domenica, Dicembre 22, 2024

F1 2022: effetto scia variabile tecnica concreta

F1. La tanto attesa prima tappa della stagione 2022 al Bahrain International Circuit si è conclusa con la doppietta Ferrari, con Charles Leclerc vincitore davanti a Carlos Sainz. Alle spalle delle F1-75 della si sono classificate le Mercedes di Lewis Hamilton, terzo, e George Russell, quarto. Finale amaro per la Red Bull, con Max Verstappen e Sergio Perez costretti al ritiro nelle battute conclusive per problemi tecnici alla power unit.

L’attesa per vedere all’esordio ufficiale la nuova generazione di monoposto di F1 era tanta. In virtù del rivoluzionario cambio regolamentare tecnico, in particolare per quanto concerne l’aerodinamica, ci si attendevano gare maggiormente movimentate data la possibilità dei piloti di poter seguire più da vicino la vettura che precede subendo in modo meno marcato il disturbo aerodinamico dell’aria sporca nei tratti guidati.

Secondo i parametri sperimentali e le stime della FIA, le F1 2022 dovrebbero perdere il 10% del carico verticale in scia, un dato decisamente inferiore al 50% dell’annata antecedente. Il duello mozzafiato tra Charles Leclerc e Max Verstappen è stato l’esempio di come si possa battagliare in modo più ravvicinato. Il campione del mondo della Red Bull ha sopravanzato per due volte il ferrarista sul rettilinei principale, al terzo tentativo è andato lungo a causa del bloccaggio dell’anteriore destra, che a sua volta lo ha sorpassato sul rettilinei seguente.

In ambedue i frangenti si è denotato come l’effetto scia non sia diminuito come si era ipotizzato e il DRS non rappresenta più una variabile tecnica così determinante nei corpo a corpo. Per questo ultimo punto, però, bisognerà attendere i riscontri che arriveranno dalle piste nelle quali i sorpassi sono sempre stati ostici.

F1, Pierre Gasly segue Lewis Hamilton in scia
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) precede Pierre Gasly (Alpha Tauri) durante i test del Bahrain 2022

D’altro canto, il nuovo regolamento ha posto alcuni di dubbi sul fatto che in alcune aree potesse essere troppo restrittivo tarpando la creatività dei progettisti, rischiando conseguentemente di vedere monoposto molto simili l’una con l’altra. Tuttavia, questo rischio è stato scongiurato, anzi si è visto l’opposto.

La Mercedes ha adottato un concetto aerodinamico estremizzato con i vertical sidepods e la rastrematura delle fiancate sulla W13 E Performance. La Red Bull ha portato un design innovativo della beam-wing sulla RB18 per farla lavorare in sinergia col diffusore incrementando il carico aerodinamico generato al retrotreno. La Ferrari ha una filosofia progettuale differente delle pance della F1-75, il cui disegno nella zona superiore è caratterizzato da due canali che dirigono l’aria verso l’estrattore per cercare la massima deportanza dal fondo vettura.

Tante filosofie aerodinamiche differenti, la pista, il cronometro e il piano di sviluppo diranno nell’arco dell’annata quale sia la migliore. Detto questo, con il nuovo regolamento tecnico ci si aspettava anche un cambio delle forze in campo e in gran parte questo si è visto, seppur sia solamente la prima gara e di conseguenza bisognerà attendere i riscontri derivanti dai prossimi appuntamenti iridati per avere un quadro della situazione più chiaro e capire quale effettivamente sia la scala dei valori.

Per quello che è emerso dal GP Bahrain 2022, si è vista una Ferrari decisamente più performante di quella dell’ultimo biennio. La Red Bull ha avuto problemi di affidabilità, ma dal punto di vista prestazionale si è denotata la velocità della RB18. La Mercedes, invece, non sembrerebbe più essere la monoposto dominante che ha contraddistinto l’era turbo ibrida a partire dal 2014. A Stoccarda si stanno focalizzando ancora su come sbloccare il potenziale della W13 ‘B’. Non solo nella lotta al vertice, ma anche a centro gruppo qualcosa si è mosso.

F1, il nuovo fondo della Ferrari F1-75 e il design dei canali nella zona superiore delle fiancate
Il nuovo fondo della Ferrari F1-75 e il design dei canali nella zona superiore delle fiancate

Il caso che salta maggiormente all’occhio è quello della Haas. Il costruttore statunitense è reduce dall’ultimo triennio decisamente negativo, tanto da chiudere L’annata scorsa con zero punti e costantemente ultima. La VF-22, invece, è stata la quarta forza al Bahrain International Circuit, tanto da consentire al rientrante Kevin Magnussen di chiudere quinto. Un balzo in avanti a dir poco notevole e inaspettato dal punto di vista prestazionale.

Non solo la monoposto a stelle e strisce ha sorpreso, ma anche l’Alfa Romeo. La Casa del Biscione è stata per gran parte della scorsa stagione solamente davanti al team di Kannapolis. In Medio Oriente, invece, Valtteri Bottas ha chiuso sesto in qualifica e in gara e il debuttante Guanyu Zhou ha colto il suo primo punto iridato in carriera in F1. Ciò che accomuna la VF-22 e la C42 è che ambedue le vetture dispongono della Power Unit Ferrari 067 SuperFast. La nuova unità motrice del Cavallino Rampante sembrerebbe essere la più performante della concorrenza.

In definitiva, la prima tappa stagionale della nuova era della F1 è stata all’insegna dell’equilibrio per la battaglia al vertice, senza un dominio netto di un solo team, con duelli ravvicinati che hanno animato la corsa. Lo scenario ideale dettato dalla nuova generazione delle monoposto e che gli appassionati si augurano possa essere il leitmotiv nel proseguo della stagione 2022. Gli ingredienti per un’annata spettacolare come quella scorsa sembrerebbero esserci tutti.


F1-Autore: Dennis Ciracì@dennycira

Foto: Scuderia Ferrari, Red Bull

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