domenica, Dicembre 22, 2024

Gp Jeddah 2022 Fp2/Analisi on board Ferrari F1-75: mancano le prove high fuel

La prima sessione si è conclusa con una Ferrari in palla. Il team di Maranello, cronometro a parte, ha dimostrato una solidità nel programma svolto. La volontà è stata quella di raccogliere i dati utili per costruire l’assetto necessario ed estrapolare la massima performance sulla pista araba. La sessione pomeridiana rispecchia le condizione che troveremo in qualifica ed in gara. Inutile dire, quindi, che l’importanza delle Fp2 sara cruciale nell’arco del week-end.

Vale la pera ricordare come la mappatura del motore relativa alla rossa sia rimasta totalmente inespressa. Ecco perché, tra pochi minuti, avremo qualche dato in più per congetturare sulla storica scuderia italiana.

Le due rosse scendono in pista, entrambe montano le mescole Medium. Dalle primissime impressioni raccolte, il bilanciamento delle vetture modenesi pare davvero buono. Il primo tentativo push si è svolto senza particolari affanni. L’handling pare soddisfare i piloti che sulle Pirelli a banda gialla hanno dimostrato una buona competitività. Sia parte ora con il secondo giro lanciato.

F1
lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 durante il primo run delle Fp2 a Jeddah

Da una prima analisi tecnica, dobbiamo senz’altro valutare l’ottima trazione della rossa che, come per il Bahrain, dimostra una grande capacità nello scaricare ii cavalli a terra. La F1-75 dimostra per di più una certa precisione nell’inserimento in curva, abile nel raggiungere l’apice con “facilità”.

Anche i l terzo tentativo è andato in porto. Le impressioni sulla monoposto modenese restano buone malgrado il degrado dello pneumatico. Nessun commento radio dei piloti che soddisfatti hanno preso la via dei box terminando la prima sgambata. Come anticipato nelle Fp1, sulla numero 55 si nota tuttavia un po’ di saltellamento nel settore centrale. Come detto, nessun commento del pilota a tal proposito.

Entrambe le rosse nuovamente in pista con un treno di pneumatici Soft. A quanto sembra è stato effettuato un veloce cambio di assetto sull’anteriore per caricare un pelo le monoposto. Interessante capire se la modifica porterà gli effetti desiderati. I primi due tentativi confermano la bontà dell’auto. La guidabilità della monoposto è molto buona, ribadita dai riscontri cronometrici.

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 prima di scendere per il secondo run nelle Fp2

In questa fase Sainz appare un tantino pù in difficoltà rispetto al compagno. Benché la guida dell’iberico sia pulita, il monegasco riesce ad estrapolare più performance dalla macchina ribadendo un’adattabilità molto alta al progetto F1-75 da parte di Leclerc. Mentre Carlos torna ora ai box dopo un piccolo contatto con l’anteriore destra, dopo aver completato con successo la seconda perte del programma assegnatoli, Charles resta in pista per effettuare ancora qualche tornata e testare la monoposto.

Continua il silenzio radio in Ferrari. Sotto questo aspetto, la necessità di non dare nessun tipo di riferimento agli avversari impera. Il monegasco ha toccato le barriere nel primo settore con l’anteriore sinistra. Il “bacio” sul muretto ha creato un danno al braccetto della sospensione. Sta ora procedendo molto lentamente per rientrare ai box. Giunto in pit, pare difficile pensare che i meccanici possano sistemare la vettura per dispare gli ultimo 20 minuti di sessione.

Leclerc scende dalla vettura e si dirige al muretto box per chiarire la dinamica con Togninalli, ingegnere capo della rossa. Nel mentre si sta preparando a tornare in pista il madrileño per sfruttate gli ultimi minuti disponibili. Cambio di programma sulla numero 55. Anche Carlos non tornerà in pista.

Ancora una volta, come a Sakhir, nessun riferimento sul passo gara. Il team di Maranello ha deciso di non realizzare prove high fuel. Scelta dettata dalle circostanze. Al di là del danno riportato sulla numero 16, le facce all’interno del box non sembrano affatto preoccupate. Così come dall’altro lato del box, dove i tecnici lavorano sulla monoposto in totale tranquillità.

Congetturando sulla seconda sessione Ferrari, malgrado i due contatti con le barriere, possiamo definire comunque buone le percezioni sul rendimento. Resta da capire se il bilanciamento ottenuto soddisfa appieno i tecnici italiani. La lunga notte a disposizione sarà senz’altro risolutrice in tal senso.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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