sabato, Novembre 2, 2024

Gp Australia 2022/Analisi on board Fp2: Ferrari differenzia il carico per centrare il set-up

Il terzo week end di F1 2022 entra nel vivo attraverso la seconda sessione di prove libere. Durante la notte abbiamo apprezzato i cambi realizzati al tracciato australiano che, di fatto, hanno modificato non poco il carico utilizzabile dalle vetture. In casa Ferrari è stato svolto il solito programma, utile per raccogliere quanti più dati possibili e comprendere al meglio la monoposto. Diversi gli studi aerodinamici relativi ai flussi che agiscono sul retrotreno della rossa.

La F1-75 si conferma un progetto davvero ben riuscito. Piccoli errorini di Charles a parte (il monegasco ha chiesto troppo alle mescole in uscita box arrivando lungo sulla ghiaia in curva 1 per poi ripetersi nel T3), l’auto modenese dimostra una certa facilità dell’handling. Tra i ferraristi spicca la performance dello spagnolo, finalmente del tutto a proprio agio con la vettura 2022 malgrado un pelo di porpoising in più rispetto al compagno.

A livello di power unit si continua con un atteggiamento molto conservativo. La consapevolezza Ferrari permette ai tecnici italiani di “risparmiare” il V6 nelle fasi preliminari del fine settimana, elemento che emerge dalle velocità di punta registrate alla speed trap. Resta da capire, tuttavia, il set-up che verrà scelto per affrontare le Fp2. Secondo e terzo settore sono ora molto rapidi, zona del tracciato dove fare la differenza attraverso una buona penetrazione aerodinamica risulterà cruciale.

Gli alfieri di Maranello sono già a bordo dell proprie monoposto. Espletati i consueti controlli a trasmissione, cambio, freni e motore, sono ora pronti a scendere in pista per realizzare diverse prove aerodinamiche mirate alla scelta sull’assetto.

Le due F1-75 scendono in pista. Entrambe montano le mescole Medium. Dopo l’installation lap si passa immediatamente alla mode push per effettuare il primo tentativo. Da segnalare un saltellamento accentuato nel T2, fenomeno che di certo va corretto per avere il massimo rendimento sulle vetture. Sia passa ora alla mappatura Engine 4 relativa all’endotermico.

Carlos si apre in radio e parla di overbalance. Adami suggerisce un cambio di carico all’anteriore per bilanciare l’auto prima di continuare il run. Marcos, nel mentre, ordina un atteggiamento più “easy” in curva 6,7 e 12 al monegasco. Buono il secondo tentativo per Leclerc che prende le misure al tracciato, mentre lo spagnolo sceglie un “plus 2” sull’ala anteriore e si rilancia per un giro spinto.

Osservando la tornata dell’iberico, oltre la reiterata presenza del porpoising nel T2, un pelo di sottosterzo si è palesato nell’ultimo settore. Ciononostante, il rendimento della numero 55 è parso buono. Si procede ora verso i box con entrambe le vetture, per uno studio rapido sulla telemetria atto a preparare al meglio il prossimo run.

Attraverso la radio di Charles nel garage si intuisce una possibile modifica al posteriore. Verrà pertanto testata una configurazione leggermente dissimile che, con ogni probabilità, verra poi confrontata con quella di Sainz. Si torna ora a calcare la pit lane, con il madrileño primo ad uscire. Lo segue a ruota Leclerc. Per il secondo run le due Ferrari sono provviste con un treno di Pirelli a banda rossa.

Viene fatto sapere ai ferraristi che il vento mantiene le condizioni precedenti. In questo caso, con le Soft, il warm-up viene curato in maniera diversa. Sainz deve alzare il piede nel primo giro dove incontra Gasly che loro blocca in curva 1. Il monegasco, al contrario, conclude la sua tornata. Il bilanciamento è parso buono malgrado un po’ di sovrasterzo nel T3. Resta il saltellamento nel T2.

