giovedì, Novembre 21, 2024

Quando la Formula 1 era la sorpresa nell’uovo di Pasqua

Nella storia della F1 sono stati disputati 1057 gran premi ufficiali a partire dal 1950 ma solo in sedici occasioni il weekend di gara si è svolto nel giorno della Pasqua. C’era un tempo in cui anche Natale e Capodanno non erano giorni di festa, almeno non per la massima serie automobilistica, come nel caso del gran premio inaugurale della stagione 1968 che si disputò il primo gennaio nella calura del Sudafrica.

Non è profano affermare che la Formula 1, parallelamente al suo processo di globalizzazione, abbia progressivamente calendarizzato molti eventi anche in giornate “circolettate” in rosso nei calendari europei. Consultando lo speciale albo d’oro delle gare disputate nel giorno di Pasqua si può affermare che che dall’uovo non è uscita mai la sorpresa, alla luce degli illustri nomi dei vincitori.

Albo d’oro dei gran premi pasquali

Tutto ebbe inizio nel gran premio del Brasile del 1985 che si disputava sul tracciato di Jacarepaguà, in quel di Rio de Janiero, in cui ebbe la meglio Alain Prost (Renault) precedendo la coppia italiana formata da Michele Alboreto (Ferrari) e Elio De Angelis (Lotus).

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Partenza del gran premio di Jacarepaguà del 1985

Nel 1988, ancora una volta in Brasile, la F1 corse nuovamente nel fine settimana pasquale, e il Professore concesse il bis anche se il gran premio viene spesso ricordato per la squalifica di Ayrton Senna nel corso del trentesimo passaggio. Il motivo? La squadra aveva violato la regola FIA di non poter utilizzare il muletto in gara.

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Partenza del gran premio di Jacarepaguà del 1988

L’anno dopo, il Gran Premio del Brasile si svolse ancora durante le festività, con la vittoria di Nigel Mansell con la Ferrari 640 che si distingueva per l’iconico muso a “papera” e per l’introduzione del cambio semiautomatico al volante attivato attraverso due bilancieri posti nella parte posteriore dello stesso.

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Cockpit della Ferrari F1 640.

Nel 1993 fu la volta del Gran Premio d’Europa, vinto da Ayrton Senna con la McLaren MP4/8 che, sotto al diluvio di Donington, inflisse distacchi umilianti agli avversari, effettuando probabilmente il giro più impressionante della storia della formula 1, il primo, in cui superò come birilli Schumacher, Wendlingher, Damon Hill e infine l’eterno rivale Alain Prost nella curva Melbourne Hairpin.

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Sorpasso di Ayrton Senna ai danni di Alain Prost alla curva Melbourne Hairpin nel corso del primo giro

Tre anni dopo, nel Gran Premio d’Argentina, vinse Damon Hill con la Williams, mentre nel 1997, ad Interlagos, fu nuovamente il team britannico a spuntarla grazie a Jacques Villeneuve, dopo una partenza disastrosa che lo aveva fatto retrocedere in nona posizione.

Nel 1998 fu invece il turno del Gran Premio d’Argentina, vinto da Michael Schumacher, a bordo Ferrari F300. Partito dalla terza piazzola, il tedesco riuscì ad avere la meglio sulle Mclaren MP4/13 di Mika Hakkinen e David Coulthard con cui entrò in contatto al quinto giro per poi involarsi verso il primo successo della stagione.


Contatto tra David Coulthard e Michael Schumacher nel corso del quinto giro

Nella Pasqua del 2000, la McLaren segnò una doppietta sul circuito di casa di Silverstone, con David Coulthard davanti al compagno Mika Hakkinen e Michael Schumacher sulla Ferrari che a fine stagione avrebbe vinto il titolo mondiale dopo ventuno anni di attesa.

Nel segno dei fratelli Schumacher i gran premi pasquali del 2001, 2002 e 2003.

Ralf si aggiudicò il Gran Premio di San Marino del 2001 cogliendo il primo dei suoi sei successi in Formula 1, precedendo al traguardo David Coulthard su McLaren e Rubens Barrichello su Ferrari.

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Podio del gran premio di Imola 2001

Michael Schumacher si aggiudicò il gran premio del Brasile nel fine settimana pasquale del 2002 e quello di Imola del 2003 in cui i fratelli Schumacher corsero nonostante la perdita della madre nella notte tra sabato e domenica.

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Michael Schumacher sul podio di Imola 2003 con il lutto al braccio per la morte della madre.

La F1 torna ad accompagnare i pranzi pasquali nel 2007 quando, sul circuito malese di Kuala Lumpur, Fernando Alonso vinse la corsa precedendo il compagno Lewis Hamilton e l’ex ferrarista Kimi Raikkonen, che ebbe modo di rifarsi l’anno successivo facendo risuonare, come da tradizione, le campane delle chiese di Maranello.

Il 4 Aprile del 2010, in terra Malese, il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, al volante della Red Bull, tagliò per primo il traguardo precedendo al compagno di scuderia Mark Webber e Nico Rosberg su Mercedes segnando il ritorno sul podio del marchio tedesco a 45 anni di distanza dall’ultimo (Gran Premio d’Italia 1955).

Nel 2014, all’alba dell’era turbo-ibrida, sempre a Sepang, fu il turno della Mercedes e del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, che vinse davanti all’unico vero rivale di quell’annata, ovvero il compagno Nico Rosberg e al campione del mondo in carica Sebastian Vettel su Red Bull.

L’ultimo Gran Premio disputato a Pasqua è stato il Gran Premio del Bahrain del 2017, vinto da Sebastian Vettel al volante della SF70H, precedendo sotto la bandiera a scacchi Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Per gli appassionati di Formula 1 quest’anno sarà una Pasqua di attesa in vista del prossimo appuntamento del mondiale sulle rive del Santerno. Auguri di una serena Pasqua!


F1-Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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