Primo Marzo 1992. La stagione di F1 inizia in Sudafrica, sul circuito di Kayalami. La gara si concluse con il trionfo di Nigel Mansell su Williams che quel mondiale lo avrebbe vinto doppiando in punti il secondo, il suo compagno di squadra Riccardo Patrese. Questo evento ha anticipato di tre giorni la scomparsa di Lella Lombardi. Personaggio che non ha bisogno di presentazioni e che ha stabilito un record resiste da ben 47 anni: è stata l’unica donna a raggiungere la zona punti nella storia del Circus.
Tale evento, di portata assolutamente storica, si realizzò nel Gran Premio di Spagna 1975. Una gara tormentata, che rischiò di saltare a causa di una protesta dei conducenti che si opponevano a lavori frettolosi effettuati alla pista ed ai guard rail che, per com’erano conformati, mettevano a rischio la sicurezza dei protagonisti. Dopo diversi tira e molla, con tanto di minacce legali, si riuscirono a svolgere le qualifiche del sabato.
La Lombardi, alla guida di March 751, ottenne il 24º tempo, a ben sette secondi dal poleman Niki Lauda. Ma illustri piloti di quella straordinaria era inscenarono proteste clamorose: Emerson Fittipaldi, ad esempio, rinunciò a prendere parte alla gara. Wilson, suo fratello, e Merzario si presentarono ai semafori, svolsero una regolare partenza e dopo una sola tornata presero la via dei box ritirandosi del GP.
La gara del Montjuic venne interrotta dopo ventinove giri con i più foschi presagi che divennero sconvolgente realtà: Rolf Stommelen era al comando ma, al passaggio 25, subì il cedimento dell’alettone posteriore. Da lì la perdita di carica aerodinamico e del controllo della monoposto: l’auto impazzita piombò a bordo pista su commissari e spettatori, provocando la morte di quattro persone. I punteggi vennero dimezzati. Lella Lombardi, sesta a due giri dal leader Jochen Mass al momento dello stop, potette conquistare i primi punti in carriera in F1.
Il 1992, l’anno in cui ricordiamo la scomparsa di una donna determinata, non è una datata casuale. Trent’anni fa, difatti, Giovanna Amati è stata l’ultima donna a tentare la qualificazione in un Gran Premio. Corsi e ricorsi storici che ci raccontano, a distanza di decenni, quanto questo sport sia ancora di difficile accesso alle professioniste del volante. Inclusione e parità di genere resteranno ancora a lungo una chimera.
Autore: Antonio Capotosto
Foto: F1