domenica, Dicembre 22, 2024

Gp Jeddah 2022/Mercedes: piccoli progressi ma il gap con Ferrari e Red Bull resta ampio

F1 – I primi due turni di libere del Gp di Arabia Saudita si sono svolti in clima surreale. Un attacco missilistico a pochi km dalla pista è un inedito che sinceramente ci saremmo voluti risparmiare e che, in un contesto più logico e saggio, dovrebbe determinare lo stop immediato delle attività. Nella notte mediorientale lunghe discussioni si sono protratte e, nonostante la ritrosia di alcuni piloti, si è deciso che lo spettacolo deve continuare. Una linea che era stata anticipata nella tarda serata di ieri da Stefano Domenicali, CEO della F1, da Ben Sulayem, n°1 della FIA, e dai team principal che si erano accodati ai “padroni del vapore”.

Prima delle lunghe contrattazioni la pista aveva offerto degli spunti da analizzare. In casa Mercedes si è prodotta una due ore di lavoro proficua in quel lungo percorso di comprensione di una monoposto ancora afflitta dal pompaggio aerodinamico ma che ha iniziato a dare qualche flebile segnale di inversione di tendenza.

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Il britannico George Russell (Mercedes AMG F1 Team) durante le Fp2 a Jeddah

Intendiamoci, a Jeddah gli uomini in grigio correranno in difesa. Nessun pacchetto evolutivo è stato presentato se non un’ala posteriore modificata che è stata oggetto di prove comparative tra le due versioni. Un palliativo che aiuta a limitare solo parzialmente il comportamento scorbutico di un vettura sulla quale sono attese modifiche ben più profonde che arriveranno a Imola e si completeranno, in una sequenza già calendarizzata, a Barcellona.

Mercedes, quindi, crede di poter rientrare nei giochi pienamente entro la sesta gara del mondiale. L’obiettivo immediato è di restare in scia, magari approfittando delle defaillance degli avversari come quelle occorse al duo di piloti della Red Bull nel GP inaugurale del Bahrain. Ma ad ora i problemi restano e fanno sì che la W13 sia incatenata nel suo ruolo di terza forza senza possibilità di aggredire la vetta.

La particolare conformazione dei sidepod e un pavimento così esposto stanno generando delle palesi difficoltà aerodinamiche che si presentano quando si crea una sorta di “punto di disequilibrio” tra velocità di percorrenza, spinte laterali e altezza del corpo vettura. In questa circostanza – tipica delle frenata dopo i tratti veloci e delle pieghe di rapida percorrenza – la macchina tende a perdere fatalmente carico aerodinamico. In sostanza il flusso d’aria che passa sulla parte superiore della carrozzeria si stacca improvvisamente non proseguendo in maniera consona verso il retrotreno. Problemi ci sarebbero anche nella zona del sottoscocca con i tunnel Venturi che nelle circostanze di cui sopra non sarebbero più sigillati efficacemente dal pavimento.

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I sidepod della discordia della Mercedes W13

Viene da sé che in questo contesto tecnico sia praticamente impossibile pensare di lottare per la vittoria. I piloti sono ben coscienti di questa situazione ed analizzano le cose con pragmatismo e senza lanciarsi in voli di fantasia. George Russell, che in FP1 ha chiuso col quindicesimo tempo essendosi concentrato su comparazioni aerodinamiche, è risalito fino alla sesta piazza nelle secondo libere.

È bello essere di nuovo a Jeddah su un circuito così veloce ed esaltante per i piloti. Stiamo ancora accusando gli stessi problemi che abbiamo in Bahrain – ha spiegato l’ex Williams Abbiamo molto lavoro da fare per colmare il divario su Red Bull e Ferrari. Lotteremo per metterci in condizione di cogliere dei punti in questo fine settimana; daremo il massimo in qualifica. Qui tutto può succedere, quindi è importante rimanere a stretto contatto con la vetta della classifica per ottenere quanti più punti possibili”.

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George Russell, Mercedes AMG F1

Giornata di intenso lavoro anche per Hamilton che si è districato in una buona simulazione di passo gara durante le FP2 (leggi per approfondire). Ha positivamente sorpreso la costanza di rendimento anche se l’analoga prova compiuta dai piloti Red Bull ha spaventato per il ritmo espresso. Ma il vicecampione del mondo preferisce guardare in casa sua evidenziando i piccoli progressi che la creatura di Allison Elliott sta compiendo via via che cresce.

È stata una giornata positiva. Restano però ancora molti degli stessi problemi che riscontrati a Sakhir ma ci stiamo lavorando – ha riferito il 37enne di Stevenage È sicuramente un po’ più difficile qui con le curve ad alta velocità, ma il grip della pista è davvero buono. Abbiamo solo bisogno di trovare un po’ di velocità sui rettilinei. Proseguiremo a testa bassa nelle riunioni di stasera, analizzeremo i dati di oggi e cercheremo di trovare il miglior compromesso per le qualifiche di domani“.

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Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Di sicuro l’analisi degli elementi scaturiti dalla libere è stata fatta in contumacia. I piloti, compresi quelli della Stella a Tre Punte, hanno presenziato ad una riunione che si è protratta fino a notte fonda e nella quale si è discusso dell’opportunità di gareggiare o meno. Una difficoltà ulteriore nel processo di comprensione di una macchina difficile da domare. FP3, che scatteranno alle 15:00 italiane, avranno quindi una rilevanza molto pesante nell’economia generale del weekend di gara.

L’obiettivo non dichiarato dell’equipe campione in carica è di puntare nuovamente al podio. Cosa possibile solo se là davanti accadrà qualcosa di strano perché a livello prestazionale la RB18 e la F1-75 sembrano ancora troppo oltre. Evidenza sottolineata da Andrew Shovlin, trackside engineering director Mercedes: “Abbiamo provato qualche altro esperimento per capire il problema del rimbalzo. Alcuni lo hanno peggiorato, altri hanno aiutato. Non abbiamo ancora una soluzione per far sparire il problema“.

Possiamo ridurlo leggermente per domani poiché incide sul pilotaggio in alcune curve e costa tempo. Rispetto al Bahrain, il bilanciamento della vettura è migliore e, in termini di degrado, siamo abbastanza contenti di quanto visto oggi. Il nostro giro singolo ha ancora bisogno di un po’ di lavoro ma abbiamo una sessione per sistemare le cose. Nel complesso, comunque, una giornata proficua. Ma – ha chiuso il tecnico abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare prima di creare problemi con la Red Bull o la Ferrari“.


F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto:F1, Mercedes AMG F1

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