domenica, Dicembre 22, 2024

Gp Jeddah 2022 Fp1/Analisi Mercedes – Red Bull: W13 meno saltellante, RB18 da rivedere con gomma soft

Prova di partenza per Hamilton: “STRAT MODE 5” si sente gracchiare in radio. Lewis si posizione sulla destrl, lato pulito della pista. Mano sinistra tipicamente alta sul volante e via. Lo scatto è buono tanto che l’ingegnere comunica “Clutch position on target“. Segno che Hamilton ha centrato il punto corretto di staccata in base al regime di rotazione stabilito. La vettura torna ai box. Bono avverte che è stata una buona sessione e riferisce di spegnere il motore una volta ai box. La nostra cronaca si conclude qui.

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La sessione di F1 termina qui. Bono avvisa della fine delle operazione e comanda “Velocità di crociera modalità 4“. Subito dopo “mode 7”. Si avverte il regime di rotazione salire finché non viene comunicato “Cruise off” e poi “Cruise 9-10“. Si tratta di modalità che simulano ciò che accade dietro safety car. Non si lascia nulla al caso.

Arrivato al settimo giro, Hamilton lamenta un inizio di fastidioso scivolamento al posteriore. Bonnington, forse per contenere la potenza scaricata a terra, impone STRAT-14, una mappatura endotermica decisamente blanda. Subito dopo HPP 7-1 mentre la Ferrari di Leclerc lo sfila alla sua destra. In quel momento Lewis lamenta qualche sorta di problema di stabilità al posteriore.

Ritorna in pista Lewis Hamilton dopo alcuni cambi di settaggio sulla sua F1. consueta prova di partenza stavolta non perfetta. Lieve pattinamento tra seconda e terza. Ancora gomma soft per la W13. “Strat mode 7” nel giro di lancio. Anche in questo tentativo il britannico non spinge a fondo. Quando è in ottava marcia si sente chiaramente alzare il piede senza cercare la massima potenza del suo V6. Probabilmente Lewis è in auna mini-simulazione di passo perché non provvede a fare giri di cooling down. Continua, nel terzo passaggio consecutivo, a ricorrere ad un massiccio lift and coast. Stavolta è meno accentuato il rimbalzo nei tratti veloci. Lo si vede e soprattutto lo si ascolta. Risulta molto contenuto il classico rumore dello strofinio sull’asfalto del fondo. In questa fase continuano a dare indicazioni sul passo di Verstappen che, evidentemente, sta facendo un lavoro analogo. Prime comparazioni in corso.

Andiamo ad osservare il lavoro di Sergio Perez. Con gomma soft si confermano le sensazioni osservate sulla F1 gemella. E’ nell’ultimo tornantino, la Curva 27, che la tendenza al sottosterzo si è vista in maniera evidente. La creature di Adrian Newey ha quasi del tutto perso il punto ottimale di curvatura. Le gomme, probabilmente, non erano nella giusta finestra di utilizzo perché è arrivata una poco comprensibile osservazione sulla un overheating.

Ripassiamo nell’abitacolo della Red Bull n°1. Stavolta Verstappen è con gomma soft. Nel giro di lancio chiede i distacchi che Lambiase comunica con prontezza. Il giro è immediatamente abortito perché, in curva 5 perde la vettura. Lambiase avvisa di rientrare. Max si lamenta per un fastidioso sottosterzo che è comparso non appena installate le Pirelli morbide.

Il britannico ha fatto un giro provando a spingere di più. La griglia monoposto ha mostrato ancora il fastidioso saltellamento. La cosa si è verificata ne tratti più veloci e, in frenata, ha prodotto qualche saltello che ha reso la manovra non precisa. Bonnington dice che se vuole Hamilton può provare un altro passaggio. L’inglese preferisce tornare ai box non troppo soddisfatto dell’assetto ed evidenziando i troppi “bouncing”. Prove di sostituzione di gomme e rientro in garage per lavorare sull’assetto.

STRAT mode 2 impone “Bono” prima che Hamilton si lanci per un giro che viene immediatamente abortito. Ma non per un problema. Probabilmente Lewis sta svolgendo prove a velocità costante nel primo settore.

Seguiamo l’on board di Hamilton. Il vicecampione in carica, in fondo alla corsia dei box, prova la partenza. Un qualcosa che aveva fatto con molta costanza anche nel GP inaugurale. La 44 è in pista nuovamente con gomma soft.

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Mentre George Russell è fermo in macchina in attesa che la pista venga ripristinata, si sente una comunicazione tra muretto e macchina. Il pilota dice piuttosto chiaramente, che qua la frenata va meglio che in Bahrain. Evidentemente sono bastati i soli due giri effettuati per capire che qualcosa inizia ad andare leggermente meglio sulla W13. Attendiamo il riscontro della pista per la conferma.

Sulla vettura di Verstappen continuano le prove di diversa mappatura nell’alternanza, ormai costante, di un giro push (recharge off) e uno di cool down (recharge on). La vettura si mostra sin da subito precisa e reattiva. Nonostante la pista abbastanza “green” i tempi dell’olandese calano rapidamente: 1.30.888 con tutti e tre gli intertempi colorati di viola. Gianpiero Lambiase avvisa di rientrare. Si chiude una buona serie di otto tornate per l’olandese. Mentre rientra viene avvisato della bandiera rossa causata dal solito cartello staccatosi perché toccato da una vettura (quella di Lando Norris). Un classico nei tracciati cittadini. “Switch off” e la comunicazione si interrompe.

Ci spostiamo nel frattempo sulla vettura n°44 di Lewis Hamilton che, con gomma soft, ha affrontato un mini-stint di cinque giri per tornare ai box.

Lambiase ammonisce che deve anche essere migliorata l’erogazione alla fine di curva 16. Subito dopo comanda “Recharge off” e, puntuale, Max parte per un nuovo giro lanciato

Appena passato il traguardo la RB18 n°1 passa nuovamente in modalità “recharge on”. Viene chiesto un balance check. L’olandese lamenta qualche problema d’assetto in Curva 6. “Engine 8-postion 9” dice Lambiase che comunica che Hamilton è secondo su gomma soft.

Engine 13 – position 7 comanda l’ingegnere italiano prima di indicare “recharge off“. Segno che il sistema ibrido ha accumulato la potenza necessarie. Verstappen, dopo un giro di cooling down fa un altro tentativo con gomma hard. 1.31.885 per l’olandese.

Dopo il primo giro lanciato dal muretto arriva la comunicazione “recharge on” con i successivi riferimenti cronometrici ottenuti.

Il campione del mondo è in pista. In diversi punti del circuito si fanno i rituali radio check. “Radio is good and trak is clear” risponde Lambiase.

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In Red Bull hanno una certa premura. A sei minuti dell’inizio della sessione Max Verstappen ha già preso posto nell’abitacolo della sua W13.

F1 – Per la Red Bull il GP di Jeddah è un’immediata opportunità di riscatto dopo la disastrosa gara del Bahrain. Le motivazioni del doppio zero sono state scoperte, analizzate e si spera risolte. Ve ne abbiamo dato conto in questo approfondimento: leggi qui. Uno dei temi caldi dell’appuntamento saudita, dunque, è vedere come reagirà l’equipe di Milton Keynes ad una situazione complessa che rischia di far allargare ulteriormente la forbice in termini di punteggio con la Ferrari. Ecco perché sarà molto importante seguire direttamente dagli on board questo primo turno di libere.

Per altre ragioni sarà interessante anche osservare da vicino cosa accade in casa Mercedes. Dopo l’inatteso podio di Lewis Hamilton condito dalla quarta piazza per George Russell, il team campione del mondo deve cercare di estrarre performance da una vettura capricciosa che soffre ancora del pompaggio aerodinamico che la sta molto limitando nella crescita. Qui in Arabia Saudita sono arrivate delle modifiche parziali (leggi qui) che probabilmente non saranno risolutive. Sarà una gara di contenimento quella della W13 che cercherà di cogliere nuovamente l’occasione giusta per racimolare punti importanti.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1TV

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