F1 – Probabilmente nemmeno nei sogni più “spinti” l’ambiente Ferrari avrebbe sperato in una doppietta all’alba della Formula Uno di nuova generazione. Sin dal primo giorno di test spagnoli si era capito che la F1-75 fosse una vettura solida, solidissima. E veloce. Risolti gli iniziali problemi di pompaggio aerodinamico, la Rossa ha potuto immediatamente dispiegare il suo potenziale tecnico che è stato costruito su un mix letale per la concorrenza: efficienza aerodinamica, stabilità in curva e una power unit che spinge come un toro. E non ce ne vogliano in Red Bull per la frecciatina.
Il propulsore è uno dei segreti di questa monoposto. E la conferma giunge anche dalle performance brillanti dei team clienti. Un lavoro partito da lontano, da quell’accordo riservato con la FIA che aveva “azzoppato” una power unit che aveva messo in difficoltà la concorrenza a suon di prestazioni che si erano fatte, specie in qualifica, inarrivabili. Maranello ha dovuto ingoiare bocconi amarissimi in un 2020 nerissimo e in un 2021 chiuso in quarta piazza senza la gioia di un trionfo di tappa.
Oggi è il giorno in cui la Ferrari raccoglie i frutti di un lavoro durissimo e certosino. Questo è il momento in cui anche Mattia Binotto, il team principal che spesso è salito sul banco degli imputati, ha dimostrato che puntare dritti sul nuovo contesto regolamentare non era un errore. Ovviamente una rondine non fa primavera. La Ferrari si è aggiudicata il primo round di un corsa lunga 23 tappe. Sarà un cammino lungo contro avversari agguerriti che scontano ancora la dura lotta del 2021 che, probabilmente, ha distratto fondi e lavoro in chiave 2022. Ma Red Bull e Mercedes hanno tutte le carte per ritornare in cima. A Maranello lo sanno.
Ma questi sono discorsi che si affronteranno da donami. Questo è il momento della gioia e della festa. “Dovevamo lottare e hai lottato fino in fondo, sei un campione“. Questo messaggio che l’ingegnere occhialuto ha riservato a Charles Leclerc dopo che questi ha passato vittorioso la linea del traguardo è descrivente del momento ferrarista. Una squadra che vuole affrontare il campionato del mondo 2022 col coltello tra i denti e la lancia in resta.
“Sono molto contento – ha esordito Binotto ai microfoni di Sky – E’ un bellissimo risultato di squadra. Personalmente non ho mai dubitato del mio team. Magari qualcuno l’ha fatto, ma quel qualcuno non sono io. Sono consapevole che la squadra sia forte perché ha lavorato in modo unito. Credo anche che si sia compattata ulteriormente dopo i problemi del 2020. Si è fatto di tutto per arrivare ad oggi preparati al meglio“.
“Quello ottenuto è il miglior risultato che potevamo sperare. E’ molto bello venire ai gran premi e sapere di poter lottare per il risultato migliore. La prossima settimana siamo già a Jeddah che è una pista completamente diversa da Sakhir. Siamo curiosi di vedere come andremo lì. Penso già ad Imola. Abbiamo tanta voglia di vedere i nostri tifosi e di fare bene davanti a loro”.
Vincere aiuta a vincere. Questo vecchio adagio è evidentemente il motto che Ferrari deve far suo per provare, dopo tre lustri, a riportare in Italia i due titoli mondiali. I tempi sono maturi, la squadra è pronta, i piloti sono più carichi che mai. Oggi Leclerc, nel duello con Verstappen, ha dimostrato di possedere le stimmate dei grandissimi. L’entusiasmo è legittimo ed è bastato su solide fondamenta. Ferrari è autorizzata a sognare.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto:F1, Scuderia Ferrari