F1 – Il ruolo di comparsa proprio non gli si addice. Max Verstappen arriva al Gp dell’Emila Romagna in una scomodissima sesta posiziona figlia di una vittoria (a Jeddah, nda) e di due rumorosi ritiri per altrettanti problemi all’alimentazione della power unit HRC di cui abbiamo parlato diffusamente in specifici approfondimenti (leggi qui). In questo momento l’olandese deve inseguire dovendosi affidare ad una monoposto veloce ma non velocissima. E fragile. Una condizione non invidiabile per un pilota che sprizza ambizione da ogni poro.
46 i punti di distacco dalla vetta occupata da Charles Leclerc. Tanti in senso assoluto, pochi se si considera che in palio, tra vittorie potenziali, giri veloci e gare sprint, ce ne sono oltre 500 da conquistare. E’ chiaro che nessuno si fregerà di un bottino tanto pingue a fine anno, ma è altresì vero che non si può pensare di lottare per il mondiale procedendo con l’andamento sin qui proposto. La proiezione è di quelle preoccupanti poiché l’olandese non ha ottenuto punti nel 66% dei casi. Una statistica devastante.
Da qui la scarsa serenità di un pilota al quale, l’anno scorso, specie nel tanto chiacchierato epilogo di Abu Dhabi, le cose erano andate piuttosto bene in termini di buona sorte. Helmut Marko ha sottolineato che si sta manifestando una certa irrequietudine. Ha sostenuto, difatti, che Max non sta affrontando le gare con la necessaria serenità. Da qui la tendenza a strafare, ad adire ad uno stile di guida eccessivo che, specie in qualifica, non ha dato i frutti sperati. Tant’è che il talento di Hasselt è ancora a quota zero nella casella delle pole position e, aggravante, ha visto Sergio Perez ottenerne una piuttosto clamorosa, specie per come ha affrontato il T1 nel Gran Premio d’Arabia Saudita.
Verstappen ha tutta la voglia e la forza per ritornare in corsa. Ma deve mondarsi dalle frustrazioni che ne stanno leggermente limitando le performance. Ne è convito Chris Horner che si è comunque detto persuaso del fatto che il suo pupillo si riprenderà non appena rimetterà tuta, casco e guanti: “Max era ovviamente frustrato quando è sceso dall’auto a Melbourne – ha dichiarato il team principal inglese in sede di presentazione del primo GP europeo dell’anno – ma sa che siamo tutti insieme. E come una squadra e ci riprenderemo“.
“Sono sicuro che a Imola tornerà forte” ha sentenziato Horner che ha, come tutto il suo team, la testa rivolta al programma di update che sulla rive del Santerno dovrebbe iniziare a vedersi. A proposito di ciò, nei giorni precedenti si è fatto un gran parlare di una RB18 profondamente rivista. Le cose non andranno propriamente così a quanto ci risulta. Già il manager inglese aveva alluso a delle modifiche di non grande entità. Alla fine, a Milton Keynes, hanno fatto due calcoli elementari. Cosa tra l’altro accaduta anche nelle altre compagini. Per un motivo piuttosto semplice.
Nel GP di Emilia Romagna tornerà la gara sprint del sabato. Ecco che le sessioni di test saranno ridotte al lumicino. Quelle che sono le normali FP2 si trasformano a tutti gli effetti in un turno di qualifica. Tempo prezioso sottratto alla valutazione di aggiornamenti che richiederebbero ben altri chilometraggi per essere definiti nello specifico. Per tale circostanza i vicecampioni in carica porteranno solo una parte di un pacchetto di update più grande che dovrebbe esaurirsi entro tre gare, in Spagna.
In Red Bull puntano decisamente sulla riduzione del peso per avvicinarsi – e magari superare – le prestazioni della Ferrari F1-75. Questo piano strategico sarà dunque sezionato nei prossimi tre round. Anche Miami, nonostante si tratti di un tracciato inedito, sarà sfruttato per introdurre elementi più leggeri che dovranno contribuire ad abbattere la decina di chilogrammi di massa che fino a questo momento hanno tolto uno dei punti di forza dei progetti precedenti di Adrian Newey: l’estrema rapidità nei cambi di direzione.
Helmut Marko ha dichiarato che lo scopo che si sono prefissati è quello di arrivare al Montmelò avvicinandosi alla Ferrari in termini di peso. Sarebbe questa una cosa soddisfacente anche perché conferirebbe a Verstappen quella necessaria sicurezza nella guida che, come detto, è parzialmente mancata nei primi tre appuntamenti.
Red Bull pensa che la riduzione delle masse avrà un effetto benefico anche sulla gestione degli pneumatici, altro tratto critico di questo avvio di mondiale F1 2022. Diverse, quindi, sono le problematiche da fissare nella scuderia di Milton Keynes ma c’è contezza che le difficoltà siano state individuate e superate. Per certi versi è da Imola che parte il vero campionato della Red Bull. Ferrari è avvisata.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing