F1. Peccato, sostantivo maschile che definisce alla perfezione la qualifica della storica scuderia Ferrari. Gli alfieri del team italiano hanno dato tutto. Il set-up scelto sulle F1-75 è parso davvero buono, frutto di un lavoro mirato al simulatore. Tuttavia, in Q3, la gestione non ottimale sull’attivazione delle mescole non ha consentito a Leclerc e Sainz di estrarre il massimo dalla monoposto modenese. La pole era alla portata per entrambi, ma purtroppo la partenza dal palo se l’aggiudica il messicano Checo Perez, autore di una tornata davvero buona.
La configurazione più carica della Ferrari (leggi qui l’analisi prestazionale) però, sebbene in qualifica possa aver leggermente penalizzato sul giro secco, aiuterà non poco in gara nel preservare le mescole. Nonostante l’asfalto di Jeddah non risulti abrasivo come quello del Bahrain, l’overheating che si genera nelle curve a lunga velocità di percorrenza potrebbe inficiare negativamente sul rendimento. Sotto questo aspetto, sarà importante il tyre saving per garantire una vita utile delle pneumatico competitiva.
Prendendo in esame la curva telemetrica dei ferraristi, si notano alcune differenze dettate dallo stile di guida. In curva 1-2, dopo il primo tentativo in Q3 dove Leclerc ha messo troppo acceleratore perdendo la vettura, dietro il suggerimento due suo ingegnere di pista Xavi Marcos, il monegasco ha tenuto un atteggiamento più prudente. Tale fattore ha di fatto prodotto un gap velocistico rispetto al compagno, con la numero 16 che ha percorso il tratto in questione più lento di 5Km/h.
Un’altra discrepanza insorge dopo la 16. L’accelerazione di Sainz risulta ritardata per una piccola indecisione nella fase di trazione che non li consente di andare sul gas in maniera fluida. Sulla 22, infine, dobbiamo rilevare un’ulteriore difformità. L’iberico porta più velocità all’apice della curva, ottenendo un riscontro cronometrico più favorevole. Ciò malgrado, il più rapido dei due, di quasi di 2 decimi al secondo, risulta ancora Charles. Come detto, resta l’amarezza per entrambi i piloti di non aver sfruttato a dovere la ghiotta occasione…
F1-Gp Jeddah 2022/Analisi Telemetrica qualifica: confronto triplo
Red Bull si è presentata a Jeddah con un chiaro obbiettivo: cancellare il triste epilogo a Sakhir con il doppio zero ottenuto durante i giri finali del Gran Premio. La necessità del team di Milton Keynes di massimizzare la performance, ha spinto tecnici e piloti a concordare su una scelta: utilizzare una configurazione al retrotreno leggermente più scarica. La decisone, di fatto, sembra aver pagato in qualifica. Potremo dire lo stesso in gara?
In casa Mercedes proseguono i problemi legati al progetto W13 “B”. Una monoposto aggressiva nelle soluzioni proposte che, tuttavia, non trova ancora la quadra in pista e soffre diverse problematiche (leggi qui la disamina tecnica). Osservando la telemetria prodotta da FUnoAnalisiTecnica, possiamo facilmente constatare il delta che si genera sulle velocità massime.
Max Vertappen risulta nettamente il più rapido sui vari allunghi del Jeddah Corniche Circuit, scenario prodotto da una penetrazione aerodinamica migliore legata al set-up. Interessante l’approccio alle curve 6-7-8-9 e 10. La F1-75 di Leclerc mostra un’ottima resa, affrontando il tratto con una velocità superiore. Mentre Red Bull e Mercedes, invece, si equivalgono.
Medesimo ragionamento va fatto “attenzionando” curva 13. Il delta velocistico positivo prodotto dalla numero 16, in questo caso, raggiunge quasi gli 8km/h. A conferma della bontà del progetto F1-75, capace di creare una monoposto competitiva sotto più aspetti.
Dalle 19 ora italiana, tra i competitor presi in esame, scopriremo chi sarà in grado di proporre il pacchetto più performante. Tenendo presente che, al momento, la sfida per la vittoria resta una faccenda da sbrigare tra Red Bull e Ferrari con Mercedes costretta a inserire…
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Grafici telematici: Luca Bettiol – @BettiolLuca
Su questa pista senza vie di fuga ci potrebbero essere diverse safety car e forse tra il vantaggio della velocità in rettilineo e quello di gestire meglio i pneumatici è più reditizzio il primo, visto che le vetture rientreranno per cambiare le gomme prima del termine della loro vita di utilizzo.
La Ferrari comunque sembra aver scelto una parte meccanica che lavora meglio con più alti livelli di carico rispetto a Red Bull, il che potrebbe rivelarsi un vantaggio maggiore nella seconda parte della stagione quando con lo sviluppo, tutte le vetture troveranno più carico aerodinamico