venerdì, Novembre 15, 2024

Verstappen contro Leclerc, lo spettacolo del 2022

La nuova F1 non smette di stupire. Dopo un debutto a Sakhir con spettacolo e colpi di scena, a Jeddah è arrivato il duello bis tra Leclerc e Verstappen, in quello che si preannuncia essere il leitmotiv della stagione. A spuntarla stavolta è stato l’olandese, al termine di una sfida col monegasco che ha infiammato il finale di gara, con soltanto mezzo secondo a separare i due alla bandiera a scacchi.

Ferrari e Red Bull confermano un importante vantaggio sul resto della griglia, con il numero 16 che si conferma leader della classifica iridata dopo due tappe. Da spettatore sono rimasto stupito più volte nel corso del weekend: dalla pole di Perez all’incidente di Schumacher, non sono mancati i colpi di scena in Arabia Saudita.

Purtroppo però la nuova Formula 1 non smette di stupire neanche sotto il profilo dell’ipocrisia politica. Appare infatti evidente che per la proprietà americana si può rinunciare in qualche modo ai soldi russi, ma non ai petroldollari arabi. Un’occasione sprecata di far valere le tante e lodevoli battaglie degli ultimi anni, evidentemente poco più che ipocrisia di facciata.

Tornando alla gara, dicevo che è stata spettacolare come quella in Bahrain, ma alcune considerazioni vanno necessariamente fatte in attesa di Melbourne. In primis, la conferma del fatto che i regolamenti 2022 sembrano effettivamente funzionare nel permettere alle vetture di rimanere in scia per diversi giri senza distruggere le gomme. Sia chiaro, il DRS serve ancora per i sorpassi e non ce ne libereremo molto presto

F1
la specifica di ala posteriore utilizzata da Ferrari per il Gran Premo di Jeddah

In ogni caso i duelli ruota a ruota visti in queste prime due gare sono una boccata d’aria fresca per tutti gli appassionati in attesa di un ritorno al passato. Per facilitare questo tipo di spettacolo sarà però necessario anche un cambio di passo da parte della direzione di gara, orfana di Michael Masi ma evidentemente tutt’altro che scevra dalle complicazioni di un regolamento che non sembra aver risentito in maniera particolare dell’introduzione del “VAR” a quattro ruote (che era e resta discutibile come concetto, visto che l’instant replay in quanto tale in Formula 1 è sempre esistito). 

Per tornare inoltre ad un certo tipo di ampia competizione è necessario attendere il ritorno dei grandi assenti alla rincorsa iridata, nonché degli outsider. La Mercedes rischia di essere già definitivamente fuori dai giochi per il mondiale: pur essendo passate solo due gare, il ritardo di Hamilton dalla vetta della classifica piloti è molto simile al massimo gap accumulato da Verstappen a stagione 2021 in corso.

Con una importante rincorsa tecnica da effettuare ed un arrembante Russell al suo fianco, le difficoltà del sette volte campione del mondo sono emerse come accentuate già nell’ultimo weekend. Qualora le frecce d’argento non dovessero ritrovare la strada della vittoria entro Imola, per quanto mi riguarda, potremmo giudicare i sogni di gloria del team di Toto Wolff già conclusi. 

Tra gli outsider è sembrata essere la Alpine quella più concreta, soprattutto a Jeddah dove Alfa Romeo e Haas hanno confermato la loro competitività con qualche inciampo in termini di concretezza ed affidabilità. Quello che mi ha stupito in negativo, per quanto riguarda il team francese, è stato però l’incredibile comportamento in pista di Ocon.

Il transalpino poteva utilizzare il traino del compagno di squadra per tentare di stare al passo con Russell e sfruttare eventuali circostanze favorevoli nel corso della gara, cosa che non è stata possibile a causa di un inutile duello fratricida. Fatico a capire come il muretto non sia intervenuto a favore di Alonso, che ha dovuto condurre una gara da protagonista televisivo (hanno inquadrato quasi più lui del duo di testa), fino al ritiro. 

Tanti i temi di attenzione anche in Australia: dal ritorno di Vettel alla gara di casa per Ricciardo, non mancheranno i motivi di rilanciare il grande momento di popolarità della F1. La vera speranza è di avere un Verstappen contro Leclerc parte 3: ne abbiamo tutti bisogno, a prescindere dall’esito.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

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