F1 – Nell’autunno 2020, nel volume della collana ‘I miti dello sport’ (iniziativa de La Gazzetta dello Sport) dedicata a Gilles Villeneuve, si leggeva: “Dietro al fattaccio di Imola ci sono ragioni più sottili. Ferrari non ha accettato che l’anno prima si parlasse male della 126 CK e si celebrassero come imprese i successi di Gilles“.
“Senza contare – prosegue lo scritto – le voci che danno il canadese per partente a fine stagione. Perciò, in sostanza, dice a Piccinini che bisogna tenere in considerazione Pironi e che una vittoria di Didier a Imola non gli sarebbe dispiaciuta. Quello che succede nel Gran Premio di San Marino va letto in quest’ottica”.
In Arabia Saudita le qualifiche della seconda gara stagionale del campionato di F1 2022 andranno in scena nel giorno del compleanno di Pironi, nato il 26 marzo 1952. Ma il francese non è stato solo quello di Imola. Il Rosso che lo lega a Villeneuve non è solo il colore della Ferrari, ma un filo doppio non solo perché entrambi hanno lasciato anzitempo questo mondo.
Proprio a Zolder, infatti, l’ultimo compagno di scuderia del canadese conquistò il primo podio e scrisse poi l’incipit sul gradino più alto del podio… Il 13 maggio 1982 al volante della Tyrrell si piazzò terzo dietro la Ferrari di Scheckter e la Ligier di Laffite. Concluse in quella posizione anche il Gran Premio degli Stati Uniti vinto da Villeneuve. Nel primo hurrà precedette le Williams di Alan Jones e Carlos Reutemann.
Il suo primo compagno di team è stato Patrick Depailler, morto nel 1980 ad Hockenheim durante una sessione di prove private: su quel circuito dove Didier chiuderà la sua carriera in F1. Pironi vinse tre gare: l’ultima in Olanda, il 3 luglio 1982.
Il 23 agosto 1987 Bruno Vespa informò così i telespettatori del Tg1: “Tragica morte di Didier Pironi, l’ex campione di Formula 1, durante una gara di motonautica al largo dell’Isola di Wight, in Inghilterra . Il suo motoscafo si è ribaltato e con l’ex pilota della Ferrari sono scomparsi anche un pilota motonauta e un giornalista francese“. La sua compagna poco dopo avrebbe partorito due gemelli, chiamandoli Gilles e Didier.
F1-Autore: Antonio Capotosto – @capotostofunoat
