sabato, Novembre 2, 2024

GP Australia 2022: 4 zone DRS per riaccendere una gara spesso avara di sorpassi

F1 – Nel prossimo round della stagione, i bolidi della Formula Uno si sfideranno sul circuito Albert Park di Melbourne che ritorna in calendario dopo due anni di assenza. Le precedenti edizioni del gran premio in terra australiana sono state spesso avare di sorpassi in pista.

In particolare, nell’ultima edizione del gran premio disputata nel 2019, sono stati effettuati solamente 14 sorpassi, dei quali il 43% completati attraverso l’ausilio del DRS, rappresentando di fatto il fanalino di coda nella speciale classifica dei circuiti con maggior numero di avvicendamenti in pista durante la gara.

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Per far fronte a questo imbarazzante primato, sono state pianificate e realizzate diverse modifiche al layout del tracciato funzionali a una maggiore azione in pista. La modifica più evidente riguarda l’eliminazione della vecchia chicane di curva 9 e 10 che consentirà ai piloti di percorrere questo settore del circuito a gas spalancato fino alle velocissime curve 11 e 12.

Anche la prima e la terza curva avranno delle novità, l’obiettivo è stato quello di aumentare lo spazio di frenata e favorire i sorpassi in quelle due curve che succedono i primi due rettilinei della pista australiana. La curva 13 è stata modificata e i piloti dovranno frenare più forte in quel punto in funzione del minore raggio della curva.

L’ultima modifica riguarda la penultima curva che nelle intenzioni di chi ha realizzato il nuovo layout, deve consentire un maggiore avvicinamento delle monoposto prima del rettilineo principale.

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Una novità assoluta riguarderà la presenza di un’ulteriore zona di attivazione del DRS rispetto alle precedenti edizioni, che porta a quattro il totale dei segmenti del tracciato in cui è possibile spalancare la parte superiore dell’ala posteriore.

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Le zone DRS del Gp di Melbourne 2022

I primi due gran premi della stagione, grazie all’abilità di Leclerc, hanno dimostrato che il DRS può essere considerato un’ottima arma di contrattacco in funzione della particolare dislocazione delle zone di attivazione. In tal senso, la gestione delle azioni di contrattacco sono agevolate anche dalle monoposto next-gen, meno sensibili ai disturbi aerodinamici che si subiscono quando si è nella scia di un’altra monoposto.

La sensazione è che le modifiche al layout risultino poco funzionali ad un amento dell’azione in pista per la natura stessa del tracciato in cui i segmenti rettilinei sono troppo corti per finalizzare un sorpasso senza ricorrere a manovre molto aggressive in fase di frenata.

La maggiore fluidità del segmento centrale del circuito, dovuta alla rimozione delle curve 9-10, consentirà di arrivare in pieno al successivo cambio di direzione che non rappresenta, per sua naturale conformazione, un punto favorevole per un attacco in relazione alla elevata velocità di percorrenza.

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Max Verstappen mette nel mirino Charles Leclerc nelle fasi finali del Gp dell’Arabia Saudita 2022

Un’ulteriore criticità è rappresentata dal maggior peso delle nuove monoposto, con un surplus di ben 55 kg rispetto a quelle che hanno sfrecciato nella precedente edizione del gran premio di Australia che, unitamente al fenomeno del pompaggio, metteranno a dura prova l’abilità dei piloti nel trovare il giusto equilibrio nell’ottenere il massimo attrito tra disco/pasticca, fondamentale per ritardare al massimo il punto di staccata evitando bloccaggi che nel tracciato cittadino dell’Albert Park potrebbero costare molto caro.

Il numero di zone DRS, senza precedenti nella storia della F1, potrebbe rappresentare l’occasione per vedere finalmente un gruppo di monoposto compatto per diversi giri, grazie al susseguirsi di segmenti ravvicinanti in cui sarà possibile spalancare il flap posteriore.

Questa novità sarà anche un banco di prova molto stressante per i piloti che dovranno gestire in modo continuativo, lungo l’intera percorrenza del giro, il distacco con i rivali all’interno del secondo sia per avviare azioni di attacco che per azioni di difesa. La speranza è quella di assistere a uno spettacolo degno dei primi due round della stagione e che gli interventi mirati ad aumentare lo spettacolo in pista producano l’effetto desiderato.


F1-Autore e grafici: Roberto Cecere@robertofunoat

Foto: F1TV, F1

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