunque qualcosa da guadagnare: con i primi è lui stesso a dire che c’è una competizione pulita e che in pista ci si diverte, con i secondi ha sicuramente da imparare prendendoli come modello.