F1
il monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 durante il secondo run delle Fp2 in Australia

Anche Carlos, finalmente, riesce a realizzare il suo tentativo push senza particolari problemi. Rispetto al compagno il porpoising sembra ora più vistoso. Nessuna correzione nel T3, con un atteggiamento che è parso decisamente più lineare. Mentre si procede con un doppio cool down, Marcos suggerisce di migliorare la frenata in curva 1, portare più velocità alla 4 e curare al meglio la traiettoria alla 6 per raggiungere l’apice. Questa differenza si traduce in 2 decimi persi da Leclerc rispetto a Sainz.

Prima del successivo giro push si procede con alcune modifiche di mappatura sul sistema ERS delle rosse. Possiamo definire buoni entrambi i tentativi a livello di bilancio. Charles, però, non del tutto contento. Il monegasco chiede una tornata ulteriore con un doppio giro di raffreddamento per gli pneumatici. Carlos, invece, dopo una pit stop practice, entra in garage.

Sebbene la performance del monegasco non venga definita di certo negativa dal muretto box italiano, c’è ancora del lavoro da svolgere per massimizzare il set-up. Marcos, inoltre, suggerisce le zone della pista ancora da migliorare: staccata curva 11, “more speed” alla 12 13-14. Si parte ora per il terzo tentativo push nel secondo run. Dopo la tornata non arriva nessun feedback del pilota che si dirige ai box.

Si parla ora di un “minus 4” sull’anteriore per Charles. Probabilmente, per entrambe le rosse, si effettueranno delle prove high fuel. Sainz monta le Pirelli a banda gialla, già in pista anticipando il compagno. Lo segue ora Leclerc con le medesime mescole: le Medium usate del primo run.

Si procede con il consueto programma effettuando un passaggio dai box dopo l’inlap per una prova di partenza. Cambia la configurazione sulle Ferrari relativa alla trasmissione con una più aggressiva: “Gx position 3“. Inoltre, si resetta il tyre phase update a riprova dell’imminente test con carburante a bordo. Buona la track position per i ferraristi.

In configurazione gara le F1-75 mostrano un atteggiamento un pelo più pulito parlando di porpoising. Da notare, sulla numero 16, una minima difficoltà nel portare in perfetta temperatura i compound. Dopo due tornate arriva una red flag e si torna ai box concludendo in maniera prematura i test high fuel.

F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) effettua le prove high fuel a bordo della sua F1-75 durante le Fp2 in Australia

Il muretto box Ferrari comunica il da farsi ai propri piloti, quando mancano meno di 10 minuti alla conclusione della seconda sessione di prove libere. Si torna ora in pista con le medesime mescole, praticando una prova di partenza alla fine della pit lane. Marcos mette al corrente Charles sullo stato delle gomme: si parla di un leggero graining, a riprova delle precedenti difficoltà legate all’amministrazione delle temperature di esercizio sugli pneumatici.

Vengono ora elargiti i lap time di Verstappen. Al momento la performance a parità di gomma risulta la medesimo. Si chiede un tyre saving per Sainz in curva 13, mentre a Charles viene ordinato un up-shift anticipato in curva 4 per migliorare la trazione. Il monegasco si apre in radio e accetta il suggerimento, lamentandosi però di un oggetto libero nel cockpit tra le sue gambe. Dopo un rapido check, il muretto non vede nulla di strano.

Nel frattempo si parla ancora dell’olandese al volante della Red Bull. Attraverso la radio della numero 1 emerge un fastidioso graining che sta inficiando negativamente sul cronometro. L’ultima tornata disponibile odierna viene ora conclusa dalle rosse. L’interruzione nelle prove high fuel ha di fatto reso più difficile la comprensione delle mescole. Ciò malgrado, sembra che la vettura si Carlos abbia gestito meglio la situazione. Sotto questo aspetto, la configurazione più scarica al posteriore sulla numero 16 pare abbia fatto la differenza.

A margine dello scritto arriva la considerazione finale su questa prima giornata a Melbourne: Ferrari c’è. La competitività delle F1-75 resta molto alta, sebbene il set-up non risulti ancora del tutto preciso. Diverse le prove di carico effettuate durante le Fp2. Varie comparative tra le due Ferrari per una raccolta dati più che necessaria. L’obbiettivo, dopo lo studio al simulatore che verrà effettuato in serata, resta sempre lo stesso: trovare il compromesso aero-meccanico per esaltare le prestazioni.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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