giovedì, Novembre 21, 2024

Gp Imola 2022/Analisi on board qualifiche: Verstappen implacabile, Mercedes sprofonda

F1 – Le cose si fanno immediatamente serie ad Imola. Quelle che normalmente dovrebbe essere la seconda sessione di libere è un turno di qualifiche che stabilisce la griglia di partenza della gara breve di domani che da quest’anno assegna punti ai primi otto al traguardo.

Dopo una prima ora di attività (leggi qui il report) in cui le cose in casa Mercedes sono andate piuttosto male a causa dell’incapacità di attivare termicamente il compound, vedremo se nella pausa saranno arrivate soluzioni valide. In Red Bull le cose sono andate meglio anche se il distacco dalla vetta resta importante. Da sistemare soprattutto l’uscita dalla Variante Alta che qualche grattacapo ha dato a Max Verstappen. Da sottolineare la sostituzione della scatola del cambio e degli elementi interni della stessa per l’olandese.


“Good job to everyone” si apre Max in radio che viene invitato a tornare ai box ed a fermare l’auto.

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We need to push Max” arringa Lambiase nel giro di lancio. Le gomme devono andare subito in temperatura. “Margin?” chiede Max. “Could be short, push. Tou have one lap“. La sessione termina immediatamente per l’uscita di Lando Norris. Con 38 secondi restanti è l’olandese a conquistare la prima pole postion del suo 2022.

Per disputare gli ultimi due minuti di sessione è Verstappen il primo a piazzarsi sotto il semaforo

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Nel secondo assalto, che vale la pole provvisoria, Lambiase avvisa della bandiera gialla. Nonostante ciò giunge il miglior tempo. Ma Max alza vistosamente il piede e si sente chiaramente dal motore. Si pare in radio e dice di aver compiuto un “massive lift“. Lambiase conferma.

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Siamo ancora sulla n°1. L’olandese è piuttosto cauto nel riscaldare le gomme. Recharge off e parte il giro. Lambiase avvisa di stare attento agli spray causati dalla vettura di Leclerc che lo precede. Nel bel mezzo del giro, prima della Piratella l’ingegnere italiano avvisa che altra pioggia è in arrivo. l’olandese è secondo per 20 millesimi. Lambiase invita a spingere ancora.

Semaforo verde.

Piccolo brivido alla prima variante per Max che perde leggermente la macchina nel cambio di direzione della prima del Tamburello. La sessione è subito interrotta per l’ennesima bandiera rossa stavolta provocata da Kevin Magnussen che la si gira alle Acque Minerali. Il danese è abile a ripartire ma persiste lo stop che non sembra avere un senso logico.

Parte la Q3, ci focalizziamo sul lavoro di Max Verstappen che va a caccia della pole position, Leclerc permettendo.


Negli ultimi due minuti della Q2 alcune macchine prendono la via della pista con gomme intermedie. Si tratta di semplici prove per valutare i punti di staccata. Verstappen preferisce restare ai box, mentre Perez saggia l’asfalto nuovamente bagnato. Tornata condotta con estrema cautela per riprendere il feeling con gli pneumatici intermedi.

Mentre si provvede a rimuovere la macchina di Sainz dalla via di fuga della seconda della Rivazza si guarda il cielo. La pioggia è arrivata e probabilmente sarà una Q3 con intermedie. Questa situazione mette le due Mercedes fuori dall’ultima sezione della sessione: Russell è undicesimo, Hamilton tredicesimo. Il momento nero dei campioni del mondo diventa nerissimo.

Restiamo su Hamilton. STRAT 5 e parte il giro dopo un riscaldamento molto potente. Nel bel mezzo del secondo tentativo viene deliberata bandiera rossa: Sainz è a muro!

Inizia la Q2. Rischio pioggia. I protagonisti scendono subito in pista per segnare un giro buono con gomma soft.


Nel giro di rientro Bono comunica i distacchi. Lewis perde quattro decimi nel primo settore e altrettanti nel secondo. Otto nel solo T3: situazione preoccupante.

Pit stop volante per rimontare un nuovo treno di Pirelli a banda rossa. Bono ammonisce di procedere con due giri push. STRAT 5, Lewis prende spazio e parte. Sempre molto evidente il pompaggio prima della staccata della prima variante del Tamburello. Fenomeno che si riverifica all’imbocco delle Acque Minerali in presenza della compressione che va a mutare l’altitudine della pista. Il secondo giro è parecchio disturbato dal traffico. Lewis la mette dentro per un soffio, in quindicesima posizione. Si apre in radio e dice “It’s crazy“.

Ci spostiamo in casa Mercedes, precisamente sulla vettura di Hamilton. L’inglese viene da una progressione di tre giri. Anche in questo caso si invita a non fare giri di cooling down. Arriva la bandiera gialla e il successivo invito a tornare ai box. Hamilton si lamenta delle gomme e dice che non è certo che sia corretto tornare ai box. Vorrebbe scaldare di più le gomme. Bono riferisce che ha un altro treno da poter utilizzare e alla fine il sette volte iridato si convince a riprendere la via dei box.

Esce con gomme soft la RB18 n°1. L’indicazione di Lambiase è perentoria: “Push on the out lap“. Bisogna riscaldare “con violenza” le gomme. Nel primo giro lanciato di Max persiste qualche problema in trazione all’uscita della Variante Alta. Stavolta, dopo il primo giro push, non c’è indicazione di recharge. L’ingegnere italiano dice di continuare a spingere. Si sfrutta la pista in miglioramento e una gomma che va a scaldarsi meglio. L’indicazione a ricaricare arriva solo dopo il secondo giro lanciato.

Semaforo verde. La sessione riparte

Anche Verstappen ha adottato la strategia Mercedes. Un solo giro su intermedia e subito ai box. Processo accelerato dalla bandiera rossa deliberata per un problema ai freni alla vettura di Alex Albon.

L’indicazione di provare più passaggi è subito smentita. Dopo il primo giro Hamilton viene chiamato ai box. Stessa sorte per Russell. Evidentemente i due hanno subito verificato che era già stato superato il tempo di crossover.

Anche le due Mercedes con gomme intermedie. I due inglesi proveranno una progressione di qualche giro per prendere confidenza con la pista e per scaldare bene il compound. Cosa sottolineata sia da Musconi che da Bonnington.

Subito in pista le due Red Bull. Per Verstappen primi giri con gomme intermedie. Le due Aston Martin sono in azione con gomme soft.

F1

Prima di calarci nell’analisi facciamo il punto della situazione sulle condizioni della pista. L’asfalto non è del tutto asciutto ma, verosimilmente, le gomme senza battistrada dovrebbero essere montate nel corso della sessione. La temperatura resta abbastanza bassa: 12 gradi l’aria, 15 la pista al momento del semaforo verde.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1TV

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