F1 – Il momento della verità è giunto. Il Gran Premio d’Australia 2022 ci darà ulteriore indicazioni sui momenti che stanno attraversando la Red Bull e la Mercedes. I campioni del mondo in carica sono ancora una volta chiamati a giocare sulla difensiva in attesa di sviluppi alla W13 che dovrebbero finalmente giungere tra due settimane, ad Imola. Gli uomini di Milton Keynes, invece, vogliono dimostrare che la RB18 è una macchina che si esalta in gara piuttosto che in qualifica, condizione nelle quale continua a faticare a mettere insieme un giro ideale.
Per l’ultimo giro siamo sulla vettura di George Russell che va incontro al suo primo, vero podio, dopo quello annacquato di Spa Francorchamps. “Strat one over the line and enjoy your fist podium with Mercedes“
Lewis non riesce ad entrare in zona DRS. Ecco che il suo ingegnere di pista impone ulteriore lift and coast. Il distacco cresce leggermente. Le posizioni vengono congelate.
Bonnington dice “parliamo del giro veloce e di come raggiungerlo“. Sosta prevista per Hamilton?
Bono domanda circa lo stato delle gomme. Hamilton riferisce qualche fastidio all’anteriore sinistra per il quale viene rassicurato. Si suggerisce di gestire il compound e di attendere un’eventuale safety car.
Fase di relativo silenzio questa. Bono si limita a comunicare il gap da Russell che scende molto lentamente e non tanto da mettere Lewis in zona DRS.
Ritorniamo in auto con Lewis Hamilton che troviamo alle spalle di Russell, ad 1.7.
Prima dello stop, in Curva 12, Max aveva iniziato ad accusare problemi. Va lungo e prende a lamentarsi di sentire strani odori e che la potenza cala. Immediato, dopo aver iniziato il giro 40, arriva il perentorio “stop the car”
Visto che là davanti Verstappen non ha per aggredire Leclerc, ci spostiamo sul duello interno alla Mercedes. Siamo sulla vettura n°44. Bono dice che le temperature sono al picco e di tenere il passo. Nel frattempo viene deliberata VSC: Verstappen è out!
Andiamo proprio su questo duello. Il messicano studia per tre giri l’inglese. Il sorpasso viene preparato prima della 8-10, laddove la W13 soffre. Perez resta incollato e, in accelerazione, all’esterno, ha la meglio sulle macchina n°63. Russell ora deve guardarsi da Hamilton che assottiglia il gap.
Perez è ingaggiato con Russell. Bono dice che nulla potrà fare per contenerlo e aggiunge di gestire le gomme per ritornare sull’ex Williams. Hamilton continua a chiedere dove perde. L’ingegnere avvisa che va “sistemata” Curva 11, quella che durante tutto il week end ha dato più di un problema al sette volte iridato.
Ritorniamo sulla 44 che deve ricostruire la sua gara dopo l’ingresso della SC. Lo ritroviamo alle spalle di Perez che subito ha la meglio di Alonso. Lewis mette nel mirino Fernando che, con gomme hard con trenta giri sulle spalle, fatica in uscita di curva 14. Facile il sorpasso per il britannico che prova a non perdere il treno Perez.
Andiamo da Max per la ripartenza. Lambiase ammonisce che l’asse sinistro è particolarmente freddo. Cosa da tenere in considerazione allo start. Max affianca Charles sul rettilineo principale. Il monegasco non molla e tiene già alla 1. Velleitaria la risposta dell’olandese che non può che vedere gli scarichi della F1-75 allontanarsi.
La Safety Car devasta la strategia del britannico che si trova superato da Perez e sopravanzato da Russell che approfitta delle vettura di sicurezza per scalare in terza piazza. Ora Lewis è sesto dietro anche Alonso che non s’è fermato.
Box per Hamilton. L’inglese esce davanti a Perez ma poco può con gomma da mettere in temperatura.
Con gomma Hard migliorano sensibilmente i tempi di Max Verstappen che si libera delle due McLaren che si fermano ai box.
Ormai Lewis vede Perez. Abbozza un attacco in Curva 3, alla fine del giro il messicano è ai box
Max ai box. Gomma hard per lui. Rientra alle spalle delle due McLaren
“Now lift and coast and remember to drink“. La W13 si mette in modalità gestione carburante.
Bono avvisa che le gomme stanno ritornando nella giusta finestra: i tempi danno conforto e apre un margine sul compagno di team. “tact two riferisce l’ingegnere che aggiunge che sono felici con le temperature”. Scende il distacco da Perez nel frattempo: ora sotto i tre secondi.
Dopo aver subito l’attacco del messicano, Hamilton accusa il colpo ed inizia a perdere margine sul compagni di squadra che si mette in DRS. Bono avvisa che è comunque in gestione. Segnale che per ora può sentirsi tranquillo: il 63 non attaccherà.
Nel frattempo, con DRS aperto, nella può Hamilton nei confronti di Perez che, prima di curva 3, affianca Lewis all’interno e lo sopravanza in maniera relativamente semplice. La differenza di velocità tra la RB18 e la W13 è imbarazzante.
Verstappen inizia ad andare in crisi di gomme. Lamenta graining e subito dopo va lungo. La forbice da Leclerc si apre in maniera clamorosa: al tredicesimo passaggio sono 5,5 i secondi di distacco. Tanto che Perez inizia a farsi sotto
Lambiase avvia che nel giro successivo ci sarà DRS. Max, difatti, prova con tutte le forze a stare incollato alla Rossa n°16. Cerca di costruirsi l’assalto nel passaggio 9. L’ingegnere indica STRAT4 aggiungendo “Hai un po’ più di motore ora”. E poi “Drs abilitato”
Nel frattempo andiamo da Verstappen per vedere la ripartenza dopo l’ingresso della vettura di sicurezza. Lambiase indica STRAT 5 e dice che ha più velocità per passare.
La nuova regola che impone ai piloti di non potersi affiancare sotto SC penalizza l’olandese che non ha la fattiva possibilità di insidiare Leclerc che è perfetto alla ripartenza. In Curva Uno il distacco è troppo ampio per abbozzare un attacco.
Sotto Safety Car (causata dall’uscita di Sainz) Hamilton e Bonnington fanno il punto delle situazione sulle temperature delle gomme e su quali siano i punti in cui bisogna incrementare il ritmo. L’ingegnere comunica che bisogna rivedere Curva 1-2
Diversa la partenza di Lewis Hamilton che conferma che tra i tanti problemi della W13 non c’è lo spunto. Come anticipato in un team radio che vi abbiamo riportato, Lewis si butta dentro la pista. “Uccella” immediatamente Norris e affianca in staccata Perez che nulla può. Il britannico guadagna due preziosissime posizioni al via.
Seguiamo lo start dalla vettura del campione del mondo in carica. Solti burn-out sul rettilineo prima di fermarsi. L’avvio è pulito, ma non basta per avere la meglio di Leclerc che sfila alla prima curva senza problemi
Nessuna sorpresa sul fronte gomme: tutti i protagonisti “calzano” pneumatici medi C3.
Bono, per il giro di schieramento, comanda STRAT on e modalità pit. Solitamente questo settaggio si usa per l’abbrivio, poi si passa alle anormale operatività.
Pista nuova nel layout, vecchie sfide: Hamilton sottolinea che il rettilineo di partenza è piuttosto angusto e che potrebbe essere interessante spostarsi al centro della pista in partenza.
La nostra live on board inizia con i dati ambientali. Fa caldo a Melbourne. Le temperature sono salite rispetto ai giorni scorsi, una sfida in più in un GP che potrebbe essere a sosta singolo. L’aria è intorno ai 26,5°, l’asfalto si attesta a 41°C.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto:F1,