F1 – Domenica 24 aprile si disputerà il Gran Premio dell’Emilia Romagna. Saremo al quarto appuntamento stagionale e, cosa più importante, l’evento sancirà il ritorno del Circus sul suolo europeo. Storicamente l’approdo nel Vecchio Continente significa una cosa: update alle vetture. I team, anche grazie alla vicinanza logistica con le rispettive factory, operano la prima “infornata” stagionale di novità tecniche necessarie per migliorare monoposto che nelle prime gare sono state studiate e meglio comprese da tecnici e piloti.
Se è ormai certo che dovremo puntare i nostri sguardi sulla Mercedes W13 chiamata ad una mezza rivoluzione per dare verve ad un progetto tanto ardito quanto deludente (leggi qui), bisogna capire come si muoveranno gli altri competitor in una entusiasmante lotta che investe la pista e non solo. Ve ne abbiamo dato conto ieri: Adrian Newey è conscio che il Mondiale 2022 si giocherà prima ancora degli uffici tecnici che in pista (per approfondire clicca qui).
Chi, anche se non sembra, ha tanto lavoro da fare sulla propria monoposto è proprio la Red Bull. La RB18 è un’ottima vettura, l’ha dimostrato sia in Bahrain che in Arabia Saudita. Ma è afflitta da un problema piuttosto serio: il sovrappeso. E con l’appropinquarsi della bella stagione – e dei circuiti più esigenti nei cambi di direzione e sulla maneggevolezza – è necessario affrontare un fitto programma di dimagrimento per non soccombere sotto i colpi di una Ferrari in forma smagliante.
Helmut Marko, uno che non ha bisogno di celarsi dietro strategie di comodo, ha candidamente ammesso che in riva al Santerno arriverà una RB18 più agile. Magari nelle medesime forme, ma di certo rivista in alcuni punti per arrivare a limare quella sovrabbondanza che si stima in una decina di chilogrammi.
L’ex pilota austriaco ha svelato che la “figlia” di Adrian Newey è difficile da mettere a punto. Una condizione che perdurerà anche in Australia dove, anche per ragioni logistiche, sarà difficile portare sviluppi risolutivi. Si correrà “in difesa” cercando di ottimizzare il materiale attualmente in uso per adattarlo ad un tracciato sul quale i “Tori” si sono sempre ben comportati.
La RB18, pur vincendo a Jeddah, ha mostrato qualche difficoltà nei tratti più guidati. Nel T1 del Corniche Circuit, ad esempio, ha sempre pagato dazio rispetto ad un Ferrari più reattiva nei rapidi sinistra-destra-sinistra. Una condizione che potrebbe aggravarsi nel continuo dell’annata e per la quale va messa una toppa. Che pare essere già in produzione stando alle rivelazioni del super-consigliere Red Bull: “A Imola perderemo peso e questo dovrebbe darci un buon vantaggio in termini di tempo sul giro“.
Poche, stringate, parole che danno la cifra di quel che vogliono fare a Milton Keynes: spingere al massimo sullo sviluppo per anticipare le mosse della Ferrari che, anche se più guardinga, prima o poi inizierà a presentare delle evoluzioni all’ottima F1-75. Nonostante la tagliola del budget cap, la scuderia di Mateschitz intende non fare economia operando in maniera aggressiva. L’intenzione è quella di mettere margine tra sé e i rivali in modo da poterlo gestire in corso d’opera.
Su questo frangente si nota un diverso approccio tra le compagini che stanno tracciando la strada tecnico-filosofica in questo 2022. La Ferrari sembra più sorniona e sicura del lavoro che ha fatto in inverno. Da qui una maggiore propensione all’attesa e alla ponderazione prima di “scatenare” la fantasia degli ingegneri. Mattia Binotto è stato perentorio quando ha disquisito del piano-sviluppi approntato nei capannoni modenesi del team.
In Ferrari sono persuasi di pianificare al meglio ogni singolo dettaglio perché vogliono evitare di dilapidare importanti risorse finanziarie la cui “attivazione” potrebbe fare la differenza nella fase più calda del campionato 2022.
A differenza di Red Bull, insomma, ci cerca di non spendere tutto nelle prime gare. A Melbourne non cambierà nulla nella F1-75. Tendenza che potrebbe essere confermata ad Imola. E visto che dopo si vola a Miami è possibile immaginare che l’occasione buona per apprezzare una Rossa rivista sarà il GP di Spagna che rappresenta “il” banco di prova tecnico del mondiale. Anche perché c’è un raffronto tangibile con i dati raccolti in inverno.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari