F1 – “Se pensi che quella che hai visto alla fine dell’anno scorso sia stata la mia miglior versione, aspetta di vedere cosa sarò quest’anno“. Queste le parole che Lewis Hamilton ha proferito in risposta ad un’osservazione del duo di giornaliste a margine della presentazione della W13 avvenuta il 18 febbraio. Una specie di dichiarazione di guerra che esplicita piuttosto chiaramente quali sono le intenzioni del sette volte iridato.
Ovviamente, dopo i fatti di Yas Marina che sembrano protrarsi in uno strascico di sterili polemiche alimentate da entrambe le fazioni e che ogni giorno si accrescono di un capitolo, c’è voglia di riscatto nel clan Mercedes. Il driver di Stevenage ha osservato un lungo periodo di silenzio nel quale si è dedicato alla famiglia cercando di ritrovare forza, concentrazione e stimoli per affrontare un 2022 ricco di novità tecniche. E non solo.
Nuove auto, nuovo procedure decisionali, nuova direzione gara a sostituzione del poco puntuale Michael Masi e un nuovo compagno di squadra che rivendica uguali possibilità di lottare per l’alloro iridato. Elementi inediti con una costante: l’avversario principale da battere. Quel Max Verstappen che ha voluto riportare il n°1 sul musetto di un vettura di F1 come a voler marcare il territorio: il giovane leone che si fa capobranco ed estromette il vecchio animale dalla leadership del gruppo.
Hamilton non è ancora pronto ad abdicare. Con altri due anni di contratto vuole provare ad arrivare a quell’ottavo mondiale che lo proietterebbe nell’assoluta immortalità. In Mercedes la determinazione del vicecampione in carica è ben percepita. Ne ha dato prova Anthony Davidson, pilota ex WEC e con brevissima esperienza in F1, che ora lavora per la scuderia di Brackley occupandosi della sfera simulativa.
Proprio nelle sessioni al simulatore, Davidson ha potuto osservare la voglia di rivalsa, quasi una necessità fisica, di Hamilton. “Quando Lewis si esprime con una frase del genere devi prenderne atto. E’ entusiasta di vincere e penso che sarà difficile da battere. Sicuramente sta arrivando in questa stagione con una mentalità molto determinata“.
L’obiettivo del “44“, secondo Davidson, è preciso ed è uno solo dopo i fatti di Abu Dhabi :“Non ci sarà nient’altro che Lewis vuole fare in stagione se non distruggere Max Verstappen. Si è sentito assolutamente derubato per ciò che è successo l’anno scorso. Vuole una macchina dominante e non vuole nemmeno vedere Max in pista, ne sono sicuro. Vuole sparire in lontananza e vincere il suo ottavo campionato del mondo” ha concluso il tester britannico.
Quanto affermato da Davidson, in maniera piuttosto perentoria e con termini se vogliamo un po’ troppo forti, spiega come il trentasettenne pilota di Stevenage voglia approcciarsi ad una delle sue ultime annate in F1. Una stagione nella quale dovrà tenere testa non solo al rivale Verstappen con cui non ha risparmiato sportellate e colpi verbali più o meno leciti, ma dovrà occuparsi anche di George Russell che, sia in termini di velocità che in quanto a determinazione, ci sembra un pilota diverso da Valtteri Bottas che si era calato nel ruolo di indefesso scudiero.
Le velleità di vittoria di Hamilton dipenderanno, allora, non sono da una W13 necessariamente efficace (siamo un po’ tutti in attesa di osservare il nuovo pacchetto aerodinamico annunciato per i test del Bahrain), ma anche da un duello interno che si preannuncia bello caldo. Toto Wolff, memore di quel 2016 ricco di tensioni, avrà tra le mani una patata che rischia di farsi veramente bollente.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1
